INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31278 presentata da ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000904

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_31278_13 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che: in data 28 marzo 2000, e' stato siglato un accordo tra Telecom Italia, Ministro del lavoro e della previdenza sociale e sindacati confederali Cisl-Cigl e Uil, che prevede, in sintesi, l'attivazione delle procedure per la definizione di circa 9.100 esuberi nel prossimo biennio, cosi ripartiti: mobilita' ex lege 223/91 5300 lavoratori; cassa integrazione straordinaria, non a rotazione per 24 mesi 2200 lavoratori; mobilita' interaziendale 1000 lavoratori; contratti di solidarieta' e prestazioni flessibili 600 lavoratori; con lettera del 30 giugno 2000 la Telecom comunicava che a partire dal 4 settembre 2000 avrebbe fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni; i criteri di scelta dei lavoratori da parte della Azienda sono ... 'risorse aziendali nei confronti delle quali la rapidita' di evoluzione organizzativa e del ciclo produttivo aziendale ha determinato condizioni di difficolta' di impiego nella struttura aziendale di appartenenza' ... I lavoratori saranno quindi individuati... 'con riferimento all'appartenenza degli stessi alle funzioni che subiranno riflessi dal processo di riorganizzazione in atto, anche per quanto concerne la ripartizione del lavoro e delle mansioni' ...; la metodologia di scelta (definita in un documento aziendale successivo) parte dai lavoratori a livello piu' basso aziendale, di minore scolarizzazione e di maggiore anzianita' (e quindi definiti obsoleti per competenze) fino a quelli progressivamente di livello e scolarizzazione piu' alta fino a saturare le necessita' numeriche stabilite; le regioni di interesse sono tutte le regioni italiane sia come direzioni territoriali che come direzione generale (quest'ultima presente pero' solo a Roma e Torino); in particolare l'Azienda (e il Ministro del lavoro e le organizzazioni sindacali si pongono come garanti) si impegna ... 'ad investire in termini di complessivo riorientamento professionale al fine di costituire competenze spendibili sul mercato del lavoro, attivando un processo formativo ed informativo che renda possibile un reale passaggio degli interessati ad occupazioni nuove' ... organizzando corsi di riqualificazione sia in aula che multimediali; l'Azienda dichiara che ... 'non e' previsto, al termine del periodo di CIGS, il ricorso a procedure di licenziamenti collettivi'..., ma nello stesso tempo dice che per i medesimi... 'alla cessazione del servizio per motivi diversi dal pensionamento di vecchiaia verra' riconosciuto un importo a titolo di incentivazione all'esodo' ...; in data 20 luglio 2000, si conferma quanto gia' concordato precedentemente con la sostanziale differenza che: dei previsti 2200 lavoratori da mettere in cassa integrazione, 1382 che operano nelle Direzioni Territoriali vengono 'graziati' e passati dalla cassa integrazione alla mobilita' e 'solo' per 818 unita'... operanti nelle provincie di Roma e Torino, in Direzione Generale, viene confermata la cassa integrazione -: non si capisce perche', pur concordando sulla necessita' di riconvertire i lavoratori, in particolare quelli a minore scolarizzazione e/o di cultura 'obsoleta', cio' debba essere fatto a spese del contribuente (cassa integrazione) e dei lavoratori stessi (decurtazione dello stipendio a lire 1.300.000/1.500.000 mensili come da norme c.i.g.), in particolare per un'Azienda che vanta un utile netto di 5.050 miliardi (maggiore dell'81 per cento rispetto al precedente esercizio), che distribuisce dividendi di 600 lire per azione (il doppio rispetto al precedente anno); non si capisce come un'Azienda che si definisce 'moderna, privata e sul mercato' possa venire meno al suo dovere di assicurare, anche e soprattutto nei suoi interessi, una continua formazione al proprio personale e subordini tali iniziative al ricorso ad ammortizzatori sociali, cioe' in breve, ricorrendo al sostegno della finanza pubblica cui dal momento che e' di proprieta' privata ed in forte attivo di bilancio, non ha diritto; come si puo' affermare che 800 persone su circa 80.000 (lo 0,01 per cento) siano di peso per il bilancio aziendale, che come gia' detto, e' in fortissimo attivo e che quindi lo Stato debba provvedere al loro sostentamento; perche' si sia deciso di mettere in mobilita', finalizzata alle dimissioni, cioe' di considerare 'irricuperabili' circa 1.400 lavoratori delle direzioni territoriali che in un primo momento erano stati anch'essi definiti 'riconvertibili', anche se con il sostegno di strumenti a nostra vista non appropriati come la cassa integrazione; perche' la quota di cassa integrati non sia stata ripartita sull'intera azienda, cioe' su tutte le regioni, ma solo sulla direzione generale, che ha sedi solo a Roma e a Torino; a nostro parere cio' e' profondamente lesivo della dignita' dei lavoratori e crea profonde discriminazioni tra i medesimi operandone un selezione su basi etniche e quindi in violazione dei piu' elementari diritti sanciti dalla nostra Costituzione; perche' l'Azienda dice che focalizzera' la consistenza degli esuberi sulle unita' organizzative che sono in corso di ristrutturazione: ai lavoratori, in precedenza, non era stata data la possibilita' di scegliersi dove lavorare (e cio' infatti non fa parte delle prassi aziendali in nessuna azienda e paese del mondo), e' quindi inammissibile che una Azienda, che tra l'altro e' in perenne ristrutturazione da circa quattro anni, possa accollare al proprio personale gli errori da lei medesima compiuti nei precedenti dimensionamenti degli organici relativi alle varie funzioni aziendali; perche' l'Azienda dice che al termine dei 24 mesi dalla partenza della c.i.g (la c.i.g. iniziera' il 4 settembre 2000) non fara' licenziamenti collettivi e parimenti dichiara su documenti ufficiali che chi vorra' andarsene prima sara' incentivato; per quale motivo il Governo Amato ed i partiti dell'attuale maggioranza di centrosinistra assistano impassibili, con la compiacenza della triplice sindacale, alla espulsione dei lavoratori da una azienda attiva, perche' si consente una forte penalizzazione sia in termini economici che morali di un numero cosi' esiguo rispetto alla totalita' dei dipendenti, come si possa consentire una discriminazione tra i lavoratori penalizzando solo le sedi di Roma e Torino, come si possa accettare un appesantimento della spesa pubblica accordando ammortizzatori sociali ad una azienda in forte attivo di bilancio; se il Ministro competente non ritenga di non firmare il decreto di cassa integrazione per i lavoratori Telecom; se il Governo, attraverso il ministero del tesoro che detiene il 3,4 per cento del capitale, non intenda intervenire nelle sedi opportune e con tutti i mezzi necessari per salvaguardare i vari livelli occupazionali. (4-31278)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31278 presentata da ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000904 
xsd:integer
20000904- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31278 presentata da ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000904 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-06-06T10:28:14Z 
4/31278 
ALEMANNO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE) 

data from the linked data cloud

DATA