INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/31126 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PADANIA) in data 20000726

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_31126_13 an entity of type: aic

Al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: rimangono ad oggi del tutto non chiarite cause e modalita' dell'incidente aeronautico in cui perse la vita il capitano dell'aeronautica militare italiana Maurizio Poggiali, avvenuto sui Monte Lupone (Cori Latina) in data 8 agosto 1997, mentre il capitano Poggiali si trovava a bordo di un aereo militare SIAI 208 insieme al pilota che era ai comandi, capitano Matteo Pozzoli ed al maresciallo Ermenegildo Franzoni, entrambi sopravvissuti; a seguito dell'incidente furono aperte due inchieste, una della procura di Latina e l'altra da parte della stessa aeronautica militare che nomino' per le indagini un'apposita commissione; il pubblico ministero incaricato (dottor Vincenzo Saveriano) ha dimostrato per diversi mesi la piu' completa inerzia secondo quanto risulta all'interrogante il pubblico ministero incaricato non avrebbe compiuto alcun atto istruttorio; tale pubblico ministero si e' limitato a procedere alla nomina di due consulenti: uno medico, il dottor Lazzaro Fortunato ed uno tecnico, l'ufficiale pilota dell'aeronautica militare (in riserva) Martone Francesco; il dottor Lazzaro ha redatto una relazione autoptica dalla quale risultava che la morte del capitano Poggiali era sopravvenuta ad alcune ore di distanza dall'incidente. Ma, ad un mese di distanza, l'ha smentita con un post-scriptum compilato 'su richiesta del pubblico ministero', nel quale invece afferma che la morte sarebbe sopraggiunta subito dopo la caduta dell'aereo; la differenza dei due elaborati non e' di poco conto se si considera che la prima indica l'epoca della morte del capitano Poggiali 'nelle ore pomeridiane' dell'8 agosto 1997 (l'aereo era caduto alle 11 di mattina); nel successivo post-scriptum invece e' scritto che il capitano Poggiali e' morto 'dopo pochi minuti' dall'impatto dell'aereo al suolo; la prima relazione implica precise responsabilita' del soccorso aereo dell'aeronautica militare Italiana che non riusci' ad individuare l'aereo, per negligenza e mancanza di professionalita': l'aereo era stato avvistato poco prima dell'incidente e l'aeronatica militare, pur conoscendo la rotta e le coordinate del punto di caduta, non si attivo' ad avviso dell'interrogante in maniera adeguata nelle ricerche, peraltro arbitrariamente sospese alle ore 20 dell'8 agosto 1997; il pubblico ministero Saveriano invece decise incomprensibilmente di evitare indagini in quella direzione e di escludere a priori responsabilita' dell'aeronatica militare chiese il rinvio a giudizio esclusivamente del pilota Matteo Pozzoli per omicidio colposo e disastro aereo colposo; l'inchiesta fu poi affidata ad un altro pubblico ministero (dottor Pietro Allotta) ed il giudice per le indagini preliminari (dottor Mario Gentile), nell'intento di chiarire epoca e causa della morte del capitano Poggiali ha disposto la riesumazione della salma, laddove il precedente pubblico ministero Saveriano per un anno e mezzo si era sempre opposto alle richieste formulate in tal senso dai genitori del capitano Poggiali per dissipare i dubbi lasciati dall'autopsia e dal successivo post-scriptum; anche il referto peritale della seconda autopsia conferma che il capitano Poggiali sarebbe sopravvissuto all'incidente; l'altro consulente tecnico di cui si e' avvalso il pubblico ministero e' un colonnello pilota dell'aeronautica militare (in riserva) Francesco Martone. Egli e' stato istruttore del pilota Pozzoli che era ai comandi dell'aereo caduto e risulta svolgere attivita' di istruttore presso un piccolo aeroporto privato, 'La Fenice', nei pressi di Sabaudia a causa della sua attivita', il consulente tecnico potrebbe non trovarsi in condizioni di obiettivita'; l'aeronautica militare italiana, da parte sua, ha inserito tra i membri della commissione che deve indagare sul disastro, il maggiore Lizzi Raffaele in servizio presso l'aeroporto Comani di Latina; questa anomala situazione, non rende certo piu' agevole il raggiungimento delle verita' dei fatti in un caso tanto delicato; ad oggi, non si e' ancora tenuta l'udienza preliminare; si e' svolta solo l'udienza del 19 febbraio 1999 per conferire al perito nominato dal tribunale l'incarico di riesumare la salma e ripetere l'autopsia; la prossima udienza e' fissata per il 13 ottobre 2000; la procura di Latina ha dimostrato la volonta' di non procedere, chiedendo l'archiviazione per tutte le denunce presentate dai genitori del capitano Poggiali contro ufficiali dell'aeronautica ed ha ripetuto la richiesta anche dopo che il giudice per le indagini preliminari aveva ordinato di proseguire le indagini -: se risultino rapporti tra la procura di Latina e la base, dell'aeronautica militare di Borgo Piave; se i Ministri interrogati non intendano disporre immediatamente atti idonei ad accertare, per quanto riguarda la commissione d'inchiesta dell'aeronautica militare, per quale motivo a distanza di tre anni dal tragico incidente, essa non abbia ancora concluso i suoi accertamenti, delineando le responsabilita'; per quanto riguarda invece l'inchiesta giudiziaria, se non si ritenga necessario ed urgente intervenire attraverso le opportune procedure ispettive che fanno capo al Ministro della giustizia per far luce sui tanti aspetti oscuri dell'inchiesta di cui ai gravi fatti sopra esposti. (4-31126)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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4/31126 
BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PADANIA) 

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