INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/24277 presentata da SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19990601

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_24277_13 an entity of type: aic

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: il progetto di Romagna Acque spa, per la realizzazione di "opere di by pass della galleria di derivazione dell'invaso di Ridracoli", rischia di provocare irrimediabili danni sul territorio, impoverendo la portata d'acqua dell'unico dei tre rami rimasto ad alimentare il fiume Bidente; lo scopo ufficiale del progetto e' quello di creare un'alternativa alla galleria di adduzione all'impianto di potabilizzazione, fino alla localita' "Vivaio" nel territorio del comune di Santa Sofia, attraverso una presa dal fiume Bidente che si invia alla stazione di pompaggio, che porta all'impianto di potabilizzazione un quantitativo d'acqua dal diametro di 1200 millimetri; la galleria di alimentazione attuale e', secondo i progettisti, "l'elemento piu' vulnerabile e quello meno affidabile dal punto di vista della continuita' del servizio" e il by pass - che dovrebbe funzionare solamente in caso di fuori servizio della galleria - si rende necessario allo scopo di permettere l'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria alla galleria medesima; lo schema operativo dell'opera prevede, subito a valle della diga, una deviazione dall'imbocco della galleria di derivazione, che scarica direttamente al fiume, il quale, pertanto, funziona da condotto a cielo aperto, cioe' da canale di derivazione. Lo stesso quantitativo d'acqua ceduto al fiume dalla diga dovrebbe poi venire derivato con un'opera di alto impatto ambientale a "Vivaio", a non piu' di 600 metri a monte dell'abitato di Santa Sofia, visibile da tutta la strada statale n. 130 (del Bidente), dalla strada provinciale n. 26 (del Carnaio) e dalla strada comunale Poggio la Lastra. Infatti l'opera consta di una regimazione d'alveo che interessa circa 4500 metri di sponda in sinistra e in destra, con in piu' la traversa, la centrale esagonale di pompaggio di 23 metri di diametro circoscrivente, i piazzali, l'area con i serbatoi sepolti, la strada bitumata di 7 metri di larghezza di collegamento della zona del "Vivaio" alla strada statale n. 130 (del Bidente) in localita' "sette Galli" per una lunghezza di circa 7000 metri piu' lo svincolo; l'importo dei lavori e' di lire 9.000.000.000; da un'analisi del progetto risulta che la fragilita' della galleria e' piu' teorica che reale; va confrontata l'opera proposta con il costo di una condotta dal diametro di 1200 millimetri in parallelo alla galleria esistente, per accertare se, con la tecnica del microtunnel, non sia piu' economica tutta l'opera, tenuto conto che sicuramente tale ultima soluzione sarebbe meno impattante; va verificato se l'obiettivo sia realmente quello di un'opera di emergenza o se, alla fine, non diventi un'opera definitiva che impoverisce ulteriormente le disponibilita' d'acqua del Bidente, proprio nei periodi di massima siccita' quando le richieste idropotabili sono al massimo. Per tale motivo bisognerebbe richiedere i misuratori di portata in partenza dalla diga e quelli di verifica al pompaggio in localita' "Vivaio" per accertarne l'identita'; va accertato se un'opera cosi' complessa, che necessita di un servizio di custodia e di sorveglianza continua e di una manutenzione costante, non abbia oneri di gestione superiori agli interessi finanziari dell'investimento della costruzione di una galleria di riserva anche dello stesso diametro; qualora quest'ultimo caso venisse accertato, sarebbe evidente o l'intenzione di Romagna Acque di prendere altra acqua dal Bidente, o l'impreparazione tecnico-finanziaria della stessa nella gestione di grandi opere; nonostante la relazione geologica a corredo del progetto sembri corretta, suscita perplessita' la parametrizzazione geotecnica, tenuto conto che eventuali imprecisioni porterebbero ad un ulteriore aumento dei costi della bonifica della zona; manca completamente la relazione idraulica per il dimensionamento delle difese di sponda per 4.500 metri della traversa e dell'opera di presa e, pertanto, i costi preventivati non sembrano avere valore reale; l'opera e' soggetta al nulla osta idraulico rilasciato dal servizio idrografico; relativamente al tratto fra la diga e l'opera di sollevamento, manca la relazione sul carico inquinante, sia agricolo, derivante da allevamenti, che ambientale -: se non ritenga opportuno intervenire per fermare la realizzazione del progetto della Romagna Acque spa sopra descritto e perche' sia effettuata la preventiva valutazione di impatto ambientale, conformemente alle direttive comunitarie e alla recente legge regionale in materia, al fine di garantire la tutela degli aspetti ambientali e la razionale utilizzazione delle risorse idriche della zona. (4-24277)
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SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 

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