INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00729 presentata da CITO GIANCARLO (MISTO) in data 19961010

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'interrogante, nella sua qualita' di parlamentare della Repubblica, ha inteso offrire una testimonianza concreta del suo pensiero e dei sentimenti dei cittadini del Sud d'Italia sulla intangibilita' dell'unita' nazionale, di fronte a un disegno eversivo che chiama in causa i massimi organi dello Stato; tale concreta testimonianza, nettamente differenziata dalle vuote dichiarazioni di principio che da piu' parti si sono levate in questi frangenti, e' stata concepita dal sottoscritto per diffondere un messaggio volto a difendere l'unita' nazionale dalla sede stessa del fantomatico ed eversivo "Parlamento" che, ad avviso dell'interrogante, minaccia l'integrita' della nazione e calpesta i principi sacri della Costituzione italiana; per tempo (l'8 maggio scorso) il sottoscritto aveva provveduto ad ottenere le necessarie concessioni per tenere un pubblico comizio a Mantova, in Piazza Erbe, la sera di sabato 18 maggio u.s., accollandosi in toto la cura di organizzare la manifestazione (portando a Mantova finanche il palco) e, contestualmente, ne era stata informata la Questura della citta' lombarda -: se sia a conoscenza del fatto che il Questore di Mantova, dottor Umberto Negro, appena il giorno prima dello svolgimento della manifestazione (la mattina di venerdi' 17 maggio, alle ore 9) ha comunicato al sottoscritto che per motivi di ordine pubblico aveva modificato percorso del corteo e sede del comizio (da Piazza Erbe a Piazza Virgiliana, alla periferia della citta'), noncurante del fatto che tutto fosse stato gia' predisposto, compresi stampa e affissione di manifesti con l'indicazione della sede di Piazza Erbe; se sia a conoscenza che tale abuso e' stato motivato dal Questore con la presenza di una contemporanea manifestazione di autonomi dell'ultra sinistra, che lo stesso Questore ha, ad avviso dell'interrogante, indebitamente autorizzato, creando un clima di tensione assolutamente ingiustificabile; se sia a conoscenza che, in conseguenza di tale inammissibile decisione, il Questore di Mantova ha trasformato la citta' in un territorio in stato di assedio, facendola presidiare da contingenti spropositati di forze dell'ordine e offrendo ai mantovani l'impressione che alla manifestazione del sottoscritto dovesse partecipare un'orda di lanzichenecchi (come hanno testualmente scritto i giornali del luogo) e non una rappresentanza civile di cittadini di Taranto e di rappresentanti di un Sud che hanno a cuore la democrazia e la nazione; se non ritenga che il comportamento del Questore di Mantova sia censurabile e riprovevole, indice di assoluta mancanza di professionalita' ed equilibrio e in quanto tale capace di alimentare, anziche' sedare, tensioni sociali e rischi per l'ordine pubblico; se inoltre sia a conoscenza del fatto che la responsabilita' dell'ordine pubblico a Mantova, per tutta la durata della manifestazione, sia stata affidata a un funzionario della Questura di Taranto, con cio' significando la inaffidabilita' del Questore del luogo, evidentemente ritenuto dagli organi superiori incapace di garantire una corretta gestione della vicenda; se non ritenga che, alla luce dei fatti su esposti, il Questore di Mantova (che avrebbe inviato un rapporto alla Procura della Repubblica di cui il sottoscritto non conosce il contenuto) sia da rimuovere immediatamente dal suo attuale incarico, al fine di garantire una corretta gestione dell'ordine pubblico ai cittadini di Mantova e certezza democratica ai cittadini dell'intero territorio nazionale. (5-00729)