_:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf "Si risponde alle interrogazioni indicate, concernenti la cessione della partecipazione detenuta dalla Banca d'Italia nel capitale della Societa' pel Risanamento di Napoli S.p.A. Al riguardo, sentita la Banca d'Italia, si fa presente che tra la citata Banca (parte venditrice) e la Domus Italica S.p.A. (parte acquirente), in esecuzione del contratto preliminare sottoscritto il 25 maggio 1999, e' stato stipulato in data 1^ luglio 1999 il contratto definitivo di cessione dell'intera partecipazione detenuta dalla Banca d'Italia nel capitale della Risanamento Napoli S.p.A., composta da n. 6.032.458 azioni ordinarie (pari al 58,59 per cento del capitale della specie) e da n. 890.072 azioni di risparmio (pari al 43,21 per cento del capitale della specie). In base a tale contratto, la parte acquirente si e' impegnata, tra l'altro, ad effettuare oltre all'OPA totalitaria sulle azioni ordinarie alle condizioni di legge, un'OPA volontaria totalitaria su tutte le azioni di risparmio della Risanamento Napoli allo stesso prezzo corrisposto alla Banca d'Italia per le azioni di tale categoria, ed inoltre a mantenere gli attuali livelli occupazionali della Societa', nonche' ad attribuire agli inquilini un'opzione di acquisto degli appartamenti da loro occupati in caso di vendita frazionata degli immobili della citata Societa'. La Banca d'Italia ha precisato che il contratto riguarda la cessione in blocco, a trattativa privata, dell'intera partecipazione azionaria detenuta dalla Banca d'Italia nella Risanamento Napoli e non la cessione degli immobili compresi nel patrimonio di tale Societa'. Il prezzo di cessione e' stato determinato in via negoziale, sulla base di una perizia e di un \"giudizio di congruita'\" emesso da qualificato soggetto indipendente. Per quanto riguarda, poi, il riferimento alla legge 30 luglio 1994, n. 474, si fa presente che l'operazione in questione non e' compresa nell'ambito di applicazione della citata legge, in quanto la Banca d'Italia non rientra tra i soggetti destinatari di tale provvedimento, godendo di garanzie di autonomia operativa, riconosciute dalla legislazione sia nazionale che comunitaria. Si soggiunge, infine, che l'operazione ha formato oggetto di una pluralita' di comunicati al pubblico, diffusi, ai sensi dell'articolo 114 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, alla CONSOB, alla Borsa Italiana S.p.A. ed a piu' agenzie di stampa nazionali in data 18 marzo 1999, 30 aprile 1999, 25 maggio 1999 e 1^ luglio 1999. Il Sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica: Roberto Pinza." . _:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf "19991008" . _:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA" . _:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf . _:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf . "4/23405" . _:Bfee91a3b7f685574df737a5cd2170acf . "Al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. - Per sapere - premesso che: da notizie apparse sui maggiori quotidiani napoletani nonche' su il Sole-24 ore risulta che la Banca d'Italia intende mettere in vendita le azioni da essa detenute nella societa' pel Risanamento di Napoli, azioni che costituiscono il pacchetto di maggioranza in quanto pari al 58,59 per cento del capitale sociale; un gruppo di imprenditori ha, inoltre, annunciato che intende promuovere una offerta pubblica di acquisto sulle azioni della societa' napoletana: si tratti di imprenditori facenti capo ad Alfio Marchini affiancato dalla struttura finanziaria Ibi e con la partecipazione inoltre della societa' Bonaparte dell'imprenditore Luigi Zunino, l'Imigest, facente capo al gruppo Imi-San Paolo, nonche' degli imprenditori Amedeo Brunello e Gianni Martini; alcuni istituti di previdenza collegati a casse di Previdenza di professioni autonome hanno evidenziato l'intento di promuovere acquisto di azioni della societa' Risanamento; in un documento predisposto dall'assemblea dei lavoratori della societa' Risanamento si evidenzia che il capitale della societa' cosi' come risulta dalla stampa e' di 400 miliardi di lire, mentre i lavoratori indicano una cifra di poco superiore ai 1000 miliardi di lire, ravvisando pertanto una grossa differenza tra la somma che tali imprenditori dovrebbero sborsare rispetto al reale valore della societa'; tale societa' e' quotata in borsa, e le continue notizie e voci potrebbero configurare, in caso di artata costruzione delle stesse, ipotesi di reato quali l'aggiotaggio; i cinquemila inquilini della societa', in massima parte residenti nella zona del centro storico di Napoli (San Lorenzo-Vicaria), ma anche presenti a Soccavo, Arenella e nella piazza Carlo III sono estremamente preoccupati per l'esito di queste vicende relativamente alle sorti della propria stabilita' abitativa; i circa duecento lavoratori della societa' hanno proclamato lo stato di agitazione in data 23 marzo 1999, in quanto legittimamente preoccupati per la stabilita' lavorativa derivante dall'ingresso di nuovi imprenditori di cui non si conoscono assolutamente i disegni e progetti per la societa' napoletana -: se il Ministro interrogato non intenda intervenire perche' sia garantita la situazione occupazionale dei lavoratori della societa' pel Risanamento di Napoli e quali iniziative intenda adottare per favorire gli inquilini della societa' relativamente alla stabilita' abitativa, prevedendo una sorta di diritto di prelazione nel caso di vendita degli immobili. (4-23405)" . "1"^^ . "PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO)" . . "2014-05-15T12:09:34Z"^^ . . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/23405 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19990412" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/23405 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19990412"^^ . "19990412-19991022" .