INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00098 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19940620
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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 22 maggio 1994 il Consiglio dei Ministri, dopo l'indagine della Prefettura di Benevento, ha proposto lo scioglimento del Consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore (BN) per infiltrazioni della malavita organizzata; la presenza camorristica e l'intreccio affaristico con gli amministratori del suddetto comune era stata gia' oggetto di circostanziata denuncia in un atto ispettivo presentato nell'undicesima legislatura dai parlamentari del PDS; l'intreccio malavitoso si registrava soprattutto tra la ditta LAMA e una ditta proveniente da Casal di Principe (CE) e il sindaco democristiano di allora Iannotti Giuseppe; successivamente si registrarono iniziative della Magistratura, che dopo una accurata indagine accertava illeciti e collusioni tra l'ex sindaco Giuseppe Iannotti, due impiegati comunali e il titolare della ditta LAMA e pertanto rinviava a giudizio gli stessi; le prove raccolte dal PM a motivazione del rinvio a giudizio sono precise e confermano un giro di tangenti tra la ditta LAMA di Pasquale Massaro e l'ex sindaco Giuseppe Iannotti; la gravita' dei fatti e' stata piu' volte denunciata in sede locale dalla stampa, da forze politiche, da organizzazioni sindacali, nonche' da iniziative parlamentari senza che il ministero degli Interni assumesse negli anni scorsi alcuna iniziativa nei confronti dei suddetti amministratori; l'ex sindaco ha avuto rapporti organici con il vecchio sistema di potere democristiano e protagonista di intenso sostegno elettorale a esponenti di quel partito; la miscela affari e politica e' stata sempre una caratteristica dell'ex sindaco (la moglie assunta presso la unita' sanitaria locale n. 7 con modalita' considerate illegali e per giunta spesso accompagnata a lavoro con la macchina del comune) con una particolare propensione per le opere pubbliche, appaltate soprattutto alla ditta LAMA e spesso senza nemmeno una regolare gara d'appalto (12 gare d'appalto per piu' di 3 miliardi piu' altri lavori per 240 milioni sempre alla stessa ditta); come pure erano stati dati in appalto dalla precedente giunta dei lavori alla ditta Iovine di Casal di Principe (CE), zona ad alto rischio camorristico, per circa 400 milioni; dopo aspra battaglia elettorale e con la partecipazione dei cittadini di San Lorenzo questa giunta del malaffare veniva battuta nel giugno del 1993 da una lista civica guidata dal dottor Emmanuele De Libero; la nuova giunta comunale nei pochi mesi di attivita' tentava di rompere tutti precedenti rapporti con la ditta LAMA e provvedeva ad espletare tre gare d'appalto per cifre relativamente irrisorie rispetto a quelle espletate dalla precedente giunta; le tre gare d'appalto (220 milioni, 143 milioni e 74 milioni) venivano vinte regolarmente da tre ditte della provincia di Benevento; secondo voci (non si conoscono gli atti che hanno condotto al provvedimento di scioglimento) all'amministrazione attuale verrebbe contestato soprattutto il sostegno elettorale ricevuto dalla famiglia Conti di San Lorenzo Maggiore ed in particolare da Conti Umberto titolare di una ditta; sempre secondo queste voci tale ditta avrebbe esercitato pressioni sugli elettori nell'ultima campagna elettorale per orientare il voto verso la lista guidata dal sindaco De Libero; inoltre tale ditta verrebbe definita come appartenente alla criminalita' organizzata; senza entrare nel merito delle questioni e' opportuno sottolineare che nell'ambito della suddetta famiglia si sono verificati in passato atti e reati comuni e non riferibili ad origine camorristica; dall'analisi dell'attivita' svolta dalla nuova amministrazione non si rilevano grandi rapporti tra l'amministrazione comunale e la stessa ditta Conti se non per piccoli lavori di somma urgenza e per cifre assolutamente irrisorie (circa 20 milioni complessivamente); lascia particolarmente perplessi il provvedimento di scioglimento soprattutto in rapporto a quello che non e' stato fatto nei confronti della precedente giunta e in rapporto a situazioni ben piu' gravi esistenti in altri comuni (vedi interazione di affari intercorsi tra il sindaco di Foiano Valfortore cognato di un assessore di San Marco dei Cavoti); nelle ultime elezioni l'ex sindaco Giuseppe Iannotti ha partecipato alla campagna elettorale sostenendo un esponente della nuova maggioranza e del nuovo Governo -: se non ritenga opportuno promuovere un'indagine ispettiva affinche' siano rigorosamente valutate le indagini svolte, nonche' l'attendibilita' dei testi, in modo da valutare e scongiurare possibili azioni di rivalsa nei confronti della nuova amministrazione svolta da ambienti legati ai precedenti clan affaristici; se non ritenga di accertare la natura dell'impegno elettorale dell'ex sindaco Giuseppe Iannotti e se tale impegno non sia stato finalizzato a forme protettive da una parte e vendicative dall'altra; se non ritenga opportuno sospendere il provvedimento di scioglimento per avviare un'indagine estesa e accurata nello stesso comune ed anche nei comuni dove risultino particolarmente attive le aziende sospettate di collegamenti con la camorra e in quei comuni dove si registrino da tempo situazioni che andrebbero verificate come quelle relative ai comuni di Sant'Agata dei Goti, Foiano Valfortore, San Marco dei Cavoti e altri comuni; se non ritenga utile attivare la DIA per l'attivita' investigativa al fine di evitare qualunque sospetto di sudditanza delle istituzioni locali al vecchio e nuovo potere politico. (5-00098)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00098 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19940620
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00098 presentata da NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.) in data 19940620
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
DE SIMONE ALBERTA (PROG.FEDER.)
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2014-05-14T20:38:25Z
5/00098
NARDONE CARMINE (PROG.FEDER.)