INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00646 presentata da GRITTA GRAINER ANGELA MARIA MARTA (PROG.FEDER.) in data 19941214

Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere - premesso che: ad Arzignano (provincia di Vicenza) giovedi' 8 dicembre un tunisino, Ali' Ben Mosrati e' stato ucciso a colpi di pistola dall'imprenditore Lino Concato; si tratta di un padre che aveva "scoperto" solo pochi giorni prima che il figlio diciannovenne si drogava e che Ali' Ben Mosrati era lo spacciatore/consumatore a cui il suo ragazzo aveva dato una collana e gioielli rubati in famiglia, per le dosi; Ali' Ben Mosrati era noto alle locali autorita'; il suo permesso di soggiorno era scaduto e da tempo non aveva un lavoro "regolare"; il signor Concato, arrestato all'indomani, prima negava e poi confessava l'omicidio; dopo 36 ore di carcere il Gip dottor Gerace rimetteva in liberta' il signor Concato senza vincoli e con il parere negativo del PM; si tratta di un fatto grave che suscita comprensione, dolore, pena per tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda drammatica; le solidarieta' di segni diversi che gli abitanti di Arzignano stanno manifestando e il plauso che si e' levato in alcuni ambienti per la scarcerazione inducono a non sorvolare su una tragedia sbrigativamente ma a riflettere su un groviglio di questioni che attengono al rapporto tra la sfera individuale familiare sociale e la convivenza civile; in nessun caso la giustizia puo' rischiare di assecondare sentimenti, stati d'animo che attenuino la gravita' di un omicidio o che alimentino sfiducia nelle istituzioni favorendo cosi' il diffondersi di una cultura del "farsi giustizia da se'"; il Veneto e Vicenza sono stati negli ultimi mesi interessati da altri fatti gravi in relazione al problema dello spaccio di droga che, in alcuni casi, si e' incrociato con il fenomeno della immigrazione irregolare clandestina; l'immigrazione in Veneto ha avuto una battuta d'arresto nell'ultimo periodo rimanendo la quarta regione per numero di presenze straniere regolari; la provincia di Vicenza (insieme con quella di Verona) ha avuto invece un'impennata di presenze regolari (sono quasi 21.000 a Vicenza su 61.103 in tutta la regione) per le alte possibilita' di lavoro; contemporaneamente e' lievitata l'emarginazione di quegli immigrati che vivono nell'illegalita' con occupazioni precarie e di supersfruttamento, senza casa e quindi possibili, probabili vittime del guadagno legato al mercato della droga; circa 7000 sono i tossicodipendenti stimati nel vicentino dei quali oltre 1000 vivono sicuramente nella zona di Arzignano (Val Chiampo) luogo che risulta essere fin dal 1975-76 un punto cruciale del traffico di droga e che ha visto oltre 20 anni fa i primi morti per overdose; solo 1400 tossicodipendenti in provincia sono seguiti attraverso i SERT, centri e comunita' di accoglienza -: se non ritenga di verificare, per quanto di sua competenza, l'accaduto e di individuare gli eventuali provvedimenti in relazione alla tragedia avvenuta l'8 dicembre ad Arzignano; se non consideri necessario, investendo le autorita' pubbliche locali, definire interventi tesi: a) ad approntare misure piu' severe contro lo spaccio, il mercato di droga fonte di enormi guadagni illeciti; b) a sostenere e sviluppare i progetti sulle tossicodipendenze, segnatamente quelli relativi alla prevenzione, che nella regione Veneto sono attivati o in programma; c) ad accelerare l'iter per una nuova normativa sulla immigrazione nel nostro Paese che regolamenti meglio tali presenze e soprattutto ne definisca in modo chiaro gli strumenti attuativi e per consentire alle autorita' preposte di intervenire in modo piu' efficace attomo a problemi di per se' complessi e spinosi. (5-00646)