INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00379 presentata da NAPPI GIANFRANCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940927

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Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: con decreto ministeriale 13 agosto 1992 e' stata adottata una graduatoria nella quale sono state incluse 9 emittenti televisive private operanti su scala nazionale (poi scese ad 8, perche' solo 2 Tele potranno avere la concessione). Tra questa e' compresa TVI (TMC) che ha ottenuto l'autorizzazione a diffondere il segnale di Telemontecarlo su tutto il territorio italiano; in realta', non essendo stato ancora definito il piano nazionale di ripartizione delle frequenze, le concessionarie possono continuare a trasmettere con i soli impianti di fatto operanti nel 1990, al momento dell'approvazione della cosiddetta legge Mammi' (legge 6 agosto 1990, n. 223); cio' si risolse in una rendita di posizione per la RTI (Fininvest) che ha ottenuto la concessione di tre reti, le quali gia' coprono ciascuna il 90 per cento del territorio nazionale, mentre attualmente Telemontecarlo copre soltanto il 65 per cento; la limitata copertura del territorio comporta minori introiti pubblicitari con conseguenti perdite e danni per una emittente televisiva che partecipa in maniera significativa al gia' insoddisfacente pluralismo del sistema televisivo italiano; l'esecutivo aveva assunto l'impegno di favorire una migliore illuminazione del territorio nazionale da parte di TVI (TMC). Cio' fu ribadito dal Ministro delle poste e delle telecomunicazioni, di concerto con il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, nel marzo 1993, alla presenza delle rappresentanze sindacali, nel contesto del provvedimento che autorizzo' il ricorso alla cassa integrazione guadagni. In quella occasione il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni prese impegno di aprire un "tavolo tecnico" per studiare misure volte a migliorare la distribuzione del segnale di Telemontecarlo, in attesa della definizione del piano nazionale delle frequenze. Ma all'impegno non ha fatto seguito alcun atto concreto -: se non ritenga di provvedere in una delle seguenti direzioni in forza dei suoi poteri istituzionali di governo dell'etere: autorizzando l'acquisizione "in affitto" di impianti esistenti, assegnando alla TVI frequenze libere o resesi libere per qualsiasi motivo, ivi compresa la disattivazione delle emittenti fallite, rendendo attuale per TVI la possibilita' di comprare impianti, senza dover attendere la effettiva operativita' di un nuovo piano delle frequenze; se non ritenga di provvedere in qualunque altro modo ritenuto possibile, ma comunque utile a favorire tempestivamente la sopravvivenza e le possibilita' di sviluppo di una emittente televisiva che gia' opera in condizioni di svantaggio, dovendosi confrontare con gruppi titolari di tre concessioni. (5-00379)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00379 presentata da NAPPI GIANFRANCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940927 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
VIGNALI ADRIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
COMMISSO RITA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 
xsd:dateTime 2014-05-14T20:38:58Z 
5/00379 
NAPPI GIANFRANCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) 

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