INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00533 presentata da KESSLER GIOVANNI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 21/01/2002
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Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00533 presentata da GIOVANNI KESSLER lunedì 21 gennaio 2002 nella seduta n. 083 KESSLER. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: dalla stampa nazionale ( Corriere della Sera e la Repubblica del 5 gennaio) si apprende dall'onorevole avvocato Saponara che egli stesso ha «ricordato» al Ministro della giustizia la scadenza della proroga precedentemente concessa dal Ministero della giustizia al dottor Brambilla, componente del collegio giudicante del processo «SME», che vede tra gli imputati il Presidente del Consiglio dei ministri e l'onorevole Previti; dalle stesse fonti si apprende che l'onorevole avvocato Saponara, ha, nella stessa occasione, «ricordato» al Ministro una «decisione della Corte dei conti che definiva illegittima anche la prima proroga»; il 31 dicembre 2001, il direttore generale magistrati del Ministero della giustizia inviava un telegramma al Presidente della Corte di Appello di Milano, in cui disponeva che il dottor Brambilla prendesse possesso del posto di magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Milano, lasciando così anche il processo «SME», in cui era impegnato; nel telegramma si afferma testualmente che «una ulteriore proroga di mesi tre - termine massimo consentito dalla legge - avrebbe l'effetto di innestarsi ( sic ) una situazione di illegittimità, alla stregua del menzionato provvedimento della Corte dei conti» (atto di rilievi dd. 17 ottobre 2001); il telegramma del ministro veniva inviato all'avvocato Saponara che lo esibiva all'udienza del 3 gennaio 2002 del processo «SME», sollevando la questione della legittima composizione del collegio -: se e in che modo sono pervenute al ministro sollecitazioni in merito al collegio giudicante del processo SME; quali iniziative in merito abbia preso il ministro; se il ministro fosse già al corrente dell'atto di rilievi della Corte dei conti che riteneva non legittima la reggenza di direzioni generali e uffici dirigenziali del ministero abrogati con l'entrata in vigore, il 31 marzo 2001, del decreto del Presidente della Repubblica 55 del 2001; se la «situazione di illegittimità», ritenuta da ministero sulla base delle osservazioni di ottobre della Corte dei conti, si riferisca, secondo il ministro, solo al provvedimento di proroga del trasferimento del dottor Brambilla o a tutti i provvedimenti presi dai reggenti della Direzione Generale dell'Organizzazione Giudiziaria e degli Affari Generali, della Direzione Generale degli Affari Civili e delle Libere Professioni, nonché degli uffici di livello dirigenziale, accomunati nelle stesse osservazioni della Corte dei conti; la stessa «situazione di illegittimità» non si debba ritenere anche per gli atti compiuti dai funzionari reggenti altri uffici non più contemplati dal decreto del Presidente della Repubblica n. 55 del 2001, quali l'ufficio rogatorie; quanti e di che tipo siano i provvedimenti assunti dai reggenti di direzioni generali e uffici di livello dirigenziale abrogati dal decreto del Presidente della Repubblica 55 del 2001 e quali siano le iniziative prese dal ministro per ovviare alla ritenuta illegittimità degli stessi.(5-00533)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00533 presentata da KESSLER GIOVANNI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 21/01/2002
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