INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00059 presentata da CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) in data 20080529
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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00059 presentata da DAVIDE CAPARINI giovedi' 29 maggio 2008 nella seduta n.011 CAPARINI e VOLPI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il Tribunale di Brescia e' il quinto per numero di abitanti serviti (1.088.000), per l'importanza dell'economia del suo territorio (quinto prodotto interno lordo del Paese) e per affari civili e penali; il Tribunale di Roma (sezioni distaccate incluse) deve servire un milione e mezzo in piu' di abitanti rispetto a quelli di Brescia, Breno e Salo', ma ha a disposizione un numero di giudici sei volte superiore (379 contro 161 bresciani). Quello di Milano serve il doppio della popolazione con il quintuplo di magistrati, e via discorrendo Napoli e Torino con numeri e sproporzioni simili; dal raffronto con gli uffici giudiziari delle citta' di Firenze, Bologna, Genova e Catania che hanno dimensioni comparabili emerge chiaramente che Brescia puo' contare su un giudice ogni 18mila abitanti; su un dipendente ogni 6mila. Le altre, che di abitanti ne servono meno, hanno il doppio dei magistrati (come Catania) o un numero tale di giudici che rende il rapporto decisamente meno sfavorevole; la Procura della Repubblica di Roma ha 100 magistrati che servono 2.565.970 abitanti (uno ogni 26.660) e un amministrativo ogni 3.892 abitanti, la Procura della Repubblica di Milano ha 90 magistrati che servono 2.371.174 abitanti (uno ogni 26.346) e un amministrativo ogni 5.451 abitanti, la Procura di Napoli ha 117 magistrati che servono 2.015.687 abitanti (uno ogni 17.228) e un amministrativo ogni 3.337 abitanti, la Procura di Torino ha 60 magistrati che servono 1.697.408 abitanti (uno ogni 28.290) e un amministrativo ogni 6.579 abitanti, la Procura di Brescia ha 23 magistrati che servono 1.088.154 abitanti (uno ogni 47.311) e un amministrativo ogni 10.774 abitanti, la Procura di Firenze ha 31 magistrati che servono 912.997 abitanti (uno ogni 29.451) e un amministrativo ogni 5.308 abitanti, la Procura di Bologna ha 26 magistrati che servono 903.939 abitanti (uno ogni 34.766) e un amministrativo ogni 7.062 abitanti, la Procura di Genova ha 29 magistrati che servono 726.274 abitanti (uno ogni 23.113) e un amministrativo ogni 4.114 abitanti, la Procura di Catania ha 46 magistrati che servono 911.624 abitanti (uno ogni 19.818) e un amministrativo ogni 4.404 abitanti; le cause di lavoro sono salite dalle 1.331 del 1 o luglio del 2005 alle 1.544 del 30 giugno 2006, le cause di previdenza e assistenza sono passate da 619 a 1.129 e le cause di pubblico impiego da 123 a 167, una sopravvenienza complessiva di 2.389 cause costituisce un peso individuale (597 cause) eccessivo. L'organico deve essere aumentato da 3 a 4 giudici; la pendenza complessiva dei fallimenti resta molto elevata, quasi 400 fallimenti per ciascun magistrato e la durata media delle 258 procedure fallimentari chiuse tra il 1 o luglio 2005 e il 30 giugno 2006 e' stata pari a 5,1 anni. Per il presidente «la richiesta di dotare la sezione di un altro giudice e' davvero minimale»; nelle cause civili la pendenza complessiva al 31 dicembre 2006 di 13.176 cause di sola cognizione ordinaria comporta un carico medio, su ciascuno dei 20 ruoli attualmente operativi, di 659 cause. Gli organici delle tre sezioni civili, per il presidente Mazzoncini, devono essere aumentate complessivamente di almeno 6 giudici; le due sezioni distaccate mantengono la pendenza piu' elevata: 1.233 a Breno e 1.074 a Salo'. Per Mazzoncini «e' doverosa la richiesta di dotare di due giudici a tempo pieno entrambe le sezioni distaccate con l'incarico di trattare tutti gli affari civili e penali di loro competenza»; le due sezioni penali negli ultimi due periodi (dal 1 o luglio 2004 al 30 giugno 2006) grazie all'impegno individuale dei 19 magistrati togati, degli 8 onorari e delle cancellerie, sono riuscite a fronteggiare le sopravvenienze, esaurendo 5.240 processi nel primo periodo (contro 5.143 sopravvenuti) e 5.151 nel secondo, facendo calare la pendenza iniziale da 1.782 a 1.504. Uno sforzo che non puo', pero', protrarsi in eterno. E la situazione rende impossibile l'effettiva costituzione della sezione del Riesame. Per le sezioni penali sono necessari almeno altri 3 giudici, uno per ciascuna sezione penale portando da 8 a 9 i rispettivi organici e uno alla sezione del Riesame aumentando la pianta organica da 5 a 6 giudici; l'ufficio del Gip dal 1 o luglio 2005 al 30 giugno 2006 sono sopravvenuti 17.494 procedimenti e gli 8 giudici effettivamente presenti sui 9 in organico ne hanno esaurito 14.738 e la pendenza e' salita da 9.871 processi a 12.627. Anche 9 giudici non bastano a far fronte a una sopravvenienza complessiva di 29.477 processi. «Per sostenere la pressante richiesta - prosegue Mazzoncini nella sua relazione - la sezione Gip deve essere dotata di un presidente di sezione»; dai dati si evince quanto sia critica anche la situazione della Procura di Brescia: i venti sostituti procuratori sono titolari di 5.120 procedimenti a testa. Il carico, e' esattamente il doppio di quello che si trova a smaltire la Procura di Catania che ha il doppio dei pm a disposizione. Nel 2006 i sostituti bresciani dovendo gestire 47.311 abitanti ciascuno sono stati chiamati a 2.150 udienze dibattimentali di cui 450 collegiali, 1.400 monocratiche davanti al tribunale e 300 davanti al giudice di pace e a qualcosa come 2.800 udienze preliminari; dalla relazione del Procuratore Giancarlo Tarquini si legge che «si sono verificate ben 5 vacanze (il sostituto nominato procuratore aggiunto, due sostituti sono stati trasferiti dalla procura di Parma e uno al tribunale di' Bergamo), tuttora scoperte, di posti di sostituto procuratore che tenuto conto dell'organico attuale pari a 23 magistrati incidono nella misura cospicua di circa il 20 per cento... Le cose non possono continuare cosi'. Occorre un correttivo energico e urgente... La complessita' del contesto operativo dell'ufficio ha comportato l'esigenza di suddividere l'attivita' dei magistrati in 10 aree di competenza, ognuna con specifiche tipologie di reato». Ai due procuratori aggiunti e' stata assegnata una sezione ciascuno, comprendente ognuna tre aree di competenza; il presidente del Tribunale Roberto Mazzoncini, il procuratore della Repubblica Giancarlo Tarquini e il presidente degli avvocati Tullio Castelli in rappresentanza degli Uffici giudiziari bresciani hanno chiesto di colmare le lacune con l'immediato incremento della pianta organica; il presidente del Tribunale Roberto Mazzoncini dichiarato che «Per poter disporre di un numero di magistrati e amministrativi mediamente pari a quello degli altri importanti tribunali del paese il tribunale di Brescia deve essere aumentata in ragione di almeno 14 magistrati e 70 dipendenti amministrativi... dal 1993 il Csm proponeva l'aumento di 16 giudici, ma finora il ministero della Giustizia non ha tenuto conto di questa proposta. Anzi, con la riforma del giudice unico la revisione dell'organico del personale amministrativo e' stato ridotto, della sede centrale, di ben 17 unita', da 181 a 164... e' urgente procedere a una radicale revisione in aumento degli organici»; riassumendo, la richiesta avanzata e' di almeno quattro nuovi giudici per la sezione Lavoro, almeno uno per la sezione Commerciale, sei per le tre sezioni Civili, due per le due sezioni distaccate e poi un presidente per la sezione Gip, otto per le sezioni Penali. Quanto al personale amministrativo, la presidenza evidenzia come sui 183 dipendenti in organico ne siano al lavoro 147, mentre 41 sono i posti vacanti con le evidenti conseguenze in termini di ritardi e disservizi, riduzione di orario di apertura al pubblico, arretrato dei pagamenti delle spese di giustizia e del recupero dei crediti -: quali siano i provvedimenti che il Ministro intende assumere per risolvere la cronica situazione emergenziale del Tribunale di Brescia. (5-00059)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00059 presentata da CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA) in data 20080529
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
VOLPI RAFFAELE (LEGA NORD PADANIA)
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CAPARINI DAVIDE (LEGA NORD PADANIA)