INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27758 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000111

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, per la funzione pubblica, per gli affari regionali, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e dell'interno. - Per sapere - premesso che: i progetti di utilizzazione di lavoratori posti in Cassa integrazione guadagni in lavori socialmente utili sono stati avviati dal comune di Aprilia a partire dal giugno 1987, in osservanza della legge regionale n. 45 del 1986; successivamente nel corso degli anni, il personale impiegato in LSU ed adibito a lavori di manutenzione e vigilanza nelle scuole di pertinenza comunale, manutenzione e pulizia del verde pubblico e che di fatto portano avanti l'amministrazione comunale anche a livello impiegatizio, si e' esteso, inglobando anche i lavoratori inseriti in liste di mobilita' e disoccupati di lunga durata, fino a raggiungere il numero di 193 unita' complessive nel marzo 1998; in data 10 marzo 1998 il consiglio comunale di Aprilia, con riferimento al decreto legislativo n. 468 del 1^ dicembre 1997, il quale disciplina modi e procedure per l'avviamento di LSU e LPU (lavoratori di Pubblica Utilita') a lavori a tempo indeterminato, approva due delibere, la numero 96 e la numero 97, con le quali avvia due diversi progetti e delinea i piani di impresa relativi, attraverso i quali si propone di collocare i lavoratori in carico per un numero totale di 193 unita' di cui 57 ad orario ridotto; successivamente alle prime due, un'unica altra delibera viene discussa ed approvata in consiglio comunale, la numero 23 dell'11 maggio 1999; la delibera 96 stabilisce di occupare nel settore "cura della persona" che in realta' dispone i servizi di vigilanza, custodia e pulizia di edifici scolastici, un numero totale di 81 unita': di queste 38 effettueranno orario ridotto (20 ore settimanali, con retribuzione pari a lire 800.000 mensili); l'impegno di spesa prevista ammonta a lire 1.555.292.912, cosi' ripartito: lire 789.920.016 imputate al Fondo per l'occupazione; lire 765.392.896 ripartite tra regione Lazio (70 per cento) e comune di Aprilia (30 per cento), cosi' come disposto dalla legge regionale n. 29 del 1996; il piano di impresa connesso al progetto viene redatto dalla Agenzia di promozione lavoro "Promozione e Sviluppo Latina spa" e prevede l'avviamento ad occupazione stabili di 32 unita'; la delibera 97, improntata sul settore "Territorio e natura" individua nei servizi da svolgere la manutenzione di edifici pubblici, rete idrica, strade urbane, pubblica illuminazione, verde pubblico ed impianti termici; la forza lavoro da impegnare corrisponde a 112 unita' 19 ad orario ridotto; l'impegno di spesa ammonta a lire 2.802.066.980, cosi' ripartito: lire 1.101.845.616 al Fondo occupazione; lire 1.700.921.364 ripartito tra regione Lazio e comune di Aprilia; il piano di impresa connesso, redatto dall'agenzia "Italia Lavoro spa" prevede alfine l'avviamento ad occupazione stabile di 45 lavoratori; entrambi i progetti ottengono l'approvazione della Commissione Regionale per l'impiego il giorno 8 dicembre 1998; i piani di impresa sopra richiamati sono elaborati nella ipotesi che si costituisca come previsto all'articolo 10 del decreto legislativo n. 468 del 1997 una societa' a capitale misto con maggioranza pubblica (delibera di consiglio comunale n. 40 del 30 giugno 1997) denominata Aprilia Multiservizi spa con relativa approvazione di statuto e composizione individuando come partner dell'amministrazione la Gepi; nel febbraio 1999 viene dichiarata dal comune di Aprilia l'impossibilita' dell'ipotesi della societa' mista a causa della cessazione dell'attivita' della Gepi e della non reperibilita' di altro soggetto gestore interessato a subentrare alla Finanziaria statale; il 26 febbraio 1999, il Consorzio sociale di cooperative "Ecolazio" avanza la propria disponibilita' ad assumere in affidamento diretto i servizi contemplati alle delibere 96 e 97 su richiamate; il consiglio comunale in data 11 maggio 1999, viene chiamato ad approvare il protocollo di intesa e convenzione stipulato tra Amministrazione e consorzio Ecolazio, nel quale, oltre a prevedersi l'affidamento dei piani di impresa di cui alle delibere comunali 96 e 97 del 10 marzo 1998, si amplia il campo di intervento della stessa societa' Cooperativa attraverso un corposo elenco di servizi di diversa natura, in specie dediti ad assistenza di anziani e portatori di handicap; nella convenzione viene tra l'altro stabilito l'obbligo ad avviare ad occupazione tutti i lavoratori per i quali e' prevista la stabilizzazione nei piani di impresa; l'estendersi dei servizi comporta di fatto l'impiego di almeno altre 200 unita', dati gli impegni sottoscritti ed i servizi forniti dalle societa' Cooperative sociali "Vita Serena" e "Arca di Noe'", precedenti assegnatarie dei servizi in questione; nulla si sa peraltro sui nastri orari a cui si sottoporranno i lavoratori che eventualmente dovessero accedere al piano di lavoro del Consorzio; il costo complessivo per il comune per i soli servizi di vigilanza e custodia scolastica e manutenzione urbana ammonta alla cifra di lire 15.250.982.000 piu' Iva; il 30 settembre 1999 viene stipulato un protocollo di intesa tra il comune di Aprilia e il Consorzio sociale Ecolazio e Cgil-Cisl-Uil che ha provocato le reazioni ed il rigetto della totalita' degli L.S.U. di Aprilia; le assunzioni previste ammontano a 123 unita', di cui solo 109 specificatamente descritte in termini di collocazione settoriale operativa, con orari di lavoro previsti che vanno da un minimo di 20 ore settimanali ad un massimo di 30 ore settimanali e con conseguente stipendio netto mensile tra le 850.00 e il 1.300.000; i lavoratori interessati ai quali e' stato chiesto di aderire a tale piano di lavoro cosi' come sottoscritto in data 30 settembre 1999 hanno opposto a larghissima maggioranza un fermo rifiuto motivato dalla inspiegabile differenza in termini di unita' occupate tra le delibere n. 96 del 1998 e n. 97 del 1998, poi sostanzialmente confermate dalla successiva n. 23 del 1999 e il numero previsto, contro le 193 unita' iniziali, di sole 109 concordate, peraltro con un forte sensibile depauperamento dell'impiego orario determinato per il personale; tutto cio' a fronte di un'elevazione prevista della spesa preventivata a dir poco sospetta; nel corso degli ultimi giorni di dicembre 1999 nei confronti di questi lavoratori e' stato avviato, previa comunicazione del comune alla sezione circoscrizionale dell'impiego e collocazione in agricoltura la procedura di esclusione dalle liste di mobilita' e dal bacino LSU; la procedura di esclusione dei lavoratori dalle liste di mobilita', il che vuol dire anche perdita del sussidio di lire 800.000 erogato dall'Inps, appare chiaramente come un atto volto a terrorizzare i lavoratori per spingerli e costringerli ad accettare l'ipotesi Ecolazio entro il 31 dicembre 1999; il 5 gennaio 2000 il comune di Aprilia ha ritenuto opportuno comunicare ai cittadini attraverso l'affissione di manifesti che i lavoratori LSU/LPU avevano rifiutato gli accordi per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato -: se non ritengano opportuno intervenire al fine di accertare sulla base di quali intervenute nuove condizioni sia stato possibile raggiungere la cifra esorbitante di oltre 15 miliardi per l'assunzione di soli 109 unita' contro una spesa iniziale di meno di 4,5 miliardi di lire che prevedeva il collocamento di ben 193 lavoratori; come intendano concretamente salvaguardare l'utilizzo della spesa pubblica contro i pericoli di speculazioni fatte sulla pelle dei lavoratori attraverso fumose e sospette assegnazioni di piani di impresa quali quello in esame; come intendano intervenire per accertare gli eventuali interessi del comune di Aprilia in merito alla situazione sopra esposta che addirittura si permette di affiggere dei manifesti contro gli stessi lavoratori rei di non accettare le inique e discriminatorie proposte da parte dell'amministrazione comunale stessa. (4-27758)
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