INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24811 presentata da ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19990707
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_24811_13 an entity of type: aic
Ai Ministri dei trasporti e della navigazione e della difesa. - Per sapere - premesso che: la citta' di Gallipoli e' sede di capitaneria di porto, guardia costiera attualmente retta, fin dal settembre 1997, dal comandante Gianfranco Falcone; da sempre vi sono stati rapporti di collaborazione tra il comune e la suddetta istituzione marittima, pur nell'avvicendarsi dei comandanti si e' sempre instaurato un clima di sintonia sulle questioni che riguardavano il litorale e le strutture portuali cittadine e quant'altro vedesse le due autorita', sindaco e comandante di porto, entrambe coinvolte in decisioni congiunte; la venuta del comandante Falcone non ha segnato ad avviso degli interroganti un momento felice nei predetti rapporti interistituzionali poiche', in data 13 marzo 1999, il sindaco di Gallipoli avvocato Flavio Fasano, e' stato costretto ad emettere ordinanza contingibile e urgente in materia di polizia locale (ordinanza n. 28 Regolamento Ordinario 13 marzo 1999) per far transitare sulla banchina portuale gli autoveicoli che a causa dei lavori sulla circostante via, non potevano avere libero sfogo creando forte congestione al traffico urbano; il comandante Falcone, non solo rifiuto' di ricevere la notifica dell'ordinanza, ma schiero' sulla predetta banchina militari in divisa e camionette della guardia di finanza per impedire la legittima esecuzione dell'ordinanza sindacale, creando egli stesso ad avviso degli interroganti turbativa all'ordine pubblico, sedata soltanto grazie all'intervento della polizia di Stato e dei carabinieri; i giornali dell'epoca La Gazzetta del Mezzogiorno e Quotidiano oltre alle reti radiotelevisive nazionali e locali, dettero ampio rilievo alla questione con grave nocumento alla complessiva immagine della capitaneria di porto; il comandante Falcone tardivamente emise propria ordinanza n. 5 del 1999, che di fatto recepiva i provvedimenti di viabilita' e traffico riportati dal sindaco nel suo provvedimento; con nota protocollare n. 7693 del 15 marzo 1999, inviata ai Ministri interrogati, il sindaco di Gallipoli, avvocato Flavio Fasano, comunicava la gravita' della situazione creatasi su quella vicenda denunciando il comandante Gianfranco Falcone per aver scritto una nota al prefetto di Lecce con valutazioni politiche nei confronti del sindaco e di cui, lo stesso sindaco era venuto a conoscenza tramite un volantino che allegava alla nota richiamata; con nota protocollare n. 15403 del 7 giugno 1999, il sindaco di Gallipoli, unitamente al segretario generale del comune, inviavano al Ministro dei trasporti e della navigazione un accorato appello con il quale denunciavano l'ennesima intollerabile condotta del comandante della capitaneria di porto, in merito, questa volta, alla gestione delle concessioni sull'arenile rilasciate in dispregio degli strumenti pianificatori e regolatori comunali ed ai precedenti accordi interistituzionali da sempre rispettati; in data 18 giugno 1999, il sindaco di Gallipoli ha emesso propria ordinanza contingibile e urgente, n. 85 protocollo 16556, relativa ad un manufatto di proprieta' del demanio marittimo adibito a stabilimento balneare, denominato "Lido San Giovanni", nella sua qualita' di ufficiale di Governo, ai sensi dell'articolo 38 legge n. 142 del 1990, disponendo la demolizione di alcune sue parti pericolanti, che creavano condizioni di pericolo per la pubblica e privata incolumita', da eseguirsi entro 3 giorni a cura della capitaneria di porto di Gallipoli; a tale provvedimento il sindaco e' arrivato dopo numerosi sopralluoghi congiunti, tra tecnici comunali e personale della capitaneria di porto e dopo aver ricevuto, dallo stesso comandante Falcone, una richiesta scritta inviatagli con sua nota protocollare n. 14915, del 5 giugno 1999, con la quale egli stesso affermava che: "... risultano esistere ipotesi che inficiano la privata e pubblica incolumita', connesse con la maggiore affluenza sulla costa, ed in particolare all'interno del compendio in questione. Rilevata pertanto l'immediatezza di tale pericolo per la pubblica incolumita', si richiede il tempestivo intervento da parte del comune per apporre in loco i necessari apprestamenti atti a scongiurare tali rischi"; il comandante di porto non solo ha disatteso l'ordinanza sindacale, ma sui giornali e con atto inviato alla procura della Repubblica di Lecce ha denunciato il sindaco Fasano per danneggiamento alla struttura balneare, per abuso di potere e per presunta aggressione da parte della polizia municipale, ai suoi militari, che presidiavano il manufatto anche questa volta per impedire l'esecuzione del legittimo e necessario provvedimento del sindaco di Gallipoli; il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Lecce, dottor Francesco Manzo, in data 25 giugno 1999, in merito al procedimento penale cosi' iscritto al n. 1829 del 1999 RGNR contro il sindaco avvocato Flavio Fasano, pronunciandosi sulla richiesta di convalida del sequestro preventivo della struttura balneare "Lido San Giovanni" ha emesso un provvedimento di non convalida cosi' motivato: "ritenuto che le ipotesi di reato attribuite all'indagato Fasano Flavio appaiono allo stato degli atti, ictu oculi insussistenti, apparendo al contrario calunniosa e prevaricatrice l'azione posta in essere dagli appartenenti alla capitaneria di porto di Gallipoli, che non hanno esitato ad opporre resistenza con uomini in armi alla legittima esecuzione di un'ordinanza sindacale, assistita da presunzione di legittimita' ed esecutoria per legge; ritenuto, pertanto, che il sequestro preventivo della struttura oggetto dell'ordinanza sindacale di demolizione, lungi dallo scongiurare che i presunti reati commessi dal sindaco di Gallipoli vengano portati ad ulteriore conseguenze, consente al contrario alle presunte parti offese e, segnatamente, alla capitaneria di porto di sottrarsi ad un provvedimento del sindaco sino ad oggi legittimo e non sospettabile se non per mera ipotesi -: quale sia la valutazione del Governo in merito ai fatti sopra descritti e se i Ministri interrogati non ritengano che tale situazione configuri oramai una palese e manifesta incompatibilita' ambientale del comandante Falcone, la cui permanenza determina condizioni di forte degrado dell'immagine pubblica della capitaneria di porto di Gallipoli e nel rapporto con le istituzioni locali. (4-24811)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24811 presentata da ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19990707
xsd:integer
0
19990707-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24811 presentata da ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19990707
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
ROSSIELLO GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)
STANISCI ROSA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)
FAGGIANO COSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)
ABATERUSSO ERNESTO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)
xsd:dateTime
2014-05-15T12:16:45Z
4/24811
ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)