INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/26684 presentata da BIELLI VALTER (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19991109

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Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: in moltissime inchieste giudiziarie relative a fatti di eversione accaduti negli anni della cosiddetta "strategia della tensione" sono emerse - spesso - complicita' tra gruppi terroristi e singoli appartenenti alle forze armate e, in altri casi, e' emersa l'organicita' di singoli appartenenti alle forze armate, il piu' delle volte ufficiali, rispetto ad ipotesi golpiste di marca fascista; nonostante i numerosissimi atti giudiziari, spesso parte integrante di processi passati in giudicato, ovvero parte non secondaria di sentenze-ordinanze o di richieste di rinvio a giudizio di processi ancora in dibattimento, rare volte, da parte dell'amministrazione, si sono presi provvedimenti nei confronti di coloro sui quali sono emersi rilievi forse insufficienti per la contestazione di un singolo reato penale, ma - al contrario - sufficienti per poter dubitare dell'affidabilita' democratica e della lealta' alla Costituzione di diversi appartenenti alle forze armate coinvolti nelle indagini sull'eversione; cio' premesso si rileva che: a) nell'ambito della sentenza-ordinanza all'esito dell'istruttoria formale del procedimento penale n. 318 del 1987 A.G.I. contro Zvi Zamir e altri imputati del reato di cui all'articolo 422 del codice penale fatti avvenuti in Marghera il 23 novembre 1973 del giudice istruttore di Venezia, dottor Carlo Mastelloni, e' contenuta una importante testimonianza in piu' parti riscontrata dell'ex terrorista fascista militante di Ordine nero e Ordine nuovo Andrea Brogi, il quale ha diffusamente parlato dei legami tra i gruppi fascisti e singoli appartenenti alla brigata Folgore, nonche' ha riferito di un'attivita' illegale di spionaggio effettuata - su ordine di singoli ufficiali della brigata - da militari "orientati a destra" nei confronti di coloro i quali, sospettati di avere idee di sinistra o addirittura "colpevoli" di avere parenti di sinistra, dovevano essere allontanati dalla brigata stessa; b) il Brogi, tra le altre cose, ha riferito (dep. 24/11/1992 f. 4802): "allorche' prestai servizio alla Smipar ero militante del Fuan e negli ultimi cinque mesi della leva ebbi contatti con il Capitano De Felice il quale si qualifico' come ufficiale di collegamento tra il SID e il SIOS Esercito. (...) Il De Felice continuo' a fruire della mia collaborazione perche' si disse in sintonia ideologica con me e cio' a me stette bene. Mi promise che mi avrebbe mandato a Camp Darby nei mesi e anni futuri. Senonche' io non ottenni la rafferma a causa di incidenti che accaddero a Pisa ma l'atteggiamento di De Felice non muto'. (...) Infatti il De Felice, dopo un paio di mesi dalla cerimonia, mi cerco' a casa, a Firenze ma mi trovo' solo la terza volta chiedendomi di vederlo perche' aveva da propormi di lavorare "per la nostra causa" favorevole alla svolta autoritaria in virtu' di un golpe militare. Io non mi presentai all'appuntamento perche' inserito nel gruppo aretino e perugino di Ordine Nuovo. Contesto il tenore e le circostanze di fatto recitate dal De Felice il 22 settembre 1992: egli si esprimeva in funzione anticomunista e parlava sempre in funzione di "noi"; egli favoriva il nostro sviluppo ideologico all'interno della caserma. Ritengo che su di noi camerati il De Felice non inviasse informative bensi' lavorasse solo su quanti gli andavano riferendo sugli extraparlamentari di sinistra. (...) Confermo che il De Felice si defini' elemento di collegamento tra il SID e il SIOS Esercito e che mi propose, finito il militare di lavorare per l'ufficio I in quanto in tale settore "eravamo padroni della situazione". Dei miei reali rapporti con il De Felice ebbi a parlare con Cauchi, nonche' con il Tuti e con Francesco Bumbaca, deceduto. Nel memoriale rimase distrutta una lista di ufficiali dell'Esercito italiano sia della Smipar che della Brigata Vannucci di Livorno che pur nei tempi precedenti il De Felice (aveva) avuto modo di leggere. Tali nominativi li aveva siglati perche' risultati favorevoli alle nostre idee politiche: ricordo del tenente Celentano della Smipar, del tenente Meiville, del maresciallo Iorio, aiutante in Smipar, uomo simbolo"; si afferma successivamente nella sentenza-ordinanza del giudice Mastelloni: "Con Nota del 14 dicembre 1992 intanto la Digos identificava il "Tenente Celentano" per Enrico Celentano, colonnello Comandante del 186^ Reggimento Paracadutisti in Siena nonche', in virtu' di attivazione del battaglione Colmoschin, il "Maresciallo Iorio", identificato per il caporalmaggiore Iorio Sabato che aveva militato nel battaglione precitato dal 18 aprile 1974 proveniente dalla scuola sottufficiali di Viterbo e che il 21 agosto 1979 era stato trasferito progressivamente al 13^ battaglione Valbella e presso il CMT di Napoli, con i gradi di maresciallo capo. Nessuna indicazione veniva acquisita per la identificazione del "Tenente Meiville", citato peraltro come Andrea Meiville nell'ambito delle deposizioni raccolte nel procedimento penale i cui atti sono stati acquisiti in copia presso l'archivio del tribunale di Bologna (n. 22334 R.G.P.M. gia' 1924/C/&), la cui istruttoria risulta formalizzata dal consigliere istruttore in data 2 ottobre 1976"; c) inoltre il Brogi aveva gia' parlato del tenente Celentano addirittura nel 1986 ed esattamente nella deposizione rilasciata il 6 febbraio 1986, ai sensi dell'articolo 348-bis del codice di procedura penale, dinanzi al giudice ispettore di Bologna Grassi nell'inchiesta sulla strage di Bologna e l'eversione fascista; in tale deposizione l'ex terrorista aveva dichiarato: "un giorno fui contattato dal capitano De Felice Carmine dell'ufficio I il quale (...) mi chiese di darmi da fare per individuare eventuali estremisti di sinistra. Accettai l'incarico che svolsi per tutto il tempo del mio servizio di leva come peraltro molti altri miei commilitoni della mia stessa fede politica tra i quali ricordo l'allora tenente Celentano, il tenente Meiville, il tenente Volga, il capitano Brusci ed altri -: alla luce di questi dati quali provvedimenti intendano intraprendere, alla luce di quanto esposto in premessa, nei confronti del generale Celentano, diventato comandante della Folgore; quali iniziative siano in essere o si intendano assumere in ordine ai pesanti rilievi contenuti nella sentenza-ordinanza del G.I. dottor Mastelloni la' dove si afferma che gran parte del "carteggio classificato" custodito dallo Smipar e dal 7^ Comiter di Firenze e dal 2^ reparto Sios esercito e' stato o distrutto o arbitrariamente sottratto all'autorita' giudiziaria per mano di una serie di ufficiali non ancora compiutamente identificati. (4-26684)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/26684 presentata da BIELLI VALTER (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19991109 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
VIGNALI ADRIANO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
ALTEA ANGELO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
RUFFINO ELVIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
RUZZANTE PIERO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CAPPELLA MICHELE RENATO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
SCIACCA ROBERTO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
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4/26684 
BIELLI VALTER (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

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