"INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE" . "DI CATERINA MARCELLO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01002 presentata da RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090212" . . . "1"^^ . "2014-05-15T02:05:59Z"^^ . "5/01002" . "Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01002 presentata da PAOLO RUSSO giovedi' 12 febbraio 2009, seduta n.132 PAOLO RUSSO e DI CATERINA. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il grido d'allarme giunge ormai con sempre maggiore frequenza. A circa un anno dalle prime importanti segnalazioni in Italia, il Rhynchophorus ferrugineus si e' esteso a macchia di leopardo ed ha gia' provocato la morte di centinaia di palme; il punteruolo rosso sembra diffondersi, ormai senza controllo, anche nel nostro Paese, soprattutto nel Centro e nel Sud; da allora, e come gia' avvenuto in ogni paese in cui il Rhynchophorus si sia insediato, l'evoluzione dell'infestazione ha avuto una diffusione di tipo esponenziale. Cio' e' da imputarsi sia alle caratteristiche del ciclo vitale di quest'insetto che, avendo come obiettivo il riciclaggio della materia organica, e' particolarmente breve e numericamente consistente, sia ad un'istintiva sottovalutazione del problema da parte di vivaisti e pubbliche amministrazioni. D'altra parte, la pericolosita' del fitofago era gia' stata evidenziata nelle liste dell'EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) che lo classificavano al livello «Alert» in relazione al fatto che, nei Paesi ove si e' acclimatato, le sue infestazioni hanno assunto i connotati di una vera e propria catastrofe provocando la morte di migliaia di esemplari di palme; considerato il notevole potenziale biotico della specie, nonche' i gravissimi danni arrecati alle palme, i focolai riscontrati nelle zone colpite che presentano le stesse caratteristiche riportate dagli autori spagnoli e degli altri Paesi del Bacino mediterraneo interessati al problema (Marocco, Egitto e Israele), confermano la pericolosita' del punteruolo. Oggi la Palma delle Canarie rappresenta la specie di palma piu' diffusa sia nell'ambito del verde urbano, adornando i piu' significativi giardini storici pubblici e privati delle nostre citta', sia tra le ornamentali coltivate in vivaio. Non e' superfluo rilevare le implicazioni che nel campo commerciale e paesaggistico un'emergenza di tale portata comporta, con gravi ricadute su alcuni settori dell'economia isolana; il punteruolo rosso della palma e' dannoso soprattutto allo stadio di larva che, secondo quanto segnalato in altri Paesi, infesta le parti tenere della corona, di numerose specie di palme, soprattutto Phoenix canariensis, P. dactylifera, P. silvestris e Cocos nucifera. I sintomi iniziali sono a carico delle foglie apicali: vista in lontananza la palma mostra asimmetrie della cima. Nei casi di gravi infestazioni l'intera cima si piega, afflosciandosi sulle foglie inferiori; a distanza la pianta sembra come capitozzata. Da vicino la cima appare fortemente danneggiata e in avanzato stato di marcescenza. A volte, a terra si possono rinvenire foglie con la base interessata da gallerie e rosure, provocate dalle larve del punteruolo, nonche' bozzoli, della lunghezza di 4-5 cm e dall'aspetto di piccole noci di cocco. Con l'intensificarsi dell'attivita' trofica delle larve, l'intera chioma appare con tutte le foglie ripiegate verso il basso. Le palme in questo stadio d'infestazione sono gia' irrimediabilmente compromesse. I sintomi dell'infestazione sono tipici della specie e differiscono da quelli attribuibili ad altri fitofagi e in particolare al Lepidottero sudamericano Paysandisia archon, presente da qualche anno anche in Italia; da quando il problema si e' spostato dai vivai alle piante da arredo urbano, i comuni hanno dovuto affrontare una miriade di problemi. Per certi versi, e' proprio\nl'allarme lanciato dai municipi che ha fatto uscire allo scoperto cio' che i vivaisti sapevano gia'; naturalmente, la natura del problema a livello pubblico e' di tutt'altra natura rispetto a quello a livello vivaistico. L'arredo urbano ha finalita' di natura non economica, ma ha un'enorme importanza paesaggistica e, in certi casi piuttosto frequenti, addirittura monumentale. Inoltre, e' da sottolineare che, rispetto al vivaio, e' praticamente impossibile eseguire trattamenti fitosanitari efficaci in ambiente urbano. Non restano, quindi, che le misure di contenimento e cioe' l'individuazione tempestiva di un focolaio di infestazione, l'abbattimento della palma e la sua sicura distruzione. Ed e' proprio su queste fasi che i comuni riscontrano serie difficolta' logistiche. È quasi sempre impossibile eseguire velocemente gli abbattimenti di palme infestate per carenza di risorse umane e di mezzi. A volte, non vi e' carenza di uomini e mezzi, ma la assoluta mancanza degli stessi, cosi' come le risorse finanziarie necessarie ad affidare a privati l'esecuzione delle operazioni. A cio' si aggiunge l'assenza di inceneritori in grado di garantire la sicura distruzione del materiale abbattuto. A questo problema ogni amministrazione sta rispondendo provando soluzioni originali nella speranza di ottenere risultati apprezzabili come, ad esempio, l'insacchettamento delle palme infestate con reti anti insetto ed il trattamento ripetuto con prodotti fitosanitari ammessi in ambiente urbano lasciando in piedi la pianta, o il taglio e lo sminuzzamento del tronco ed il successivo trattamento con clorpirifos su camion coperto da inviare alla discarica piu' vicina. Tutte queste soluzioni non garantiscono la distruzione dell'insetto; d'altra parte, in ambiente urbano la maggior parte degli esemplari di palme insistono su giardinetti di abitazioni private, cio' significa che e' praticamente impossibile individuare l'infestazione se non e' il proprietario a farne denuncia. Ed il privato cittadino ha una naturale indisponibilita' ad assumersi l'onere dell'abbattimento e della distruzione di palme ricadenti sulla sua proprieta'. È per questo che sinora alcuni comuni hanno ritenuto opportuno, allo scopo di garantire l'efficacia delle misure di contenimento, di assumersi l'onere delle operazioni. Purtroppo si sono verificati casi in cui i cittadini si sono rifiutati di collaborare, ed allora l'assenza di uno strumento legale che consenta di intervenire coattivamente in aree di privati non consenzienti, con uomini e mezzi dell'amministrazione pubblica, ha creato problemi ancora irrisolti; le istanze delle amministrazioni comunali riguardano la necessita' di poter disporre di aiuti economici per fronteggiare la situazione, anche attraverso la richiesta, come gia' avanzata dai vivaisti, della calamita' naturale e l'intervento della Protezione civile; e' ormai evidente che il canale di trasmissione dell'infestazione e' da individuarsi nell'importazione di palme dall'Egitto. D'altra parte e' lo stesso canale che ha portato l'infestazione a spostarsi, nell'arco di circa un secolo, dal sud dell'Asia e dalla Melanesia fino alle regioni orientali dell'Arabia Saudita, l'Oman, l'Iran, l'Egitto, Israele, la Giordania, la Palestina, la Spagna e, adesso, l'Italia; negli ultimi mesi alcune regioni hanno imposto la quarantena su tutte le palme importate dall'Egitto. Dagli iniziali 60 giorni, il periodo di quarantena imposto e' oggi di almeno 120 giorni, ma si ritiene di doverlo ulteriormente innalzare fino a 180-210 giorni in attesa del decreto di Lotta Obbligatoria che il Ministero sta predisponendo e che vietera' del tutto l'importazione di palme dai Paesi inseriti nell'alert list della OEPPO; i vivaisti, di contro, lamentano le enormi spese che hanno sostenuto nel vano tentativo di contrastare le infestazioni con miscele di prodotti fitosanitari, l'immobilizzazione del capitale per i lunghi periodi di quarantena imposti dal servizio fitosanitario, le ingenti perdite economiche dovute alle intercettazioni di palme importate e rispedite ai Paesi d'origine per carenze nella documentazione o per la distruzione imposta nei casi di infestazioni evidenti; oggi, l'istanza del settore e' quella di trovare, attraverso la ricerca, prodotti fitosanitari efficaci e di ridurre il piu' possibile le perdite economiche attraverso la richiesta di aiuti di stato, come il riconoscimento della calamita' naturale; le piu' efficaci misure di lotta sono quelle preventive mentre, allo stato attuale, risulta inefficace l'intervento curativo su piante gia' attaccate. Un ulteriore elemento di difficolta' deriva dalla scarsissima disponibilita' di prodotti fitosanitari insetticidi e fungicidi autorizzati per l'impiego in verde urbano e giardini domestici. Il precoce rinvenimento di un attacco di punteruolo, quando ancora il sintomo e' iniziale (asimmetrie a carico della cima), puo' essere utile nel tentativo di isolare il fenomeno e circoscrivere il problema, attraverso l'immediata eliminazione dell'esemplare colpito; le piante che presentano sintomi anche iniziali di infestazione vanno immediatamente estirpate e incenerite con tutto il materiale di risulta. Le piante contigue vanno sottoposte a misure di profilassi effettuando ripetuti trattamenti localizzati con insetticidi e fungicidi, avendo cura di bagnare a fondo la parte interna della corona apicale (impiego di ugelli a bassa pressione); nelle piante in buono stato vegetativo e non infestate, sono assolutamente da evitare gli interventi cesori poiche' le ferite costituiscono siti preferenziali per l'ovideposizione del fitofago e punti di ingresso di numerosi agenti patogeni; le eccezionali condizioni meteorologiche di questo anomalo inverno non hanno provocato nessun rallentamento nel ciclo biologico dell'insetto e pervengono continue segnalazioni di nuove infestazioni; l'entita' degli abbattimenti non consente piu' alle amministrazioni pubbliche di far fronte all'emergenza con proprie risorse umane e di mezzi; la ricerca non e' in grado di avviare significativi progetti di ricerca per mancanza di finanziamenti; il settore vivaistico sta attraversando un momento di forte stasi nella commercializzazione di palme -: se non ritenga, alla luce di quanto in premessa, di intervenire attraverso un provvedimento o un'iniziativa normativa al fine di vietare del tutto l'importazione delle palme dai Paesi fonti dell'insorgere del focolaio prevedendo in caso di inosservanza sanzioni amministrative adeguate a fungere da deterrente per eventuali commerci senza scrupoli; se non ritenga opportuno prevedere una campagna specifica di prevenzione e disinfestazione delle palme nelle aree pubbliche al fine di contenere ed evitare il propagarsi della infestazione; quali provvedimenti si intendano adottare nello specifico per dotare le amministrazioni locali delle risorse economiche e degli strumenti necessari a combattere il problema rappresentato dall'infestazione di cui in premessa, istituendo, nel caso, anche un'opportuna task force che, operando in sinergia con le amministrazioni locali, possa trovare nell'immediato una pronta soluzione al problema; se non ritenga opportuno, vista l'importanza del problema, coinvolgere nella soluzione del problema il Dipartimento della protezione civile; se non ritenga opportuno intervenire, di concerto con i Ministeri competenti, adottando provvedimenti o iniziative normative che consentano di intervenire coattivamente in aree di privati non consenzienti infestate dal punteruolo rosso, con uomini e mezzi dell'amministrazione pubblica; se non si intenda provvedere a determinare con opportuno provvedimento lo stato di calamita' naturale relativamente alla situazione rappresentata; quali ulteriori iniziative intenda intraprendere nell'immediato per contrastare\nun fenomeno che rischia di distruggere un patrimonio naturalistico che in Italia riveste una importanza addirittura monumentale e che minaccia adesso di trasformarsi in una catastrofe ambientale di gravissime proporzioni. (5-01002)" . "RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "20090212-20090226" . . . . . . . . _:B7813bf4b53d516ceb03ccdbdc6fe1f2f . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01002 presentata da RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090212"^^ . _:B7813bf4b53d516ceb03ccdbdc6fe1f2f "20090226" . _:B7813bf4b53d516ceb03ccdbdc6fe1f2f "SOTTOSEGRETARIO DI STATO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI" . _:B7813bf4b53d516ceb03ccdbdc6fe1f2f . _:B7813bf4b53d516ceb03ccdbdc6fe1f2f .