"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24508 presentata da CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO) in data 19990617"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24508 presentata da CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO) in data 19990617" . . "19990617-" . "4/24508" . . "Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: e' stata comunicata in via ufficiale alla Societa' italiana per azioni per il traforo del Monte Bianco da parte dei periti francesi nominati dal giudice istruttore del tribunale di Bonneville, Monsieur Guesdon, incaricato delle indagini sul tragico incidente avvenuto il 24 marzo 1999, la decisione del magistrato di effettuare su scala reale nel traforo, nel corso del prossimo mese di settembre, la ripetizione dell'evento, dando fuoco ad un autocarro dello stesso tipo (TIR Volvo costituito da trattore con rimorchio frigorifero) e con lo stesso carico (9 tonnellate di margarina e 10 tonnellate di farina) del camion belga che, autoincendiatosi, provoco' la tragedia; la notizia suscita preoccupazione per le gravi conseguenze che un tale esperimento, qualora fosse realizzato, e' destinato a provocare tanto piu' a fronte della inattendibilita' dei risultati conseguibili, come spiegato dalla commissione tecnica di esperti (i professori Lunardi, Corbo e Ferro) che collabora con la Societa' italiana per il traforo del Monte Bianco con le seguenti osservazioni: 1) l'esperimento non puo' ripetere la dinamica dell'incidente in quanto non potranno essere riprodotte le corrispondenti situazioni al contorno quali: a) l'insieme dei veicoli a monte ed a valle del camion belga (33 automezzi) che bruciarono nell'incidente con i loro carichi e le loro riserve di carburante; b) le differenti condizioni barometriche ai due imbocchi; c) il funzionamento dell'impianto di ventilazione meccanica gia' gravemente danneggiano dall'incidente; d) l'effetto \"pistone\" dovuto alla presenza di traffico; e) la geometria dei rivestimenti, alterata dai crateri nella volta e dagli ammaloramenti sulla sede stradale; tali fattori non consentono, dunque, di ricreare in modo adeguato e, pertanto, non contestabile, le condizioni dell'incendio del 24 marzo 1999; 2) l'evento e' stato peraltro caratterizzato da una vera e propria esplosione di fumo per cui, pur riproducendo l'incendio, la sua dinamica non potrebbe mai essere la stessa e, quindi, non si arriverebbe ad alcuna valida dimostrazione anche se si ripetesse la simulazione piu' volte e con vari scenari di ventilazione; 3) l'esperimento, dunque, sarebbe inutile ai fini dell'acquisizione di ulteriori elementi di valutazione sull'accaduto e, comunque, per essere riprodotto, renderebbe necessaria la riparazione della volta della galleria e della soletta stradale entrambe fortemente danneggiate, anche al fine di evitare un ulteriore e piu' grave collasso della struttura a causa del nuovo incendio; 4) i danni economici, ancorche' non quantificabili, saranno dunque molto consistenti, ma ancor piu' evidente e' che il complesso di tali procedure di ricostruzione e demolizione, comporteranno un nuovo ed intollerabile allungamento dei tempi per il definitivo ripristino, la messa in sicurezza e la riapertura al traffico del traforo del Monte Bianco; 5) la prova, inoltre, verrebbe ad interferire con l'attivita' dei periti delle assicurazioni che, ai fini del risarcimento del danno subito, hanno, ovviamente, necessita' che lo stato dei luoghi non venga modificato sino al momento in cui essi avranno terminato le proprie valutazioni, e per altro, se la prova fosse effettuata dopo i rilievi delle compagnie assicuratrici, si avrebbe un ulteriore inaccettabile ritardo dei tempi di ripristino dell'infrastruttura; i gravi ritardi che risulterebbero dalla tentata ripetizione, oltre che essere a carico delle due societa' concessionarie, comporterebbero un peso gravissimo per le regioni della Valle d'Aosta e dell'Alta Savoia, per i sistemi di trasporto e delle economie di Italia e Francia destinati cosi' ad essere privati, ancora per lungo tempo, di una importante ed imprescindibile via di comunicazione al servizio degli scambi internazionali qual e', appunto, dal traforo del Monte Bianco; proprio nell'ottica di perseguire l'obiettivo del rapido ripristino dell'opera, le societa' concessionarie, come e' loro dovere, si sono gia' organizzate per effettuare le operazioni di rimozione di quanto ancora presente nel tunnel e di decontaminazione delle strutture, propedeutiche alle effettuazioni di prove e rilievi necessari per la progettazione delle opere di riparazione, ma l'autorita' inquirente francese condiziona il rilascio dei relativi permessi al completamento di un documentario cinematografico iniziato, peraltro, oltre un mese fa e che rischia di essere completato ben oltre la data prefissata per il mese di luglio; sarebbe dunque preferibile ottenere i dati con simulazioni su modelli fisici e/o matematici, in quanto queste ultime, facilmente ripetibili a fronte delle piu' svariate condizioni al contorno, permetterebbero di verificare i risultati in uno spettro molto piu' ampio e semmai si ritenesse indispensabile la ripetizione dell'incendio in proporzioni naturali, allora andrebbe utilizzata una galleria dismessa senza rischiare di compromettere la stabilita' del traforo del Monte Bianco che costituisce un bene ed un grande patrimonio non solo dello Stato francese e dello Stato italiano ma di tutta l'Europa -: quali valutazioni dia il Governo sulle preoccupazioni espresse in premessa e se non si ritenga necessario porre il problema al Governo francese per evitare che si dilatino i tempi di riapertura e di messa in sicurezza del traforo del Monte Bianco. (4-24508)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "0"^^ . . "2014-05-15T12:15:12Z"^^ . "CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO)" . .