. "0"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28338 presentata da SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 20000210"^^ . . . "20000210-" . . "2014-05-15T12:34:15Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28338 presentata da SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) in data 20000210" . "SAONARA GIOVANNI (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)" . "4/28338" . . "Ai Ministri dell'ambiente, della sanita' e dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: e' trascorso ormai piu' di un mese dal 17 dicembre 1999, giorno in cui si e' sviluppato l'incendio che ha distrutto i locali del laboratorio del CNR di Padova nei quali si svolgevano le ricerche relative al progetto RFX (Reversed Field Project). Tale progetto, nato dal Consorzio tra CNR (Istituto Gas Ionizzati), Universita' ed Enea, oltre ad una modesta compartecipazione delle Acciaierie Venete Banzato, si pone come obiettivo quello di pervenire alla fusione nucleare controllata. Negli esperimenti sono state utilizzate, a chiusura dei condensatori, ampolle di vetro contenenti ciascuna un litro di mercurio, pari a 13 chili e 600 grammi di tale sostanza; in seguito all'incendio, si e' disperso nell'aria - condensandosi in una nube di fumo - un quantitativo ancora imprecisato di mercurio, elemento che per la sua elevata capacita' inquinante, ha indotto il sindaco di Padova, nelle ore immediatamente successive all'incidente ad emanare un'ordinanza di prevenzione contenente il divieto per gli abitanti delle zone circostanti la sede del CNR di uscire dalle proprie abitazioni, ed altresi' il divieto di vendita dei prodotti agroalimentari del vicino mercato ortofrutticolo, rimasti esposti alla nube; si e' inoltre posto nell'immediato, il problema della ricaduta al suolo delle scorie del metallo pesante altamente nocivo e del conseguente potenziale pericolo di un grave danno ambientale nella zona interessata dall'incendio; sembra che i primi rilievi tecnici e le prime analisi, effettuate sul luogo dell'incendio dal professor Vincenzo Cocheo della Fondazione Maugeri, - contattato dai pompieri, in veste di consulente nei casi di emergenza - abbiano tracciato un quadro della situazione ambientale preoccupante, segnalando la presenza di 19,7 microgrammi di mercurio per metro cubo d'aria a Camin; i suddetti dati contrastano ampiamente con i risultati delle analisi e dei rilievi effettuati dai tecnici dell'Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale del Veneto), che sembra siano giunti sul posto soltanto tre ore dopo lo scoppio dell'incendio. In base ai risultati Arpav - resi pubblici e trasmessi alle competenti autorita' soltanto lo scorso 10 gennaio - i valori di mercurio e piombo riscontrati sul territorio sono ampiamente al di sotto dei livelli d'attenzione fissati dalla legge, tanto da consentire una valutazione di non pericolosita'. Tali rilievi sono stati effettuati il 17 dicembre, il 22 dicembre ed il 30 dicembre; compito dell'Arpav e' il monitoraggio della qualita' delle matrici ambientali e l'intervento a fronte di fatti e fenomeni che possano determinare pericolo per l'ambiente e per la salute dei cittadini intervenendo con supporto tecnico in loco e, se necessario, con il coinvolgimento delle strutture di laboratorio; secondo il rapporto diffuso sul proprio sito internet, sarebbero intercorsi soltanto 40 minuti tra la segnalazione dello scoppio dell'incendio alla direzione generale - area tecnico-scientifica e l'intervento in loco di due fisici esperti ed un tecnico di vigilanza del dipartimento provinciale Arpav di Padova. Inoltre, sarebbe stato immediatamente attivato un servizio di pronta disponibilita'; sempre secondo tale rapporto, l'intervento dell'Arpav e' stato indirizzato, su segnalazione dell'ULSS, in via prioritaria alla possibilita' - sospettata nella fase iniziale - che potessero essersi sprigionate sostanze radioattive dai laboratori coinvolti nell'incendio. Le operazioni di posizionamento dei campionatori per l'aria e di prelievo dei campioni d'acqua di spegnimento sono cominciate alle ore 17.30; e tuttavia, in contrasto con le informazioni del rapporto, il 'Mattino' di Padova del 19 gennaio 2000 ha riportato l'annotazione - da parte dello stesso pubblico ministero, Paolo Luca' - di un inspiegabile ritardo di tre ore sull'arrivo dei tecnici Arpav, nonche' nella consegna dei risultati delle analisi che sarebbero state depositate alla procura soltanto un mese dopo l'accaduto. le reazioni dell'organismo umano al mercurio si possono manifestare con aggressioni al sistema nervoso periferico, potendosi concretizzare in alterazioni nervose in particolare agli arti inferiori, nonche' ai reni -: se sia stata effettuata dalle Istituzioni competenti relazione di stima relativa all'entita' dei danni arrecati alle strutture ed al progetto RFX, con previsioni di massima sui tempi e procedure di ripristino dell'attivita' di ricerca; se, qualora non si sia gia' provveduto in tale direzione, si ritenga opportuno disporre una nuova ed accurata verifica dello stato del territorio nella situazione attuale per accertare eventuali danni ambientali provocati dal mercurio, tenendo presente il contrasto tra i dati gia' raccolti, dai quali si evince una sostanziale divergenza tra le risultanze delle analisi svolte dal professor Cocheo, - che hanno attestato nell'immediato una degradata situazione ambientale conseguente alla ricaduta delle scorie del metallo sul territorio circostante alla zona interessata dall'incendio - e quelle dei tecnici Arpav; se non si ritenga opportuno procedere alla verifica del corretto e tempestivo svolgimento di tutte le attivita' di competenza dell'Arpav; se non si ritenga opportuno disporre uno specifico monitoraggio del territorio e delle condizioni di salute dei suoi abitanti, per mezzo delle esistenti strutture sanitarie locali, al fine di accertare la sussistenza di manifestazioni patologiche potenzialmente collegate all'incidente del 17 dicembre 1999. (4-28338)" .