"1"^^ . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27259 presentata da GASPARRI MAURIZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991201"^^ . . "19991201-20000609" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: presso l'istituto (casa circondariale) di Prato pare esservi una anomala gestione del personale di polizia penitenziaria, sfociante in un pesante clima conflittuale a causa di continue e pressanti azioni poste in essere quotidianamente dall'attuale comandante di reparto, ispettore capo Giuseppe Pilumeli, nei confronti dei rappresentanti sindacali locali, nonche' di tutto il personale dipendente; viene segnalato che il suddetto ispettore si avvale del suo ruolo di comando per disorientare il personale dipendente, cambiando a questi ultimi continuamente o improvvisamente il proprio posto di servizio ovvero impiegandoli in servizi piu' gravosi; viene segnalato che da diversi mesi circa quindici unita' di personale di polizia penitenziaria sono in aspettativa e/o malattia per \"stato ansioso depressivo\" tra cui sette sindacalisti locali, malattie dovute all'impossibilita' di lavorare in un ambiente tranquillo; viene segnalato che attualmente a causa di questa pessima gestione del personale da parte della direzione della casa circondariale di Prato ed in particolare da parte del predetto comandante di reparto giornalmente vi e' una media di venticinque unita' che richiedono il cosiddetto riposo medico; viene segnalato che circa trenta unita' di personale di polizia penitenziaria da diversi mesi hanno chiesto e ottenuto - da parte degli uffici superiori - il distaccamento in altre sedi toscane quali Sollicciano Firenze, magazzino vestiario Firenze, provveditorato regionale Firenze. Tra questi vi sono anche quattro ispettori che per \"incompatibilita' personale\" con il predetto comandante di reparto hanno chiesto l'allontanamento; viene segnalato che attualmente il personale della casa circondariale di Prato e' sottoposto giornalmente a super-turni di lavoro a causa della mancanza dei colleghi assenti per malattia, distacco, eccetera. Queste assenze di personale comportano che un agente di polizia penitenziaria spesso sia costretto a coprire piu' posti di servizio anziche' solo il proprio; viene segnalato da parte del personale di polizia penitenziaria che ultimamente e' altissimo il numero dei rapporti disciplinari e/o denunce nei confronti degli stessi, spesso redatti dal suddetto comandante di reparto, per futili motivi, molti a carico dei rappresentanti sindacali locali; si registra il continuo ricorso al lavoro straordinario da parte del personale di polizia penitenziaria che presta servizio negli uffici (comando, servizi, matricola, conti correnti) d'accordo con il suddetto comandante di reparto, contrariamente a quanto stabilito ovvero disposto dall'amministrazione centrale con apposita circolare ministeriale; si registra che la direzione della casa circondariale di Prato, in modo particolare il suddetto comandante non rispetti ovvero non applichi il vigente accordo quadro nazionale (decreto-legge 12 maggio 1995, n. 195) nella programmazione dei servizi del personale dipendente, per cui si verificano fatti anomali come \"piu' di cinque turni notturni al mese, piu' di otto turni serali al mese, tre sere, - lunghe - consecutive in una sola settimana\"; si registra che i posti di servizio sono insalubri ed in netto contrasto con le direttive vigenti della legge n. 626 del 1994; risulta all'interrogante che sia stata presentata presso la procura della Repubblica di Prato una denuncia-querela (depositata il 28 luglio 1999) oltre ad altri esposti denuncia in fase di presentazione da parte di vari legali nei confronti del predetto comandante di reparto ed altro personale di sua fiducia, onde far verificare alla competente autorita' giudiziaria l'eventuale illecito commesso da quest'ultimo nella remunerazione del lavoro straordinario relativo all'anno 1998; i rappresentanti del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) e gli altri sindacati locali, anche in occasione di incontri con il provveditore regionale di Firenze, hanno denunciato le suddette violazioni poste in essere quotidianamente dal predetto comandante di reparto nei confronti del personale dipendente; viene rilevato che, a quanto risulta all'interrogante, nessuno della direzione centrale (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria) abbia sin qui preso in considerazione le giuste rimostranze dei sindacati locali, in merito alla gestione del personale in servizio presso la casa circondariale di Prato, nonostante appaia evidente la necessita' di un intervento dell'amministrazione centrale; viene rilevato che la citata amministrazione centrale non solo non ha mai assunto una precisa posizione in merito al problema segnalato nella presente ma nemmeno ha mai risposto ovvero spiegato ai sindacati locali e/o nazionale quali provvedimenti avrebbe assunto in proposito; alla luce di quanto esposto nella presente emerge che la direzione dell'istituto di Prato non sia in grado di coordinare l'impiego del personale di polizia penitenziaria dipendente con imparzialita', ne' sembra poter garantire la necessaria sicurezza della struttura e dello stesso personale dipendente, tant'e' che negli ultimi mesi si sono verificati numerosi oltraggi e/o aggressioni da parte di detenuti a danno degli agenti, senza che nemmeno il provveditore regionale sia mai intervenuto -: se il ministro non ritenga di dover intervenire per appurare, anche attraverso un'inchiesta dell'amministrazione centrale se la gestione del personale di polizia penitenziaria abbia disatteso i termini dell'accordo quadro nazionale e perche' non abbia mai proceduto alla contrattazione sindacale decentrata; se non reputi opportuno, nel frattempo, annullare tutte le \"infrazioni disciplinari\" pretestuosamente contestate nell'ultimo periodo al personale dipendente da parte della direzione della casa circondariale di Prato; se non reputi altresi' di procedere alla sostituzione del comandante di reparto che, con il proprio comportamento, ha creato un clima invivibile all'interno del carcere di Prato, tanto da non far intravedere nessuno sbocco alla situazione attuale che, anzi, pare che peggiori quotidianamente e potrebbe influire sulla sicurezza della collettivita'. (4-27259)" . "4/27259" . . "2014-05-15T12:29:05Z"^^ . "GASPARRI MAURIZIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27259 presentata da GASPARRI MAURIZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19991201" . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 "Con riferimento all'interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue sulla base delle informazioni acquisite dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e dalla Procura della Repubblica di Prato. Va preliminarmente evidenziato che sulla vicenda evocata dall'interrogante, concernente la situazione della Casa circondariale di Prato, sono stati disposti, con tempestivita', i necessari accertamenti condotti dal Provveditore Regionale competente per territorio, all'esito dei quali e' emerso che le relazioni tra le figure apicali dell'istituto ed i delegati locali delle OO.SS. della polizia penitenziaria hanno effettivamente manifestato, negli ultimi mesi, tensioni e incomprensioni; cio' con particolare riguardo ai rapporti tra le suddette rappresentanze sindacali e il Comandante del Reparto che, a quanto risulta dagli atti, non ha sempre mantenuto un comportamento uniforme, nella pur puntuale e scrupolosa applicazione dei regolamenti. In occasione di una conferenza di servizio, inoltre, il suddetto Comandante ha avuto un atteggiamento non rispettoso nei confronti del personale. Pertanto, in considerazione della illustrata situazione, il competente Ufficio del Dipartimento ha invitato lo stesso Comandante ad adottare, per il futuro, comportamenti idonei al sollecito ripristino del necessario clima di serenita' e collaborazione nella vita dell'istituto anche sotto il profilo delle relazioni sindacali. Per quanto concerne invece le richieste di distacco presso altre sedi della Toscana avanzate dal personale di Polizia Penitenziaria, si precisa che sui 13 provvedimenti adottati negli ultimi tre anni, 11 sono stati originati da esigenze meramente organizzative e solamente 2 determinati da motivi personali degli istanti, non riconducibili peraltro a situazioni di incompatibilita' ambientale. Relativamente ai casi di oltraggi ed aggressioni compiute da alcuni detenuti a danno degli agenti, la Direzione dell'istituto ha sempre intrapreso le iniziative previste per tali casi dalla normativa vigente; oltre alla denuncia dei fatti alla competente autorita' giudiziaria e a quanto necessario all'adozione di provvedimenti disciplinari, e' stato disposto, in molti casi, il trasferimento ad altra sede dei detenuti coinvolti negli episodi in questione. Riguardo al lavoro straordinario svolto dal personale adibito a mansioni d'ufficio, la ricognizione compiuta ha consentito di accertare che alcune unita' del Corpo, addette alle cariche fisse o speciali, nel corso del 1999 hanno effettivamente svolto un cospicuo numero di ore di lavoro straordinario; tuttavia e' anche emerso che tali questioni hanno coinciso, seppure parzialmente, con l'espletamento di turni all'interno dei reparti detentivi. Per quanto attiene alla media delle assenze per riposo medico, dagli accertamenti compiuti sono risultate mediamente assenze pari al 10 del personale, media in linea con quella nazionale. Si aggiunge che in merito a talune assenza sospette e' stata presentata denuncia alla competente Autorita' Giudiziaria, che ha avviato al riguardo procedimenti tuttora in fase di indagini preliminari. In relazione ai gravosi turni di lavoro dei quali si duole l'interrogante non vi e' dubbio che l'insufficienza dell'organico determina una situazione di oggettivo disagio, che peraltro non ha mai causato la perdita ne' dei turni di riposo settimanale ne' del congedo ordinario, tanto che nessun dipendente ha fruito nell'anno successivo a quello di spettanza di piu' di 10 giorni di congedo arretrato. Per quanto attiene ai procedimenti disciplinari riguardanti il personale dell'istituto si deve rilevare che il numero di essi e' assai limitato in relazione alla consistenza dell'organico. Sulla base delle informazioni acquisite va poi decisamente escluso, che il vigente accordo quadro nazionale di cui al decreto-legge 195/95 non trovi regolare applicazione e cio' nonostante le sottolineate difficolta' derivanti dall'esiguita' dell'organico. Infine, in merito alla denuncia, presentata dal Provveditore Regionale alla Procura della Repubblica di Prato, in relazione ad asserite irregolarita' riscontrate nella liquidazione del lavoro straordinario dell'anno 1998, si rappresenta che l'Autorita' Giudiziaria ha disposto l'archiviazione del procedimento avviato sulla vicenda. Il Ministro della giustizia: Piero Fassino." . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 "20000530" . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 "MINISTRO MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA" . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 . _:B4005a982988ea154b8a746a8df16b513 .