INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/30088 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PADANIA) in data 20000605
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_30088_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: l'Inpgi e' un ente previdenziale privatizzato e, come tale, ricade nella normativa prevista dal decreto legislativo n. 509 del 30 giugno 1994; la Corte dei conti esercita il proprio controllo in base all'articolo 3 comma 5^ dello stesso decreto legislativo, ed e' tenuta ad assicurare l'efficacia delle norme di controllo e della complessiva legalita' della gestione dell'Inpgi, riferendo annualmente con apposita relazione al Parlamento; le elezioni per il rinnovo delle cariche direttive dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani - Inpgi si sono svolte il 13/14/15 novembre del 1999. In base all'attuale meccanismo elettorale e' stato eletto il Consiglio generale con 44 giornalisti in attivita' professionale piu' 9 pensionati. Successivamente, l'assemblea degli eletti ha proceduto, il 16 dicembre successivo, alla elezione del presidente, del vice presidente e del vice presidente rappresentante della Fieg. Piu' di recente, con delibera del 22 febbraio 2000 il Consiglio di amministrazione ha stabilito i seguenti compensi annui: Gabriele Cescutti del Gazzettino Veneto in aspettativa, presidente dell'Inpgi lire 252.530.395; Paolo Saletti, ex redattore dell'Unita', in pensione, vice presidente vicario, lire 63.132.600; Giancarlo Zingoni della Fieg (Federazione italiana editori giornali), vice presidente, lire 50.506.079; inoltre sono stati stabiliti compensi per i Consiglieri giornalisti e Fieg nella misura annua di lire 31.566.301; di tale compenso beneficiano i seguenti giornalisti: Paolo Serventi Longhi, giornalista parlamentare e vice capo redattore dell'Ansa, segretario nazionale della Federazione italiana della stampa italiana; Vittorio Fiorito, direttore della scuola Rai di Perugia, ex vice direttore di Televideo ed ex reggente della sede RAI di Cosenza; Silvana Mazzocchi, inviato speciale di Repubblica, vice segretario dell'Associazione Stampa Romana; Francesco Gerace, giornalista dell'Ansa, componente del Cdr dell'Ansa e tesoriere dell'Associazione Stampa Romana; Maurizio Calzolari del Cdr del Gruppo editoriale Mondadori di Milano; Francesca Detotto del Cdr del gruppo Rizzoli di Milano; Lino Zaccaria, capo direttore centrale del Mattino di Napoli; Maurizio Andriolo, pensionato, ex redattore del Corriere della Sera ed ex Presidente dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti; Raffaele Nicolo', pensionato, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria; Roberto Cilenti, funzionario dirigente della Fieg; Vera Paggi, free-lance, eletta come rappresentante della Gestione Previdenziale per il Lavoro Autonomo (INPGI-2); con la stessa delibera del 22 febbraio 2000, sono stati decisi anche i compensi per i Consiglieri non giornalisti, nel modo seguente: Anna Maria Muolo, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Editoria, lire 63.132.601; Maria Teresa Ferraro, Dirigente generale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, lire 63.132.601; Michele Daddi, Presidente del Collegio Sindacale, lire 88.385.631; Michele Daddi Direttore generale del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, con delega di controllo sugli Enti previdenziali privatizzati come l'Inpgi, il quale da controllore viene stipendiato dall'Ente controllato; un compenso annuo di lire 37.879.556 per ciascuno dei seguenti nominativi: Riccardo Sabbatini del Sole 24-ore di Milano; Guido Bossa, pensionato, ex redattore de Il Giorno; Sergio Raimondi del Giornale di Sicilia di Palermo; Domenico Tedeschi, sindaco per la gestione previdenziale separata INPGI-2; un compenso di lire 75.759.111 e' stato poi assegnato a: Mario Basili, direttore generale del Ministero del Tesoro ed ex ispettore del Tesoro presso l'INPGI; Virgilio Povia, funzionario della Presidenza del Consiglio dei ministri; la gia' citata delibera del 22 febbraio 2000 ha stabilito anche i rimborsi spese. In particolare, per il Presidente Cescutti, sono previsti i rimborsi per le seguenti spese: appartamento per abitazione fissa a Roma nei pressi di piazza Navona, circa lire 3.000.000 mensili; rimborsi dei biglietti per viaggi aerei settimanali Venezia-Roma-Venezia; telefonino cellulare personale a carico dell'Inpgi; 3 autisti a disposizione nell'arco delle 24 ore per l'automobile di rappresentanza; contemporaneo rimborso per l'utilizzo di un'automobile utilitaria per uso privato e personale. Tutti i compensi annui sopra indicati ed anche i rimborsi spese figurano nel bilancio dell'Inpgi in aggiunta ai 'gettoni di presenza'. Per sporadicita' delle prestazioni e per la mancanza di una continuita' di lavoro, da parte della quasi totalita' dei, consiglieri e dei sindaci, manca la controprestazione fissa in grado di giustificare lo stipendio annuo. Per l'Inpgi le spese si dilatano ulteriormente se si considera che, con effetto retroattivo dal 1^ gennaio 2000, saranno adottati criteri particolari per i rimborsi delle spese sostenute dai componenti gli organi collegiali dell'istituto, le commissioni consultive, il presidente, vice-presidenti, i fiduciari e il direttore generale. In particolare, circa il rimborso spese di viaggio si osserva quanto segue: verranno interamente rimborsate tutte le spese documentate per l'uso di mezzi pubblici di trasporto (treno, aereo, nave, eccetera), ivi compresi i taxi in citta' e per gli spostamenti da e per la stazione e/o l'aerostazione e viceversa; l'uso dell'auto privata, limitatamente al tragitto per raggiungere dall'abitazione l'aeroporto o la stazione ferroviaria (e viceversa) e' del pari consentito senza specifica autorizzazione: in tal caso il rimborso avverra' secondo le tabelle Aci (pari attualmente a 724 lire a chilometro); qualora l'uso del mezzo pubblico sia oggettivamente meno funzionale ed economico rispetto all'uso dell'auto privata (in quanto l'utilizzo del treno o dell'aereo comporterebbe, per la difficolta' dei collegamenti, spese aggiuntive di pernottamento e di vitto, nonche' forte dispendio di tempo) e' consentita una deroga per l'utilizzo permanente dell'auto privata, su autorizzazione del presidente o del direttore generale (e con rimborso secondo i criteri vigenti, correlati, alle tabelle Aci che prevedono attualmente 724 lire al Km); fatte salve le autorizzazioni previste, qualora qualcuno dei componenti degli organi collegiali decidesse, con carattere permanente e per motivi di maggiore comodita' personale, di utilizzare la propria autovettura per raggiungere la sede dell'istituto, oltre al pedaggio autostradale verra' corrisposto il rimborso chilometrico, in maniera tale che in totale l'interessato venga a percepire un importo pari al costo del biglietto aereo, maggiorato delle spese di taxi andata/ritorno, sia a Roma nei tratti aeroporto, stazione-istituto e viceversa; per i componenti degli organi collegiali che abitano a Roma e che si spostano con auto propria per motivi legati alla carica ricoperta, il rimborso delle spese avverra' secondo le tabelle Aci (724 lire al Km); circa il rimborso pasti giornalieri: verranno rimborsate le spese documentate fino ad un massimo di lire 75.000 a pasto; circa il rimborso spese per l'albergo: verranno rimborsate le spese per alberghi di categoria non superiore a quattro stelle; circa il rimborso delle spese di parcheggio: verranno rimborsate per intero le spese di parcheggio, o custodito presso l'aeroporto o la stazione ferroviaria di provenienza; o custodito presso l'albergo di Roma o presso un'autorimessa. Il rimborso delle spese verra' effettuato a prestazione di documentazione o attestazione fiscale e, comunque, a decorrere, dal giorno antecedente a quello fissato per le riunioni, sino a quello immediatamente successivo. Tale rimborso spetta anche ai consiglieri che intervengono alle riunioni delle commissioni consultive e ai sindaci che intendano eseguire individualmente controlli attinenti alle loro funzioni; circa il gettone di presenza (in aggiunta allo stipendio gia' percepito): l'importo del gettone di presenza spettante al presidente, ai vice presidenti, ai componenti degli Organi Collegiali dell'istituto, ai componenti delle commissioni consultive e al direttore generale e' elevato da 100.000 a 120.000 lire; per gli stipendi indicati, i compensi e i rimborsi spese, l'Inpgi deve sostenere una spesa annua di circa 3 miliardi di lire. L'attuale gestione dell'istituto, tuttavia, di recente ha ridotto i sussidi previsti per i giornalisti disoccupati, o cassintegrati di aziende che attraversano una crisi quali l'Unita', Noi Donne, Liberal, Il Tempo, abbassando lo stanziamento complessivo annuo previsto da 600 a 400 milioni di lire. Sono state poi eliminate tutte le borse di studio per i figli e gli orfani dei giornalisti. E' stata ridotta la pensione alle vedove dei giornalisti -: come sia possibile che il rappresentante del Governo, con il ruolo di controllore di un ente previdenziale privatizzato come l'Inpgi, percepisca dall'istituto controllato uno stipendio di 88 milioni annui, gettoni di presenza e rimborsi spese per un totale che supera certamente i 100 milioni; come sia possibile che gli altri rappresentanti del Governo in seno al consiglio di amministrazione (un consigliere della Presidenza del Consiglio, un consigliere del ministero del lavoro, un sindaco della Presidenza del Consiglio e un sindaco del ministero del tesoro) percepiscano compensi che variano dai 63 ai 76 milioni di lire annui; quale sia il ruolo effettivo del direttore, generale dell'INPGI, dottor Pietro Tortora, vero punto d'incontro amministrativo nel rapporto tra controllori e controllati, il cui emolumento annuo, sicuramente superiore a quello del presidente Cescutti, inspiegabilmente non e' mai stato pubblicato dalla stampa; se il Governo non ritenga dover esprimere una chiara valutazione in ordine al quadro sopra teorizzato della gestione di un ente previdenziale, ormai privato, il cui fondamento giuridico e morale dovrebbe essere quello della solidarieta' tra giornalisti (soprattutto in un grave momento di crisi occupazionale), la cui funzione professionale dovrebbe invece garantire trasparenza di gestione, chiarezza e d'informazione e senso di responsabilita' nella gestione di fondi che provengono dalle contribuzioni di 'colleghi' che lavorano e che sono in pensione; con richiesta di trasmissione del presente atto ispettivo parlamentare alla procura generale presso la Corte dei conti. (4-30088)
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