. "0"^^ . . "4/30588" . "CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/30588 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO) in data 20000628"^^ . "Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: con richiesta in data 23 novembre 1998 alla commissione di conciliazione Ulpmo di Roma il giornalista professionista Francesco Sorti iniziava una vertenza di lavoro contro la Rcs-Rizzoli periodici spa, con sede di Milano; in questo modo il dottor Sorti impugnava il licenziamento intimato in data 27 ottobre 1998 e chiedeva il riconoscimento di attivita' subordinata prestata presso la redazione romana della testata Il Mondo edita dalla convenuta; trascorsi i 60 giorni di rito senza che l'Ulpmo di Roma espletasse il tentativo di conciliazione, il dottor Sorti con ricorso del 10 marzo 1999 portava la vertenza di lavoro dinanzi al pretore del lavoro di Milano, questo allo scopo di poter avere un giudizio in tempi rapidi visto che la pretura del lavoro di Roma ha tempi lunghissimi, e che e' stata oggetto per tali motivi di una ispezione ministeriale; la prima udienza si teneva a Milano il 6 maggio 1999 dinanzi al pretore dottoressa Eleonora Porcelli la quale rilevava l'improcedibilita' della domanda in quanto la richiesta all'Ulpmo di Roma non era stata notificata alla societa' convenuta e la richiesta stessa risultava incompleta della domanda di risarcimento del danno da dequalificazione professionale, presente invece nel concorso, a seguito di cio' la dottoressa Porcelli fissava il termine perentorio di 60 giorni per la presentazione di una nuova richiesta all'Ulpmo; i legali del dottor Sorti sollevarono obiezioni sulla decisione del pretore di Milano in quanto: 1) la notifica alla convenuta per legge e' a cura dell'Ulpmo e non del ricorrente; 2) era stata inserita nella richiesta una domanda di risarcimento danni che accorpava in un unico punto le diverse sottospecie come imposto dal sintetico formulano dell'Ulpmo; il 15 giugno 1999 il dottor Sorti ripresentava la richiesta all'Ulpmo di Roma; la seconda udienza si teneva il 14 ottobre 1999 nella quale il pretore Porcelli mandava il procedimento all'estinzione rilevando che la nuova richiesta era stata ripresentata all'Ulpmo di Roma, mentre avrebbe dovuto essere stata presentata all'Ulpmo di Milano, dove il giudizio era incardinato; alla richiesta di spiegazioni da parte del legale del dottor Sorti che faceva presente la totale assenza di una simile norma nel codice civile (vedi articoli 410-413 del codice di procedura civile) il pretore Porcelli rispondeva richiamandosi ad una recente indicazione interna della pretura del lavoro di Milano impartita oralmente dal presidente di sezione; in data 15 ottobre 1999 il dottor Sorti presentava la richiesta di tentativo obbligatorio e conciliazione all'Ulpmo di Milano e trascorsi i 60 giorni senza che l'Ulpmo di Milano espletasse il tentativo di conciliazione, con un nuovo ricorso presentato in data 23 dicembre 1999 il Sorti riportava la vertenza dinanzi al pretore del lavoro di Milano; al nuovo procedimento veniva assegnato il numero di ruolo 9306/99 e la prima udienza si teneva il giorno 1^ marzo 2000 a Milano dinanzi al pretore dottor Taborrelli; il pretore Taborrelli preso atto che il nuovo procedimento era identico al precedente rimetteva con provvedimento il fascicolo al consigliere dirigente di sezione affinche' 'valuti se esso rientri nella norma regolamentare interna per cui le cause estinte debbano essere riassegnate al medesimo giudice'; il presidente della sezione rispose che secondo i criteri vigenti della sezione la causa andava assegnata alla dottoressa Porcelli; la successiva udienza si teneva dinanzi alla dottoressa Porcelli in data 18 aprile 2000, a circa un anno dalla prima udienza, e in quella occasione il dottor Sorti chiedeva di essere sentito facendo presente la propria difficile condizione di disoccupato e le difficolta' materiali; la dottoressa Porcelli rifiutava di ascoltare il ricorrente e fissava l'udienza per l'escussione dei testi, da tenersi il 28 giugno 2000 -: se quanto citato in premessa corrisponda al vero; se le citate, in premessa, 'norme regolamentari interne' e 'criteri vigenti nella sezione' della pretura del lavoro di Roma abbiano ricevuto l'approvazione del ministero di grazia e giustizia, e se siano stati comunicati preventivamente al Presidente del Consiglio dei ministri come detta la normativa vigente in merito ai regolamenti; se le norme applicate dalla pretura del lavoro di Milano siano state diramate ai collegi dei difensori a Milano e nel resto d'Italia in modo da permettere ai ricorrenti di non perdere tempo e denaro in particolare per chi ha perso il posto di lavoro come accaduto nel caso oggetto della presente; se sia possibile che semplici indicazioni interne e norme regolamentari interne possano modificare a tal punto il dettato del codice di procedura civile da determinare l'estinzione di una causa; sarebbe opportuno che venisse accertato se nella vertenza avviata dal dottor Sorti per la revoca di un licenziamento illegittimo, sia stata garantita la corretta applicazione del procedimento previsto per il tipo di vertenze oggetto della presente affinche' al dottor Sorti e a tutti coloro che devono avviare vertenze simili sia riconosciuto il diritto di avere una sentenza in tempi rapidi e con un procedimento coerente con quanto previsto dalla normativa vigente e dal codice di procedura civile. (4-30588)" . "2014-05-15T12:45:43Z"^^ . . "20000628-" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/30588 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO) in data 20000628" .