INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01038 presentata da PELINO PAOLA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090220

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01038 presentata da PAOLA PELINO venerdi' 20 febbraio 2009, seduta n.137 PELINO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: la determinazione n. 140 del 29 dicembre 2008 del Commissario straordinario dell'Inps «Nuova articolazione delle funzioni territoriali dell'istituto e relativi disegni organizzativi» crea forti ripercussioni sulle strutture, sui lavoratori dell'ente e sugli utenti esterni; l'assetto delle funzioni territoriali dell'istituto, cosi' come viene delineato nella determinazione, comportera' una radicale trasformazione delle attuali strutture presenti sul territorio e produrra' profondi cambiamenti sul piano delle attivita' lavorative, della dislocazione delle sedi, delle competenze territoriali, della mobilita' del personale. Il nuovo sistema, infatti, si articolera' secondo quattro tipologie di strutture: direzioni regionali; direzioni provinciali; agenzie; punti Inps; fatta eccezione per le direzioni regionali, le cui competenze essenziali rimangono sostanzialmente invariate e si arricchiscono di nuovi compiti, relativi alle nomine dei direttori e alla distribuzione dei budget alle strutture gerarchicamente dipendenti, le strutture addette alla produzione subiscono una drastica trasformazione; le attuali sedi di produzione, sia provinciali che sub-provinciali, vengono di fatto destrutturate, concentrando presso le direzioni provinciali tutte le attivita' relative alla gestione dei flussi contributivi e assicurativi e le connesse attivita' di recupero crediti e vigilanza, e decentrando in via esclusiva alle agenzie le attivita' legate alle prestazioni pensionistiche e alle prestazioni a sostegno del reddito. L'attivita' di front-office (informazione al pubblico) viene caricata alle agenzie e ai punti Inps, mentre le direzioni provinciali si occuperanno del back-office (lavoro amministrativo) e del coordinamento delle strutture di competenza; peraltro, riguardo alle attivita' istituzionali, la netta separazione tra le attivita' legate alle entrate contributive, affidate alle direzioni provinciali, e le attivita' connesse alle prestazioni pensionistiche e di sostegno al reddito, affidate alle agenzie e ai punti Inps, risponderebbe ad una logica, apparentemente, contraddittoria. Da una parte, infatti, si procede per accentramento allo scopo di aggregare funzioni, competenze, risorse presso le direzioni provinciali, dall'altra si ribadisce la scelta del decentramento suddividendolo tra due strutture (agenzie e punti Inps), dove verranno erogate esclusivamente le pensioni e le prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione, mobilita', maternita' eccetera); in questo modo, si verrebbe a creare una evidente divisione tra i lavoratori: quelli in carico alle direzioni regionali e provinciali, e quelli delle agenzie e dei punti Inps, ai quali si chiedera', oltre a garantire ovviamente gli obiettivi produttivi, anche la necessaria attivita' di relazione con il pubblico, in particolare con gli utenti piu' «bisognosi», vale a dire pensionati e lavoratori che richiedono le prestazioni a sostegno del reddito; strettamente legata al delineato modello organizzativo, vi e' la questione delle posizioni organizzative della regione Abruzzo, nella quale, in particolare, la sede Inps di Sulmona ha un bacino di utenza vastissimo e detta riforma graverebbe sul servizio reso all'utenza, sui lavoratori e sull'interesse della collettivita' regionale; questa determinazione, che nelle sue stesse premesse, volte alle esigenze di funzionalita' e di miglioramento dell'efficienza verso l'utenza, nonche' di razionalizzazione e di adeguamento delle strutture a modelli organizzativi di altre pubbliche amministrazioni, e' quindi mirata ai principi di riassetto delle strutture territoriali basati sul rafforzamento delle modalita' di controllo e gestione delle funzioni istituzionali, sulla delocalizzazione ottimale delle attivita' di back-office, sulla riqualificazione delle funzioni di front-office e, in complesso, sulla razionalizzazione delle funzioni di supporto, e deve rispondere all'esigenza primaria dei risparmi di gestione, va pero' ad incidere su realta' territoriali e occupazionali (partire dalla mobilita' dei lavoratori, dalle loro future condizioni lavorative, dalle progressioni di carriera, dalla stessa funzionalita' del nuovo assetto); infatti, per quanto riguarda la regione Abruzzo, adesso la sede Inps di Sulmona (59 dipendenti) e' catalogata come Direzione sub provinciale, la sua pertinenza territoriale insiste su 35 comuni (territorio assai vasto alcuni distanti da Sulmona oltre 60 km, come ad esempio Villetta Barrea km 72); secondo la predetta determinazione commissariale, in futuro la sede Inps di Sulmona sara' catalogata come Agenzia e si potrebbero perdere molte attivita' tra le quali vanno ricordate: economato (non di rilevanza esterna); assistenza informatica (non di rilevanza esterna); risorse umane (non di rilevanza esterna); contabilita'; legale; medico legale; ispezione e vigilanza; gestione del credito; gestione dei flussi assicurativi e contributivi e dei conti individuali e aziendali (parte della riscossione contributi); inoltre, alcuni dei predetti 35 comuni, saranno distanti, per i servizi sopra riportati, oltre 130 km dalla Direzione provinciale de L'Aquila, con evidenti disagi per l'utenza e la collettivita', senza contare le possibili ripercussioni sulla mobilita' di personale verso L'Aquila (sede regionale e sede provinciale) tali da ipotizzare che con il tempo la sede Inps di Sulmona, potra' subire una naturale diminuzione del numero dei dipendenti (pensionamenti, eccetera), senza nuove assunzioni (poiche' il personale presente, mancando delle attivita', sara' in esubero) e potrebbe essere soggetta ad ulteriori declassamenti fino alle estreme conseguenze della chiusura -: se intenda valutare le predette circostanze e mantenere tutti i servizi sul territorio vista l'ampiezza del bacino di utenza della sede Inps sulmonese e il disagio del territorio montano, tali da evitare il declassamento - secondo la predetta determinazione commissariale Inps n. 140 del 29 dicembre 2008 - per cui in futuro la sede Inps di Sulmona sara' catalogata da Direzione sub provinciale a Agenzia, con perdita di molte attivita', e se quindi non intenda riconsiderare la decisione dell'Inps valutando, nel bilanciamento degli interessi, le motivazioni che sottendono detta deliberazione dell'Istituto, visto che la regione Abruzzo verrebbe privata di importanti strutture, aventi connotati di territorialita', con danni al pubblico servizio, ai lavoratori e alla collettivita'. (5-01038)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI 
20090423 

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