INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01268 presentata da DUCA EUGENIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 25/09/2002
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Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01268 presentata da EUGENIO DUCA mercoledì 25 settembre 2002 nella seduta n. 192 DUCA e GIACCO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che: con una precedente interrogazione n. 5-01194 del 3 settembre 2002 gli interroganti hanno segnalato plurime incongruità nelle procedure attuate per la ristrutturazione dell'immobile Teatro Cinema Metropolitan di Ancona, di proprietà della SIAB s.r.l. del signor Edoardo Longarini, successivamente incorporata per fusione dalla VIDEO s.r.l. controllata dallo stesso Longarini tramite la Adriatica Costruzioni s.r.l. e la Adriatica Costruzioni di Ancona s.r.l. domiciliate in via Archimede 57 Roma, già concessionarie del Ministero dei lavori pubblici per l'esecuzione delle opere del piano di ricostruzione di Ancona. Recentemente sul quotidiano Il Sole 24 Ore è apparso un articolo nel quale si fa riferimento al progetto sul Teatro Metropolitan che verrà «realizzato dalla Metropolitan Building s.r.l. Società costituita da due gruppi finanziari immobiliari aventi sede nella Repubblica di San Marino, rappresentati dalla Fincompany Sa e dalla Finantia Sa. La holding che avrà sede legale ad Ancona sarà amministrata da un consiglio a tre da Tommaso Fioretti, che è anche presidente della Senix s.r.l., la società svizzera che ha curato tutta l'operazione. La Metropolitan Building è subentrata alla VIDEO s.r.l. proprietaria dell'immobile, che ha trasferito la nuda proprietà del fabbricato insieme alla concessione ottenuta dal Comune dorico». il signor Tommaso Fioretti sul Corriere Adriatico del 22 agosto 2002 ha sostenuto: «Ogni parlamentare dovrebbe pensare solo a mirare a una politica costruttiva dimostrando ai propri elettori di guadagnare il congruo stipendio che tutti i mesi è messo a sua disposizione»; si tratta dello stesso signor Fioretti Tommaso che ha espresso giudizi molto pesanti sull'operato del Ministero interrogato tanto da sostenere sulla stampa che il decreto di tutela per il Metropolitan, emanato dal Ministero per i beni e le attività culturali, il 25 agosto 2000 è uno scandalo.»; è lo stesso Tommaso Fioretti che con nota del 4 settembre 2002 indirizzata al Comune di Ancona si qualifica come «procuratore della Società VIDEO s.r.l. con sede in Roma, via Archimede n. 57 titolare della concessione edilizia n. 179 dell'8 agosto 2002»; in data 19 settembre 2002 una nota inviata al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Ancona il signor Fioretti dichiara, in qualità del Presidente della Metropolitan Building s.r.l. «La scrivente azienda, quale proprietaria della società VIDEO s.r.l. titolare della concessione edilizia n. 179/2002, dichiara con la presente, che gli spazi funzionali destinati a Sala per Spettacolo, nella quale si svolgeranno anche proiezioni cinematografiche, nonché gli spazi destinati ad attività commerciali, sono «pertinenze» della componente alberghiera e riconducibili ad un'unica proprietà e gestione»; in data 20 settembre 2002 in una nota inviata al Comando dei Vigili del Fuoco, cofirmata, dal signor Fioretti Tommaso, si chiede tra l'altro che: «Le pagine 1-2-8-27-28-29-30-31 della relazione tecnica allegata al progetto già presentato affinché vengano sostituite; la tavola n. 4 allegata al progetto già presentato affinché venga sostituita. La sostituzione è relativa alla ubicazione della biglietteria nella Sala per spettacoli anche per attività Cinematografica»; già il progetto presentato il 16 settembre 2002 prot. 18056, prevedeva consistenti modifiche e varianti rispetto al precedente e per il quale, inopinatamente ad avviso degli interroganti, il Soprintendente arch. Francesco Scoppola ha concesso il visto per un progetto che prevede al posto di un Teatro un albergo, con una serie di condizioni tra le quali le seguenti: «sotto il profilo della riconoscibilità toponomastica dei due edifici connessi alle funzioni susseguitesi nel tempo e per la conservazione della duplice valenza monumentale dell'edificio, formatosi in due fasi, di teatro e cinema, la sala con accesso da Corso Garibaldi dovrà mantenere anche il nome di Metropolitan, mentre gli ambienti con accesso da corso Mazzini dovranno mantenere anche il nome di Teatro»; «le barriere tra il grande vano centrale del teatro, da ripristinare, e i disimpegni o le camere-palchi, potranno essere in cristallo a resistenza termica (per esigenze di sicurezza, con funzioni di barriere tagliafuoco) ma dovranno essere sollevabili e apribili nello spessore del parapetto e della mantovana sottostante» mentre il Comune di Ancona ha assentito la concessione edilizia pur in presenza di documentazione, ingannevole, ma non al punto di nascondere che il progetto presentato il 30 aprile 2002 dalla VIDEO s.r.l, non era rispettoso delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore vigente. Progetto che successivamente ai pareri espressi dagli organi competenti (ASL, Vigili del Fuoco, Commissione edilizia), è stato più volte modificato anche dopo il rilascio della stessa concessione; con sentenza datata 22 marzo 1994 del tribunale di Pesaro venivano riconosciuti colpevoli di alcuni reati sei cittadini italiani tra i quali il signor Fioretti Tommaso, dei delitti ex articoli 416 e 648 CP, e il Fioretti veniva condannato alla pena complessiva di anni due e mesi sei di reclusione. A fondamento del proprio convincimento di colpevolezza il primo giudice (sulla scorta delle risultanze di prova storica e documentabile in atti) riteneva che il Fioretti e un altro imputato avevano dato vita ad una stabile organizzazione criminosa programmaticamente tesa al «riciclaggio» di assegni bancari e/o circolari di provenienza furtiva, avvalendosi dello schermo di una società commerciale (la «Simex» s.r.l.) in realtà imprenditorialmente inoperante, utilizzata quale mero apparato «di facciata» per far transitare attraverso essa i titoli attinti dal circuito clandestino e per reimmetterli in circolazione, e che i predetti imputati, attraverso il predetto e preordinato meccanismo operativo, avevano progressivamente ricettato gli assegni (circolari e bancari) di provenienza furtiva; la predetta ricostruzione dei fatti operata dal primo giudice veniva avvalorata dalle dichiarazioni confessorie effettuate in corso d'istruttoria dall'imputato Fioretti che aveva descritto anche il ruolo comportamentale specifico dei coimputati nel complessivo dispiegamento delle operazioni criminose; con sentenza 253/2001 la Corte di Appello di Ancona ha riformato in parte la precedente sentenza, appellata dagli imputati, riducendo la pena al signor Fioretti ad anni uno e mesi undici di reclusione e lire 3.000.000 di multa; in precedenza il Tribunale di Ancona con sentenza n. 26/96 «ha dichiarato il signor Fioretti Tommaso, colpevole, con altri, del delitto p. e p. dall'articolo 416 I o co. C.P. per aver costituito una associazione allo scopo di commettere più reati, in particolare reati di truffa ai danni di società finanziarie - commessi talora in concorso tra loro, talora con altre persone e volte all'immediato reperimento di ingenti mezzi finanziari altrimenti non conseguibili» e ha comminato nei confronti del signor Fioretti, arrestato il 17 maggio 1986 e scarcerato il 15 novembre 1986; arrestato il 30 dicembre 1988 e scarcerato il 31 maggio 1989, la pena di anni quattro di reclusione e l'interdizione ai pubblici uffici per la durata di anni cinque; la Corte di Appello di Ancona con sentenza n. 300/2000 ha parzialmente riformato la precedente, appellata, ma non nella parte riguardante il signor Fioretti; considerato che alla Soprintendenza delle Marche e al Comune di Ancona, secondo quanto risulta all'interrogante, è stata consegnata una documentazione sulla storia del manufatto con una ricostruzione profondamente diversa da quella esistente agli atti del Ministero e che è parte dei presupposti del decreto di tutela 25 agosto 2000, documentazione già impugnata dall'Associazione «Amici per Ancona» in quanto contenente evidenti falsità persino sul fatto che fino alla fine degli anni ottanta si siano svolti spettacoli teatrali nell'edificio Metropolitan -: se il Ministro sia a conoscenza dei fatti suesposti, di fronte ad una vicenda, essa sì scandalosa, se intenda, come e quando, far rispettare il decreto ministeriale 25 agosto 2000 che viene aggirato in modo scandaloso quanto disinvolto; se il cambio di proprietà dell'immobile Teatrale tutelato sia stato comunicato al Ministero per i necessari nulla-osta e se siano stati concessi sempreché la proprietà sia effettivamente avvenuto in quanto, a tutt'oggi non figura nelle registrazioni camerali e alla conservatoria del registro; quali altre iniziative intenda assumere per impedire che venga portato a compimento un progetto in palese violazione con le norme di tutela e con il piano regolare vigente in particolare per rispondere al ricorso proposto il 6 maggio 2002 dall'Associazione «Amici per Ancona». (5-01268)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01268 presentata da DUCA EUGENIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 25/09/2002
Camera dei Deputati
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01268 presentata da DUCA EUGENIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 25/09/2002
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
GIACCO LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO)
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DUCA EUGENIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO)