INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/25856 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19991001

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Ai Ministri della difesa e per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: in data 9 gennaio 1998 in Punta Campanella, nel territorio del comune di Massa Lubrense (Napoli), in prossimita' della Punta veniva installata, su disposizione del demanio marittimo della marina militare, una rete metallica, un cancello e del filo spinato sul sentiero di accesso; sulla rete venivano affissi cartelli di colore giallo con la dicitura "Zona militare - divieto di accesso - sorveglianza armata"; la zona interdetta di Punta Campanella e' del demanio militare; il cancello, di fatto, rendeva inaccessibile il tratto estremo di Punta Campanella zona di notevole pregio ambientale e archeologico, per i suoi caratteristici sentieri pedonali, per la posizione protesa verso Capri (Punta Campanella e' il lembo estremo della penisola Sorrentina), per la presenza dei resti della Torre Saracena (eretta da Roberto d'Angio' nel 1334), e dei resti di una villa romana di epoca imperiale (un tempio dedicato alla dea Minerva). L'area per questo e' segnalata e consigliata nelle guide escursionistiche internazionali ed e' coperta da numerosi vincoli ambientali e archeologici; la notizia dell'apposizione del cancello di Punta Campanella creo' sconcerto e alimento' proteste tra gli ambientalisti e le numerose associazioni culturali lubrensi: sconcerto e proteste che si concretizzarono in iniziative pubbliche di biasimo nei confronti dell'operato della marina, con lo scopo di chiedere il ripristino del libero accesso in una zona tra le piu' suggestive e interessanti dal punto di vista ambientale e archeologico della penisola sorrentina; la marina giustifico' l'apposizione del cancello per ragioni di interesse militare e di sicurezza pubblica, dovute ai pericoli naturali della zona (un sito posto a picco sul mare con un salto di circa 30 metri) e alla presenza di un radiofaro automatizzato e non presidiato; il comune ritenne il cancello "abusivo", privo di autorizzazione legale, e dopo circa due mesi attraverso la procedura "in danno", ne ordino' e ne fece eseguire la demolizione in seguito ad una ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi emessa in base alla legge n. 1497/39; il ministero della difesa propose ricorso al Tar avverso l'ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi e la conseguente demolizione del cancello; nell'ottobre 1998 il ministero della difesa stava per mettere all'asta - aperta anche a soggetti privati - l'area di Punta Campanella in quanto la legge finanziaria del 1996 (662/96) la inseriva in un elenco di beni militari "dismissibili", perche' "inutile e improduttiva" ai fini della sicurezza dello Stato e degli interessi dell'amministrazione della difesa, e quindi "non piu' necessaria"; esisteva un'offerta di acquisto dell'area da parte dell'amministrazione comunale ma la cifra proposta fu ritenuta "insufficiente"; anche questa notizia provoco' sconcerto, proteste e mobilitazione di massa, in quanto rappresentava un potenziale pericolo per la pubblica fruizione di Punta Campanella; grazie ad un ricorso al Tar del comune di Massa Lubrense, che impugno' il bando, la vendita di Punta Campanella venne sospesa; e che in seguito il Ministro per i beni e le attivita' culturali ha inserito Punta Campanella tra i 61 beni dello Stato "non dismissibili" proprio per la valenza archeologica e culturale dell'area; e' in corso da lungo tempo una trattativa tra il ministero della difesa e il comune di Massa Lubrense per l'acquisizione dell'area di Punta Campanella al patrimonio comunale; esiste un progetto promosso dal comune di Massa Lubrense per la creazione nell'area di Punta Campanella e dintorni di un parco terrestre (giardino delle sirene) in accordo e collaborazione con la soprintendenza e le associazioni culturali e ambientaliste; esiste un progetto Pom per il restauro del "Sentiero di Minerva" (cosi' viene chiamata via Campanella) e per la creazione di un'area di sosta attrezzata per i turisti attirati dai percorsi naturalistici; tale progetto e' stato inserito nel recente bando Pop per il turismo della regione Campania; questi progetti, che potrebbero condurre alla riqualificazione di una zona dall'altissimo valore ambientale e turistico, si arenano di fronte al problema del possesso del lembo estremo di Punta Campanella, che e' del ministero della difesa; fattore che, in mancanza di concertazione tra il ministero e il comune, e in mancanza di un'idea chiara sul futuro dell'area di fatto sconsiglia e impedisce i forti investimenti necessari per l'attuazione di qualsivoglia progetto di recupero dell'area; in data 5 maggio 1999 la prima sezione del Tar della Campania, nella causa promossa per la demolizione del cancello ha accolto il ricorso del ministero della difesa e che il Capo di stato maggiore del dipartimento militare marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto ha gia' inviato una lettera al sindaco di Massa Lubrense per chiedere il ripristino del cancello di interdizione di Punta Campanella (contro la decisione del Tar, pero', il comune di Massa Lubrense ha fatto ricorso al Consiglio di Stato) -: se il Ministro della difesa non ritenga contraddittorio ritenere Punta Campanella "rea di interesse militare" per giustificare il cancello di interdizione, e poi la ritenga "non piu' necessaria" per giustificarne la vendita all'asta aperta anche a soggetti privati; se il Ministro della difesa abbia intenzione di condurre fino in fondo la vertenza giuridica del cancello di Punta Campanella; se non ritenga piu' opportuno portare a termine la trattativa con il comune di Massa Lubrense per l'acquisizione del tratto estremo di Punta Campanella al patrimonio comunale, in modo da favorire l'attuazione dei numerosi progetti di riqualificazione di un'area di notevole pregio ambientale e archeologico, e di notevole interesse turistico, ma che, secondo alcuni consiglieri comunali versa in uno stato di preoccupante degrado; tale soluzione perfettamente coerente con le valutazioni del ministero della difesa, che ritiene Punta Campanella "non piu' necessaria" alla sicurezza nazionale consentirebbe l'attuazione dei progetti di recupero turistico e ambientale dell'area di Punta Campanella con positive ricadute nell'economia e nell'occupazione locale. (4-25856)
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