INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01269 presentata da ROSITANI GUGLIELMO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930607

Ai Ministri del tesoro e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso: che la Cassa di risparmio di Rieti e' il piu' importante istituto bancario della provincia di Rieti; che la stessa CARIRI e' presente con 40 sportelli ed oltre 500 dipendenti tra Rieti e Roma; che attualmente accusa una sofferenza compresa tra i 120 e 200 miliardi di lire di "partite incagliate" e che per tale motivo ha drasticamente ridotto, se non annullato, qualsiasi tipo di erogazione di prestiti e fidi bancari provocando numerosi, intuibili problemi all'intero tessuto economico della citta' tanto da essere al centro di una discussione nel consiglio comunale di Rieti; che da sempre la gestione e' stata affidata a vertici altamente politicizzati (attualmente presidente ed amministratore delegato DC e vicepresidente PSI) -: a) i rapporti intercorsi tra il notaio Di Ciommo, gia' condannato per lo scandalo della "casina Valadier" di Roma e l'istituto di credito ed in particolare se corrisponde a verita' che il Di Ciommo avrebbe ottenuto, insieme con la moglie, un credito di 4 miliardi per una speculazione edilizia a Capri e Cala Piccola; b) se il Ciommo e' stato anche intermediario e garante di altre operazioni della CARIRI quali quella con la CIMA di Napoli, della DISCOM e SAFIM-FACTOR; c) se la CARIRI ha intrattenuto rapporti anche con tale Enrico Nicoletti, attualmente detenuto per gravi reati e presunti coinvolgimenti con la tristemente nota "banda della Magliana"; d) se la CARIRI ha intrattenuto rapporti con Giuseppe Ciarrapico o sue societa'; e) se tutti i rapporti sopra descritti hanno avuto un supporto politico ed in particolare se possono essere ricondotti a comuni appartenenze alla corrente andreottiana della DC; f) i motivi che hanno portato alla rimozione ed al licenziamento per "giusta causa" del direttore della filiale romana della CARIRI di Piazza Montecitorio. (5-01269)