INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/23440 presentata da TURRONI SAURO (MISTO) in data 19990413
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_23440_13 an entity of type: aic
Ai Ministri dei lavori pubblici, dell'ambiente e per i beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: l'alto corso del fiume Volturno nel Molise, nonostante l'intenso sfruttamento delle sue acque soprattutto a scopo idroelettrico, conserva ancora tratti di notevole interesse naturalistico, con presenze floristiche e faunistiche di rilievo, che fanno del comprensorio un corridoio biotico strategico posto tra le Mainarde (settore molisano del Parco nazionale d'Abruzzo) ed il Massiccio del Matese; per tali motivi l'Autorita' di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno ha adottato in sede di Comitato istituzionale e sta per approvare il Piano stralcio tutela ambientale "Conservazione delle aree umide interconnessa alla tutela del suolo e delle acque" - piano pilota Le Mortine" (legge 183/89 e legge 493/93) con il fine di tutelare la zona umida Le Mortine un raro esempio di esteso bosco igrofilo tra Venafro (IS) e Capriati al Volturno (CE) ed i contigui tratti fluviali dell'Alto Volturno; al fine di riequilibrare l'uso delle risorse idriche e soddisfare le richieste di ulteriore sfruttamento idrico potabile del fiume Volturno, senza compromettere i deflussi idrici necessari alla conservazione dell'ecosistema fluviale e con forme di compensazione ecologica improntate alla rinaturalizzazione e alla creazione di aree tutelate, l'Autorita' di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno e la regione Molise hanno sottoscritto il "Programma di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali della valle molisana del Volturno"; l'Autorita' di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno al fine di contenere il rischio idraulico del bacino dell'Alto Volturno ha adottato in sede di comitato istituzionale il piano stralcio "Difesa dalle Alluvioni" (legge 493/89 e legge 493/93) in procinto di essere definitivamente approvato, che zonizzando le aree limitrofe al Volturno in fascie A, B1, B2 e C, predispone vincoli di inedificabilita' e prescrizioni all'uso del territorio con il fine di ripristinare lo spazio vitale del Volturno e di contenere cosi' gli eventi esondativi; il Provveditorato alle opere pubbliche del Molise, nonostante una messe di direttive e leggi che predicano una gestione bioingegneristica dei corsi d'acqua, e' ancorato ad una visione esclusivamente idraulico-ingegneristica dell'intervento sui fiumi, che sono concepiti come dei semplici vettori idraulici, negando l'esistenza dell'ecosistema fluviale; di conseguenza la tipologia progettuale d'intervento consiste nella arginatura con gabbioni in rete metallica, nei casi migliori semplicemente coperti con terreno di riporto e geocomposto, e nella estrazione massiva dei sedimenti fluviali, con totale asportazione dei boschi ripariali e di distruzione delle isole fluviali: in tal modo alveo, golene, lanche e specchi d'acqua effimeri, sponde e boschi ripariali, cioe' l'ecomosaico fluviale, viene annullato ed il fiume letteralmente trasformato in una larga pista di ghiaia; detti lavori, che massicciamente a partire dal 1997 hanno interessato il corso dell'alto Volturno a partire dalla confluenza del fiume Cavaliere fino ai tenimenti di Sesto Campano (Isernia), Capriati al Volturno (Caserta) e Ciorlano (Caserta) (la riva sinistra del Volturno in provincia di Caserta, confinante con la provincia di Isernia e' di pertinenza del provveditorato alle opere pubbliche del Molise), il fiume Cavaliere stesso, il torrente Vandra e il Carpino, rispondono esclusivamente a segnalazioni di privati e comuni rivieraschi essendo scoordinati e concepiti al di fuori di logiche d'intervento su scala di bacino; tali interventi sono in netto contrasto per le tipologie progettuali adottate e per le proprie finalita', con il piano di conservazione delle zone umide - Piano pilota Le Mortine, che sobordina qualsiasi intervento nell'area a metodiche bioingegneristiche e rispettose dello stato dei luoghi, con il piano difesa alluvioni in quanto le arginature restringono lo spazio vitale del fiume impedendone la laminazione sulle aree di pertinenza fluviale (obiettivo principe di detto piano), con il Piano di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali della valle molisana del Volturno che nelle aree distrutte dal provveditorato alle opere pubbliche aveva previsto interventi di rinaturalizzazione e acquisizione di aree boscate perifluviali; alcuni interventi hanno perfino riguardato la difesa idraulica di aree da espropriare in quanto ricadenti nell'area di laminazione della costruenda vasca di laminazione del fiume Cavaliere; i programmi di manutenzione idraulica del provveditorato alle opere pubbliche del Molise non sono sottoposti alla preventiva valutazione e autorizzazione dell'Autorita' di bacino (la cui programmazione viene completamente vanificata da detti interventi) come ampiamente dimostrato a seguito degli incontri e dei sopralluoghi fissati dall'Autorita' di bacino, su invito del WWF Molise (19 novembre e 10 dicembre 1999), alla presenza di rappresentanti istituzionali del provveditorato alle opere pubbliche, dell'Autorita' di bacino, della provincia di Isernia, della soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, del corpo forestale dello Stato e del WWF (il finanziamento del ministero dei lavori pubblici relativo ai programmi di manutenzione idraulica di cui al cap. 7701 per l'anno 1998, era subordinato alla comunicazione preventiva degli interventi all'Autorita' di bacino); le opere idrauliche vengono appaltate dal provveditorato alle opere pubbliche prim'ancora di ricevere le necessarie autorizzazioni; per tali motivi i programmi di manutenzione idraulica appaiono in contrasto con il decreto del presidente della repubblica 14 aprile 1993 (criteri per la redazione dei programmi di manutenzione idraulica), con l'articolo 5, comma 1 della legge 5 gennaio 1994, n. 37 e con l'articolo 2.1 della direttiva estrazioni inerti dell'Autorita' di bacino (laddove si fa obbligo di rapportare tali interventi alla programmazione dell'Autorita' di bacino) e con le leggi 19 luglio 1993, n. 236, e 4 dicembre 1993, n. 493, in quanto anziche' essere occasione di lavoro a sostegno dell'occupazione, essi costituiscono un profitto esclusivo per le imprese, grazie al ricorso ordinario di mezzi meccanici ed alla conseguente scarsa manodopera (spesso inutilizzata persino per rimuovere i tronchi abbattuti, giacenti in alveo); detti interventi sono caratterizzati da evidenti carenze progettuali, essendo privi della descrizione puntuale dell'intervento con riferimenti cartografici imprecisi e nonostante cio' approvati dalla Soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, mentre maggiore attenzione mostra, almeno recentemente, la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Caserta; francamente risibili appaiono le relazioni di compatibilita' ambientale ai sensi dell'articolo 5, comma 1 della legge 5 gennaio 1994, n. 37, formulate dal provveditorato alle opere pubbliche; attualmente sono stati appaltati, in attesa delle relative autorizzazioni, lavori di arginatura e sbancamenti in alveo nel comprensorio naturalistico delle Mortine dove sono previsti drastici interventi sulla intatta vegetazione tutelata dal piano di salvaguardia dell'Autorita' di bacino, a inutile protezione di aree vincolate dal Piano difesa delle alluvioni e addirittura della discarica abusiva di Capriati a Volturno e di territori di scarso interesse agricolo perche' di pertinenza fluviale -: se siano a conoscenza di tale situazione e se intendano avviare gli opportuni accertamenti in merito ed ispezioni presso il provveditorato alle opere pubbliche del Molise volte a chiarire i motivi della completa autonomia o meglio dell'autarchia con cui opera tale struttura regionale, subordinando i prossimi finanziamenti relativi alla manutenzione idraulica all'approvazione di detti programmi da parte dell'Autorita' di bacino; se intendano avviare opportuni accertamenti presso la soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise volti a conoscere le prescrizioni rilasciate per i programmi di manutenzione idraulica per gli anni 1997 e il 1998, come gia' detto portatori di evidenti carenze progettuali, e quali siano le loro aderenze alle prescrizioni dei Piani paesistici; se intendano adottare in merito le iniziative ritenute piu' opportune ed in particolare se e' ancora in atto l'iter istitutivo di Riserva naturale statale zona umida Le Mortine o iniziative analoghe, stante la richiesta formulata in tal senso al ministero dell'ambiente in data 8 maggio 1992 dal gia' ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali - Direzione generale delle risorse forestali, montane e idriche - e considerato il Piano di tutela adottato dall'Autorita' di bacino. (4-23440)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/23440 presentata da TURRONI SAURO (MISTO) in data 19990413
xsd:integer
0
19990413-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/23440 presentata da TURRONI SAURO (MISTO) in data 19990413
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
PROCACCI ANNAMARIA (MISTO)
xsd:dateTime
2014-05-15T12:09:45Z
4/23440
TURRONI SAURO (MISTO)