INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00869 presentata da LOVELLI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090121

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00869 presentata da MARIO LOVELLI mercoledi' 21 gennaio 2009, seduta n.118 LOVELLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il trasferimento di competenze in materia di navigazione interna alle Regioni, e da queste successivamente alle Province ed in alcuni casi a Consorzi di Comuni, ha generato una disparita' di interpretazioni delle leggi e regolamenti vigenti, aggravata spesso anche dalle difficolta' operative degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile, organi preposti alle visite iniziali e periodiche delle imbarcazioni non da diporto; risulta che giungano infatti, sia al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che agli Uffici succitati, continue lamentele ed inviti ad uniformare l'interpretazione delle leggi, normative e circolari, nonche' solleciti per l'effettuazione delle visite e per l'evasione delle pratiche amministrative, di cui si e' fatta interprete anche ATENA, Associazione Italiana di Tecnica Navale, che ha creato nel 2006 il Gruppo acque interne e promiscue al fine di favorire lo sviluppo di tale settore e di contribuire a risolvere le disfunzioni di cui sopra e che riterrebbe indispensabile, a tale scopo, l'istituzione, presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di un «Ufficio Nazionale della Navigazione interna»; l'entrata in vigore (30 dicembre 2008) della Direttiva europea sulla navigazione interna (2006/87/CE suggerisce la necessita' di chiarire le modalita' di applicazione pratica della Direttiva, di uniformare la sua interpretazione in tutto il territorio nazionale, anche in relazione alle seguenti ulteriori considerazioni: a) a livello Europeo e' stato avviato dal 2006 il programma NAIADES che intende incoraggiare gli stati della Comunita' che hanno vie navigabili interne a sviluppare il trasporto per tale modalita' allo scopo di ridurre il trasporto terrestre sia per ragioni ambientali che di sicurezza; b) nell'attuale organizzazione ministeriale e' solo prevista la denominazione di una «Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne», all'interno della quale, tuttavia, non sono riportate attribuzioni specifiche per la navigazione interna («vie d'acqua interne» sembra essere solo nominale); c) si aggrava la distorsione provocata dal decreto legislativo n. 112 del 1998 nel quale non si tratta del personale addetto alla navigazione interna, del suo stato giuridico, della sua formazione, della sua sicurezza; d) nell'attuale organizzazione dello Stato, a livello centrale presso il Ministero preposto, manca una qualsiasi forma di organizzazione che si occupi, in modo integrale, della navigazione interna ed in particolare, solo a titolo di esempio: delle promozioni e dei possibili finanziamenti disponibili a livello europeo; della promozione per lo sviluppo della navigazione interna; del coordinamento di intervento sulle infrastrutture; delle modalita' del trasporto per le vie di navigazione interna; della sicurezza della unita' navali adibite alla navigazione interna; della formazione del personale addetto alla navigazione interna; della tutela/sicurezza sui luoghi di lavoro del personale addetto alla navigazione interna; gli interventi infrastrutturali per il sistema idroviario padano-veneto sono effettuati con fondi dello Stato, distribuiti dalla Direzione Generale Porti alle Regioni competenti, nell'ambito delle quali vengono gestiti da apposite strutture che si dovrebbero coordinare tra loro; a seguito di una richiesta specifica da parte dell'Organizzazione Internazionale ONU-UNECE relativa alla conoscenza della grandezza delle navi in grado di percorrere le vie navigabili interne italiane, non e' stato possibile fornire dati completi a causa dell'eccessiva frammentazione delle conoscenze; ormai non e' piu' realizzabile una Direzione Generale dedicata alla Navigazione Interna, in quanto le Direzioni Generali, gia' definite, sono la Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne e la Direzione Generale Porti e considerato che la Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne non ha piu' le attribuzioni relative alla sicurezza della navigazione marittima ed al personale marittimo, passate con lo stesso regolamento organizzativo al Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto -: quali siano gli intendimenti del ministero in merito alla situazione sopra richiamata; se non ritenga necessario prevedere l'istituzione di una Divisione dedicata alla «Navigazione per vie d'acqua interne», che dovrebbe avere attribuzioni relative a infrastrutture, unita' navali e personale navigante della navigazione interna. (5-00869)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 
20090226 

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