"4/28073" . "MARRAS GIOVANNI (FORZA ITALIA)" . . "DIVELLA GIOVANNI (FORZA ITALIA)" . . "FRONZUTI GIUSEPPE (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA)" . . "MANZIONE ROBERTO (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA)" . "VITALI LUIGI (FORZA ITALIA)" . . . . "DEL BARONE GIUSEPPE (MISTO)" . . "2014-05-15T12:33:02Z"^^ . "MIRAGLIA DEL GIUDICE NICOLA (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28073 presentata da ANGELONI VINCENZO BERARDINO (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA) in data 20000127" . . "MIGLIORI RICCARDO (ALLEANZA NAZIONALE)" . . . . "20000127-" . "LANDI GIAN PAOLO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "BOSCO RINALDO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/28073 presentata da ANGELONI VINCENZO BERARDINO (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA) in data 20000127"^^ . . "0"^^ . . . "Ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, della sanita' e per gli affari regionali. - Per sapere - premesso che: da alcuni mesi aleggia su Roma un vero e proprio 'oggetto misterioso', l'ospedale San Raffaele, promosso da Don Verze' e dalla Fondazione Monte Tabor anni or sono e per anni rimasto inoperoso per l'affermata impossibilita' della regione Lazio di riconoscere posti letto il cui onere finanziario era incompatibile con le disastrate finanze della sanita' di Roma e del Lazio; nella primavera del 1999, il promotore dell'ospedale, Don Verze'-Fondazione Monte Tabor di Milano, accetto' l'ipotesi di cedere questo centro ospedaliero al ministero della sanita', perche' diventasse opportunamente il centro oncologico romano e del Lazio in sostituzione dell'ormai fatiscente, per non dire peggio, ospedale oncologico Regina Elena che ormai non riesce ad assistere i cittadini colpiti dal terribile male; la trattativa con il ministero della sanita' non fu conclusa per una differenza di 50 miliardi di lire su un prezzo obbligato di circa 270/280 miliardi, considerando l'indebitamento che l'ospedale romano di Don Verze'-Fondazione Monte Tabor aveva contratto con la Banca di Roma; improvvisamente, alla fine dell'estate scorsa, si apprese che Don Verze'-Fondazione Monte Tabor aveva ceduto, al prezzo dell'accollo di quell'indebitamento, al Gruppo Tosinvest/Angelucci, il San Raffaele; a tutt'oggi 'l'oggetto misterioso' e' diventato ancora piu' misterioso perche', dopo tre mesi, quell'accollo la Banca di Roma non lo avrebbe ancora accettato per mancanza di garanzie e di piano industriale/finanziario; improvvisamente, invece, quello che sembrava impossibile e che non fu concesso a Don Verze'-Fondazione Monte Tabor, sembra possa diventare attuabile, guarda caso, proprio in imminenza della prossima scadenza elettorale regionale; si parlerebbe di trasferimento di posti letto di geriatria da Cassino e da Velletri al San Raffaele di Roma e trasformazione di quei posti letto in accreditamento di tutte le specialita' mediche e chirurgiche; tutto questo dinanzi ad un piano sanitario presentato dalla regione Lazio che denuncia, nell'area dove insiste il San Raffaele, una eccedenza di posti letto a fronte di una gravissima mancanza di posti letto - vedi l'epidemia da influenza - in altre zone della citta'; insomma, la 'scassata' sanita' romana verrebbe 'scassata' ancora di piu' con aumento di posti letto li' dove non servono e un aumento di spesa insostenibile; si e' parlato ancora, e da li' una pesante interrogazione del senatore Di Pietro del 22 novembre 1999, di togliere al San Camillo, il disastrato ospedale in corso finalmente di ristrutturazione, 300 posti letto, per darli provvisoriamente al San Raffaele; l'operazione cosi' configurata, sia nell'ipotesi del trasferimento di posti letto da cronicario a medicina e chirurgia, sia nell'ipotesi di togliere posti letto al San Camillo, appare illogica e illecita dinanzi a norme, regolamenti e programmazione ovvero la pianificazione regionale, evidenziandosi l'onerosita' di sostenerla finanziariamente, li' dove, appunto, i posti letto non servono -: come possa ammettersi un trasferimento o modificazione da posti letto di geriatria e senescenza in accreditamento di posti letto di medicina e chirurgia, in aree dove si evidenzia un eccesso di disponibilita' di posti letto, privandone altresi' aree - Cassino e Velletri - ove evidentemente furono accreditati perche' necessari; come altrimenti potrebbe essere giustificata un'ipotesi di 'alleggerimento' di posti letto dell'ospedale San Camillo dove, come si e' letto nell'interrogazione del senatore Di Pietro, sono stati destinati 280 miliardi di lire per ristrutturazione, peraltro gia' in corso; se siano a conoscenza dell'operazione finanziaria di accollo di un cosi' rilevante indebitamento, che interessa un primario gruppo bancario italiano, secondo quali garanzie e piani finanziari di rientro. (4-28073)" . . "ANGELONI VINCENZO BERARDINO (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA)" .