INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/30502 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000623
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_30502_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: le rivoluzioni spesso viaggiano in treno, che e' stato il primo veicolo ad abbattere i costi per trasportare merci e a ridurre le dimensioni del mondo e dal treno puo' partire una rivoluzione sociale ed economica fondamentale per l'Italia; tutto questo in Italia rischia di non avverarsi, anzi se questo stato di cose perdura, il trasporto delle merci diventera' una realta' sempre piu' residuale, almeno nello stato attuale; cresce il malcontento del cliente per la qualita' del servizio prestato dalla Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato spa, per la loro scarsa affidabilita', oltre che l'aumento dei costi che vengono continuamente addossati ai clienti per il ripiano di gestioni via via piu' fallimentari; gia' oggi i trasporti rappresentano il 6 per cento del valore aggiunto nell'economia italiana, con interessi collegati al sistema produttivo e distributivo. E tutti gli scenari di sviluppo indicano crescite del movimento delle merci nei prossimi dieci anni superiori al 60 per cento circa. Non e' possibile affrontare questa crescita, che e' indice anche di sviluppo economico complessivo senza ricercare una nuova efficienza di sistema; le Ferrovie dello Stato spa sono l'unica grande azienda di trasporto a valenza nazionale, con diversi segmenti, con articolazioni su gomma ed utilizzo di cabotaggio marittimo; con l'inserimento del Governo di centro-sinistra (allora Ministro Burlando) si e' avuto a capo della Divisione Merci l'insediamento del dottor Maurizio Bussolo, grande stratega non certo per la crescita del fatturato aziendale ma invece per quanto concerne la diminuzione del trasportato delle merci e l'aumento di societa' gestionali e consulenze; gli affidamenti di incarichi per un importo complessivo di circa quaranta miliardi di lire, pressoche' integralmente concentrati su due societa' di consulenza (Consiel Spa e Value Partners spa), con sovrapposizioni degli oggetti (per quanto concerne la Consiel, fino al 1998 come da certificazione della Camera di Commercio di Roma risultano essere soci azionari Rigodanza Ottavio, Saviane Roberto, Dirigenti delle Ferrovie dello Stato spa); il costante ricorso al frazionamento degli incarichi per aggirare le normative comunitarie in materia di gare di appalto, con conseguente determinazione di una molteplicita' di incarichi affidati alla stessa societa' di consulenza, talvolta con sovrapposizioni di oggetto, di tempi di realizzazione e di risorse impegnate; gli incarichi sistematicamente affidati in violazione delle norme aziendali e/o generali vigenti in materia negoziale, con particolare riferimento: alle previste autorizzazioni, pressoche' sistematicamente ignorate; al costante ed indifferenziato ricorso alla trattativa privata singola, che ha in piu' casi determinato rapporti tra prezzo e prestazione assolutamente fuori mercato, con conseguenti gravi diseconomie per la societa', portando a livelli astronomici gli stessi rimborsi spese, che arriverebbero ad includere costi del tutto estranei all'attivita', quali singolari viaggi aerei oltreoceano; alla formalizzazione contrattuale a sanatoria anziche' in via preliminare, con conseguente assenza di tutela per la Societa', che viene altresi' esposta a rischi di contenzioso; agli affidamenti di incarico formalmente conferiti da societa' del Gruppo Merci (amministrate dallo stesso direttore della divisione merci e dotate di budget autonomi) sebbene nella sostanza rivolti a progetti di esclusiva pertinenza della Divisione Merci FS e quindi della persona giuridica Ferrovie dello Stato spa. Un artificio che ha consentito di totalizzare per l'anno 1999 un ammontare di consulenze pari a circa dodici miliardi, nonche' di 'consolidare' ulteriormente i rapporti con la societa' di consulenza Value Partners Spa; alla mancata alterita' tra soggetto che conferisce l'incarico (la divisione merci di Fs) e soggetto che riceve l'incarico (nel caso di specie la Consiel spa, che riceve dalla divisione merci Ferrovie dello Stato una molteplicita' di contratti sia prima, sia durante, sia dopo l'assunzione, nella Divisione stessa, del proprio dirigente Ottavio Rigodanza, sino ad allora dirigente Consiel responsabile di tutte le consulenze rese alla divisione merci Ferrovie dello Stato, e comunque a tutt'oggi socio della stessa societa' di consulenza. Nel caso particolare della vigenza di un contratto di consulenza tra Consiel e divisione merci, Ottavio Rigodanza ha ricoperto contemporaneamente la veste di consulente e dirigente della Divisione Merci FS. O ancora la societa' di consulenza Studio Staff srl, che vede il proprio dipendente diventare da consulente della divisione merci di Fs dirigente della stessa); gli incarichi di consulenza celati dietro il rapporto di outsourcing informatico tra FS e la societa' Tele Sistemi Ferroviari, la quale ultima viene formalmente incaricata dal responsabile della Produzione, Ottavio Rigodanza, di sviluppare attivita' di consulenza (progetto manovra, UTMR ed altri ancora), solo al fine specifico di mascherare l'ennesima consulenza miliardaria alla Consiel spa - di proprieta', tra gli altri, dello stesso Rigodanza - alla quale la Tele Sistemi Ferroviari subaffida gli incarichi stessi; gli incarichi conferiti e riconfermati, pur in assenza di prestazione da parte della Societa' di consulenza ed ancora con fittizia interposizione di terzo soggetto, per consentire non solo la prosecuzione del rapporto ma anche e soprattutto l'ingiustificata lievitazione del prezzo. E' questa volta il caso della Societa' Interconsult Wise di Genova, segnalata da e (sembrerebbe) riconducibile a Pronzato, consigliere dell'allora Ministro dei Trasporti Burlando, a tutt'oggi in carica presso il sottosegretariato ai trasporti. La Interconsult Wise e' inizialmente incaricata di periziare i veicoli danneggiati durante il trasporto su rotaia ad un prezzo di 2.500 lire a vettura, rimane pressoche' inattiva rispetto alla prestazione pattuita, e' comunque pagata e successivamente viene nuovamente incaricata tramite la interposizione delle Assicurazioni Generali, ad un prezzo di lire 4.400 a vettura; viene strutturato un piano d'impresa per il periodo 1999-2005 che riporta una significativa sovrastima dei ricavi da traffico; in particolare viene ipotizzato per il 1999, in un momento peraltro di recessione economica gia' fortemente presente, un incremento percentuale di oltre il 15 per cento rispetto ai ricavi effettivamente conseguiti nel 1998, mentre per il 2005 viene previsto un fatturato quasi doppio rispetto al 1998; tali ricavi vengono determinati alterando artificiosamente la percorrenza media delle merci che, in costante diminuzione da circa dieci anni a questa parte, viene invece prevista per il 1999 ad un livello superiore di circa il 7 per cento rispetto al 1998, per arrivare al +15 per cento ed oltre gia' a far data dal 2001. Tale artifizio, unitamente alle previsione di prezzi assolutamente incoerenti con quelli effettivamente praticati ai clienti della Divisione Merci, determina una sovrastima complessiva dei ricavi del Piano di circa 3.000 miliardi di lire; i numeri presenti nel piano di impresa risultano tali da destare addirittura i sospetti delle Ferrovie svizzere, futuro partner commerciale delle FS nella prevista joint venture nel trasporto merci, e dello stesso Governo svizzero, che gia' piu' volte aveva manifestato l'intenzione di imporre una pausa di riflessione nel progetto joint venture, stante la poca chiarezza delle previsioni economiche formulate dalle Ferrovie dello Stato; la divisione merci cosi', nella ultima versione del piano d'impresa approvata dal consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato, e' costretta ad abbattere le previsioni di ricavo, che peraltro rimangono ancora abbondantemente sovrastimate e sempre alterate dagli artifici sulla percorrenza delle merci, pur di non destare ulteriormente il sospetto del partner svizzero, che comunque, a fronte della continua altalenanza delle cifre, inizia a chiedere sempre maggiori dettagli sulle previsioni formulate; l'altalenanza di cifre che desta forti preoccupazioni soprattutto nel personale e nelle rappresentanze sindacali a cui, pur in assenza di qualunque forma di comunicazione precisa, vengono solo proposti numeri sulla joint venture in continuo movimento, senza spiegazione alcuna; il tutto contribuendo ad alimentare un clima di sfiducia e disillusione collettiva che investe l'intero personale, incluso il management della Divisione Merci, nel quale, anche a seguito delle politiche personalistiche di incentivazione economica perseguite dal vertice della Divisione, viene a crearsi una vera e propria contrapposizione di fronti; una spaccatura che arriva addirittura a determinare le dimissioni del responsabile del Personale della Divisione Merci, uomo allora portato in azienda dal nuovo direttore Bussolo ed oggi in aperta rottura con lo stesso e con il suo piu' stretto collaboratore Rigodanza, proprio a causa della poca trasparenza dei comportamenti gestionali di quest'ultimo; all'inizio del 1999 l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato ha avviato formalmente, nei confronti di FS, un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nel trasporto di container e di casse mobili nonche' nella gestione dei centri intermodali, di recente concluso con la comminazione alla stessa FS di una multa miliardaria; per il trasporto di container e casse mobili, l'Antitrust ha rilevato come la Divisione Merci FS abbia strutturato un sistema di tariffe, sconti e penali che, oltre a penalizzare pesantemente gli operatori di minori dimensioni attraverso l'arbitrario innalzamento, di anno in anno, della soglia minima di traffico prevista per poter usufruire delle tariffe scontate, sembrerebbe avvantaggiare significativamente le societa' Italcontainer e Cemat, rispettivamente controllata e partecipata da FS; in particolare, la Italcontainer avrebbe usufruito di deroghe speciali agli ordinari criteri di determinazione degli sconti, vedendosi riconosciuti validi, ai fini della determinazione dei volumi di traffico trasportati, anche i cosiddetti treni straordinari (treni non programmati all'origine), per i quali, peraltro, nella totalita' dei contratti commerciali tra Divisione Merci e clienti e' specificamente prevista l'inderogabile esclusione; ancora la stessa Italcontainer avrebbe usufruito di dilazioni speciali di pagamento e di riduzioni delle penali, nonche' di accrediti trimestrali automatici degli sconti di tariffa, a fronte delle ordinarie condizioni contrattuali che prevedono l'accredito solo nell'anno successivo a quello di esecuzione dei trasporti e comunque a seguito di specifica richiesta da parte del cliente, a pena di decadenza; quanto sopra, unitamente al fatto che il direttore della Divisione Merci di FS, Maurizio Bussolo, ed il suo Responsabile commerciale, Andrea Migliuolo, sono nel contempo Presidente di Italcontainer l'uno e membro del Consiglio di Amministrazione l'altro, avrebbe determinato, nell'ambito della domanda di trasporto di container, un consistente trasferimento di clientela da FS alla stessa Italcontainer; per il trasporto di casse mobili, la Cemat spa, societa' partecipata da FS, avrebbe invece usufruito nel tempo di speciali condizioni tariffarie, di sconti aggiuntivi rispetto agli altri clienti, nonche' degli standard di qualita' del servizio riservati ai clienti che movimentano treni completi, anche nel caso di movimentazione di pochi carri, il tutto consentendo alla stessa Cemat di applicare ai propri clienti prezzi tali da scongiurare qualunque forma di concorrenza da parte degli altri operatori del trasporto strada-rotaia; inoltre la stessa Cemat avrebbe ottenuto la concessione per la gestione di oltre la meta' dei terminali intermodali di proprieta' delle FS, con canoni irrisori o addirittura nulli; quanto sopra consentirebbe alla Cemat di operare simultaneamente ed in posizione dominante sia nel settore del trasporto delle casse mobili sia in quello della gestione dei centri intermodali, con evidenti ripercussioni in termini di concorrenzialita'; ad oggi risulta inoltre che le due societa' Italcontainer e Cemat abbiano allo studio un progetto di fusione, peraltro fortemente caldeggiato dallo stesso Direttore della Divisione Merci FS -: se tutto cio' risulti al vero, e se non ritengano di dover chiedere all'ingegner Cimoli di trarre le dovute conseguenze in relazione al clamoroso fallimento dell'operato del Direttore della Divisione Merci, non potendo rimuoverlo dalla carica per gli ovvi motivi di solidarieta' politica e per il timore di possibili colpi di coda, non intendano almeno vietargli di predisporre piani di impresa, affidare consulenze, costituire nuove societa' ed assumere personale sia dirigenziale e non con odore di nepotismo, clientelare politico e societario. (4-30502)
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GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE)