INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00104 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080610
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_00104_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00104 presentata da SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA martedi' 10 giugno 2008 nella seduta n.015 DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il 15 febbraio 2002 l'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, evidenzio' l'importanza strategica delle «autostrade del mare», nonche' dei porti italiani, quale strumento di crescita e di sviluppo per il nostro Paese; anche in sede comunitaria il rapporto Van Miert relativo alle reti transeuropee di trasporto, ha evidenziato la valenza e l'affermazione del ruolo strategico che il sistema nazionale dei porti rappresenta in Europa e in modo particolare in Italia e che unitamente alle autostrade del mare, dovrebbe svolgere con maggiore efficacia un servizio all'economia nazionale di enorme interesse; recentemente il Ministro interrogato ha indicato le prossime linee programmatiche che il Governo Berlusconi intende avviare, al fine di rilanciare l'intero sistema della portualita' nazionale, in considerazione della carenza di risorse finanziare, della persistenza dei ritardi infrastrutturali e della perdita globale di competitivita'; l'integrazione intermodale e la collaborazione tra il sistema degli aeroporti e quello dei porti regionali, nonostante alcuni gap legati al sistema di collegamento dei trasporti inoltre, rappresenta un elemento essenziale per una valida politica di sviluppo economico per il sistema-Paese; in particolare il porto di Bari, negli ultimi anni ha perseguito appropriate strategie e politiche di sviluppo che hanno trainato la crescita del traffico, nonostante risenta tuttora di alcune carenze infrastrutturali alla stregua della maggior parte degli scali italiani; la strategia che ha proiettato in breve tempo il porto di Barie tra i maggiori scali nazionali e' basata sulla scelta della polifunzionalita', ovvero del rafforzamento delle attivita' commerciali e del movimento dei passeggeri, ma anche in modo particolare di quello crocieristico; tuttavia e' in atto una situazione conflittuale tra l'autorita' portuale di Bari e la Bari Porto Mediterraneo (societa' partecipata per il 30 per cento dalla stessa autorita' e che gestisce il terminal crociere e dei passeggeri ed i relativi servizi ausiliari), che rischia di penalizzare in maniera grave e allarmante lo sviluppo dello scalo marittimo del capoluogo pugliese; attualmente infatti una serie di rivendicazioni contrattuali inerenti a competenze gestionali, legate alla legittimita' del contratto di concessione demaniale nonche' a regolamenti amministrativi, stanno creando notevoli difficolta', fra l'ente di diritto pubblico rappresentato dall'autorita' portuale e la suddetta societa', che rischiano di paralizzare l'intera attivita' del Porto di Bari; inoltre il protrarsi di tale situazione di incertezza e di aperto conflitto ha gia' determinato dei contenziosi legali che hanno comportato degli oneri finanziari probabilmente evitabili per i rispettivi soggetti, con evidenti ripercussioni negative sull'intera attivita' economica e commerciale del porto di Bari, in considerazione, tra l'altro, dell'imminente avvio della stagione estiva; quanto esposto rischia di aggravare ulteriormente il futuro dello scalo marittimo barese, in quanto dal punto di vista infrastrutturale, alcune importanti opere che attendono di essere cantierizzate, nonostante la disponibilita' dei finanziamenti, rischiano di rimanere al margine; risultano infatti attualmente disponibili circa 120 milioni di euro di fondi pubblici inseriti nel Piano operativo triennale (Pot) per la realizzazione di numerosi interventi infrastrutturali all'interno del Porto interessato e allo stato ancora inutilizzati e che rischiano di essere persi in assenza dell'avvio delle procedure di appalto, nonche' di ipotizzate strategie di intesa con l'amministrazione comunale della citta' di Bari; anche la sezione di controllo della Corte dei conti, nel giugno del 2007 e' intervenuta, manifestando evidenti preoccupazioni per il mancato impegno dei finanziamenti disponibili, ed a cio' si aggiungono le recenti dichiarazioni rese alla stampa dal Procuratore Regionale presso la Corte dei conti, il quale non ha escluso l'avvio di un'indagine dell'organo inquirente sulla base della manifesta conflittualita' all'interno del Porto di Bari; appare evidente, in considerazione di quanto esposto, che lo scenario che attualmente configura la situazione amministrativa e gestionale del Porto di Bari segua una direzione in controtendenza rispetto alle linee programmatiche che il Ministro interrogato ha descritto recentemente, affermando come: «il recupero della competitivita' dei porti italiani siano una scommessa per l'azione del Governo e che occorre conseguentemente accelerare la realizzazione delle necessarie infrastrutture a sostegno degli scali marittimi»; lo scalo marittimo di Bari infatti nonostante i risultati positivi conseguiti nell'arco di alcuni anni, recentemente non ha evidenziato segnali di grande vitalita', in quanto sebbene ci sia stata una modesta crescita di traffico passeggeri, sul fronte delle merci il volume e' aumentato ma non nelle previsioni che ci si attendeva; tali modesti risultati sono stati ottenuti sia a causa di discutibili scelte politiche a livello locale, che di proteste ambientaliste che hanno frenato l'inizio o il completamento di alcune opere infrastrutturali quali ad esempio: Marisabella e il terminale viabile Asse Nord Sud, per il quale il contratto con l'impresa aggiudicataria risulta tuttora sospeso, con conseguenti rischi di inevitabili considerevoli risarcimenti dei danni -: quali iniziative urgenti intenda intraprendere affinche' la situazione di evidente conflitto tra l'autorita' portuale e la Bari Porto Mediterraneo, possa trovare adeguate soluzioni, al fine di rilanciare l'attivita' e lo sviluppo dell'intera area del Porto marittimo del capoluogo pugliese; quali iniziative intenda altresi' adottare, nell'ambito dei propri poteri, nei confronti dell'autorita' portuale di Bari, al fine di sbloccare l'attuale situazione di stallo e di incertezza, ed accelerare conseguentemente le procedure volte agli investimenti infrastrutturali necessari ed urgenti, per lo scalo marittimo del capoluogo pugliese, il cui ritardo comportera' un mancato sviluppo del Porto di Bari che rappresenta notoriamente il collegamento piu' ravvicinato con i Balcani e con l'est europeo e asiatico ed e' strategicamente importante per il futuro Corridoio 8. (5-00104)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00104 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080610
xsd:integer
1
20080610-20080710
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00104 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080610
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
xsd:dateTime
2014-05-15T01:59:33Z
5/00104
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (POPOLO DELLA LIBERTA')
blank nodes
SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
20080710