INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31685 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PADANIA) in data 20000928
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_31685_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: l'Inpgi si e' trasformato in questi ultimi tempi in un centro di potere che cerca di omologare una folta schiera di giornalisti professionalmente impegnati agli interessi di una sola parte politica; le elezioni per il rinnovo delle cariche direttive dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) si sono svolte il 13, 14 e 15 novembre 1999; in base all'attuale meccanismo elettorale e' stato eletto il consiglio generale con quarantaquattro giornalisti in attivita' professionale piu' nove pensionati; successivamente, l'assemblea degli eletti ha proceduto, il 16 dicembre successivo, all'elezione del presidente, del vice presidente e del vice presidente rappresentante della federazione italiana editori giornali (Fieg); piu' di recente, con delibera del 22 febbraio 2000, il consiglio d'amministrazione ha stabilito i seguenti compensi annui: Gabriele Cescutti del Gazzettino Veneto, in aspettativa, presidente dell'Inpgi lire 252.530.395; Arsenio Tortora, direttore generale lire 285 milioni annui; Paolo Saletti, ex redattore dell'Unita', in pensione, vice presidente vicario lire 63.132.600; Giancarlo Zingoni della Fieg, vice presidente lire 50.506.079; inoltre sono stati stabiliti compensi, per i consiglieri giornalisti e Fieg nella misura annua di lire 31.566.301; di tale compenso beneficiano i seguenti giornalisti: Paolo Serventi Longhi, giornalista parlamentare e vice capo redattore dell'Ansa, segretario nazionale della Federazione italiana della stampa italiana; Vittorio Fiorito, direttore della scuola Rai di Perugia, ex vice direttore di Televideo ed ex reggente della sede Rai di Cosenza; Silvana Mazzocchi, inviato speciale di La Repubblica, vice segretario dell'Associazione stampa romana; Francesco Gerace, giornalista del l'Ansa e tesoriere dell'Associazione stampa romana; Maurizio Calzolari del comitato di redazione del Gruppo editoriale Mondadori di Milano; Francesca Detotto del comitato di redazione del gruppo Rizzoli di Milano; Lino Zaccaria, capo direttore centrale del Mattino di Napoli; Maurizio Andriolo, pensionato, ex redattore del Corriere della Sera ed ex presidente dell'Associazione lombarda dei giornalisti; Raffaele Nicolo', pensionato, presidente dell'ordine dei giornalisti della Calabria; Roberto Cilenti, funzionario dirigente della Fieg; Vera Paggi, free-lance, eletta come rappresentante della gestione previdenziale per il lavoro autonomo (Inpgi-2); con la stessa delibera del 22 febbraio 2000, sono stati decisi anche i compensi per i consiglieri non giornalisti, nel modo seguente: Anna Maria Muolo, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei ministri (settore editoria) lire 63.139.601; Maria Teresa Ferraro, dirigente generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale lire 63.132.601; Michele Daddi, presidente del collegio sindacale lire 88.385.631 (Michele Daddi e' direttore generale del ministero del lavoro e della previdenza sociale con delega di controllo sugli enti previdenziali privatizzati come l'Inpgi, il quale da controllore viene stipendiato dall'ente controllato); e' stato stabilito un compenso annuo di lire 37.879.556 per: Riccardo Sabbatini del Sole 24 Ore di Milano; Guido Bossa, pensionato, ex redattore de Il Giorno, Sergio Raimondi del Giornale di Sicilia di Palermo; Domenico Tedeschi, sindaco per la gestione previdenziale separata Inpgi-2; un compenso di lire 75.759.111 e' stato poi assegnato a: Mario Basili, direttore generale del Ministero del tesoro ed ex ispettore del tesoro presso l'Inpgi; Virgilio Povia, funzionario della Presidenza del Consiglio dei ministri; va ricordato che l'Inpgi e' un ente previdenziale privatizzato e, come tale ricade nella normativa prevista dal decreto legislativo del «governo Berlusconi» n. 509 del 30 giugno 1994; la Corte dei conti esercita il proprio controllo in base all'articolo 3, comma 5, dello stesso decreto legislativo ed e' tenuta ad assicurare l'efficacia delle norme di controllo e della complessiva legalita' della gestione dell'Inpgi, riferendo annualmente con apposita relazione al Parlamento; la gia' citata delibera del 22 febbraio 2000 ha stabilito anche i rimborsi spese: appartamento per abitazione fissa a Roma nei pressi di piazza Navona, circa lire 3.000.000 mensili; rimborsi dei biglietti per viaggi aerei settimanali Venezia-Roma-Roma-Venezia; telefonino cellulare personale a carico dell'Inpgi; tre autisti a disposizione nell'arco delle 24 ore per l'automobile di rappresentanza; contemporaneo rimborso per utilizzo di un'automobile utilitaria per l'uso privato e personale; tutti i compensi annui sopra indicati ed anche i rimborsi spese figurano nel bilancio del l'Inpgi in aggiunta ai «gettoni di presenza»; per sporadicita' delle prestazioni e per la mancanza di una continuita' di lavoro, da parte della quasi totalita' dei consiglieri e dei sindaci, manca la controprestazione fissa in grado di giustificare lo stipendio annuo; per l'Inpgi le spese si dilatano ulteriormente se si considera che, con effetto retroattivo dal 1^ gennaio, saranno adottati criteri particolari per i rimborsi spese sostenute dai componenti gli organi collegiali dell'Istituto, le commissioni consultive, il presidente, i vice presidenti, i fiduciari e il direttore generale; in particolare, per quanto riguarda il rimborso delle spese di viaggio verranno interamente rimborsate tutte le spese documentate per l'uso di mezzi pubblici di trasporto (treno, aereo, nave eccetera), ivi compresi i taxi, in citta' e per gli spostamenti da e per la stazione e/o l'aerostazione e viceversa; l'uso dell'auto privata, limitatamente al tragitto per raggiungere dall'abitazione l'aeroporto o la stazione ferroviaria (e viceversa) e' del pari consentito senza specifica autorizzazione; in tal caso il rimborso avverra' secondo le tabelle Aci (pari attualmente a 724 lire a chilometro); qualora l'uso del mezzo pubblico sia oggettivamente meno funzionale ed economico rispetto all'uso dell'auto privata (in quanto l'utilizzo del treno o dell'aereo comporterebbe, per la difficolta' dei collegamenti, spese aggiuntive di pernottamento e di vitto, nonche' forte dispendio di tempo) e' consentita una deroga per l'utilizzo permanente dell'auto privata, su autorizzazione del presidente o del direttore generale (e con rimborso, secondo i criteri vigenti, correlati alle tabelle Aci che prevedono attualmente 724 lire a chilometro); sono fatte salve le autorizzazioni previste qualora qualcuno tra i componenti degli organi collegiali decidesse, con carattere permanente e per motivi di maggiore comodita' personale, di utilizzare la propria autovettura per raggiungere la sede dell'istituto; oltre al pedaggio autostradale verra' corrisposto il rimborso chilometrico, in maniera tale che in totale l'interessato venga a percepire un importo pari al costo del biglietto aereo, maggiorato delle spese di taxi andata-ritorno sia nella citta' di provenienza nei tratti residenziali o stazione e viceversa, sia a Roma nei tratti aeroporto, stazione-istituto e viceversa; per i componenti degli organi collegiali che abitano a Roma e che si spostano con auto propria per motivi legati alla carica ricoperta, il rimborso delle spese avverra' secondo le tabelle Aci (724 lire al chilometro); per quanto riguarda il rimborso pasti giornalieri, verranno rimborsate le spese documentate fino ad un massimo di lire 75.000 a pasto; per quanto riguarda il rimborso delle spese per l'albergo verranno rimborsate le spese per alberghi di categoria non superiore a quattro stelle; per quanto riguarda il rimborso delle spese di parcheggio verranno rimborsate per intero le spese di parcheggio-custodito presso l'aeroporto o la stazione ferroviaria di provenienza; custodito presso l'albergo di Roma o presso un'autorimessa; il rimborso delle spese verra' effettuato a presentazione di documentazione o attestazione fiscale e, comunque, a decorrere dal giorno antecedente a quello fissato per le riunioni, sino a quello immediatamente successivo; tale rimborso spetta anche ai consiglieri che intervengono alle riunioni delle commissioni consuntive e ai sindaci che intendano eseguire abitualmente controlli attinenti alle loro funzioni; per quanto riguarda il gettone di presenza (in aggiunta allo stipendio gia' percepito), l'importo del gettone di presenza spettante al presidente, ai vice presidenti, ai componenti degli organi collegiali dell'istituto, ai componenti delle commissioni consultive e al direttore generale e' elevato da 100.000 a 120.000 lire; per gli stipendi indicati, i compensi e i rimborsi spese, l'Inpgi deve sostenere una spesa annua di circa 3 miliardi di lire; l'attuale gestione dell'istituto di recente ha ridotti i sussidi previsti per i giornalisti disoccupati o cassaintegrati di aziende che attraversano una crisi quali l'Unita', Noi Donne, Liberal, Il Tempo, abbassando lo stanziamento complessivo annuo previsto da 600 a 400 milioni di lire; sono state poi eliminate tutte le borse di studio per i figli e gli organi dei giornalisti; e' stata ridotta la pensione alle vedove dei giornalisti -: come si spieghi che il rappresentante del Governo, con il ruolo di controllore di un ente previdenziale privatizzato come l'Inpgi percepisca dall'istituto controllato uno stipendio di 88 milioni annui, gettoni di presenza e rimborsi spese per un totale che supera certamente i cento milioni; come si spieghi che gli altri rappresentanti del Governo, in seno al consiglio di amministrazione (un consigliere della Presidenza del Consiglio e un Sindaco del ministero del tesoro) percepiscano compensi che variano dai 63 ai 76 milioni di lire annui; se quanto esposto in premessa sia compatibile con la gestione di un ente previdenziale privato, qual' e' l'Inpgi, il cui fondamento giuridico e morale dovrebbe essere quello della solidarieta' tra giornalisti (soprattutto in un grave momento di crisi occupazionale), gestione che dovrebbe essere contraddistinta da trasparenza, chiarezza d'informazione e senso di responsabilita' nella ripartizione di fondi che provengono dalle contribuzioni di giornalisti che lavorano e che sono in pensione. (4-31685)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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MINISTRO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
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