INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22897 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (MISTO) in data 19990315
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_22897_13 an entity of type: aic
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il quadro descritto dal servizio di Panorama del 18 marzo 1999 e' incredibile, poiche' denuncia che gli uffici giudiziari di Foggia sarebbero stati teatro di aspri contrasti tra magistrati, di reciproci condizionamenti e di gravi manipolazioni di decisioni giudiziarie; alcuni di tali fatti erano gia' stati considerati anomali dalla Camera dei deputati che, con deliberazione assunta su proposta dell'onorevole Correnti nel giugno del 1993, ha respinto alla procura di Foggia la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Cirino Pomicino sottolineando altresi' le vessazioni cui veniva sottoposto il notaio Leonardo Giuliani, per mesi in custodia cautelare preventiva; per alcuni di questi fatti, gia' noti, sono in corso giudizi presso i tribunali competenti e bisognera' attendere le relative sentenze; sorge, invece, un inquietante dubbio per quei processi in corso presso il tribunale di Foggia che, a suo tempo e nelle circostanze descritte dal settimanale, furono avviati e decisi da magistrati impediti o non liberi di autonome decisioni; il consiglio superiore della magistratura ed il Ministro di grazia e giustizia hanno il dovere di assicurare, dopo un attento e penetrante controllo, se nel tribunale di Foggia siano state ristabilite le condizioni di un giusto e sereno processo; da alcuni fatti avvenuti nel periodo 1992-1995, presso la procura del tribunale di Foggia nonche' presso l'Ufficio Gip e la presidenza del medesimo tribunale, sono emersi infatti comportamenti di alcuni magistrati che altre autorita' giudiziarie (tribunale di Potenza e di Lecce) hanno ritenuto delittuosi; il dottor Mario Apperti, sostituto procuratore anziano presso il tribunale di Foggia, e' stato rinviato a giudizio dal Gup di Potenza con decreto del 19 gennaio 1995 imputato del reato di cui all'articolo 323 codice penale perche' favoriva l'industriale cerealico Pasquale Casillo, oggi a sua volta imputato presso il tribunale di Nola del reato di cui all'articolo 416-bis (associazione camorristica), e conseguentemente danneggiava il notaio Leonardo Giuliani, amico di un concorrente dello stesso Casillo -: se risulti che sono stati rinviati a giudizio dal GUP presso il tribunale di Lecce, dottor Baffa, i sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale di Foggia, dottor Antonio D'Amelio (intanto deceduto) e Massimo Lucianetti perche' imputati dei reati cui agli articoli 323 (abuso d'ufficio) e 479 (falso ideologico) per aver costretto con pressioni ed intimidazioni alcuni testimoni ad accusare falsamente il notaio Leonardo Giuliani e l'ex ministro Cirino Pomicino per gli episodi dei cosiddetti nastri trasportatori di Manfredonia e della discarica di Vieste; se non ritenga necessario, considerato che da tutti gli episodi riportati nel citato articolo emerge un possibile preoccupante intreccio intimidatorio e collusivo tra i magistrati di vari uffici (Procura della Repubblica, ufficio del giudice per le indagini preliminari e Presidenza del Tribunale) e tra alcuni di questi e un imprenditore rinviato a giudizio per associazione camorristica, di predisporre una immediata ispezione sull'intero funzionamento del tribunale di Foggia e dei suoi vari uffici, con particolare riferimento ai seguenti fatti riportati nel citato articolo: a) sulla richiesta avanzata dai sostituti procuratori d'Amelio e Lucianetti di rinvio a giudizio del notaio Giuliani e degli onorevoli Cirino Pomicino e Formica, il Gup presso il tribunale Foggia Diella si astenne e che l'altro Gup in servizio presso lo stesso ufficio, la dottoressa Simonetta d'Alessandro, si astenne per ben due volte (marzo ed aprile 1996) ed una volta fu ricusata dagli stessi pubblici ministeri della procura presso il tribunale di Foggia (con motivazioni ritenute pretestuose dalla Corte di appello di Bari), secondo l'interrogante al solo fine di fare pressione sulla stessa dottoressa d'Alessandro; b) lo stesso Gup Simonetta d'Alessandro recatasi nel febbraio del 1994 presso il notaio Giuliani, all'epoca gia' indagato, in una conversazione registrata e riferita dal settimanale Panorama confermo' la persecuzione cui era sottoposto lo stesso Giuliani dai due sostituti d'Amelio e Lucianelli definendoli addirittura "banditi" nonche' le pressioni su di lei esercitate da un collega che a sua volta le sottrasse, con un sotterfugio, per qualche giorno la titolarieta' di un procedimento al fine di impedire l'eventuale revoca delle misure cautelari cui il notaio Giuliani era sottoposto; c) il Gup Simonetta d'Alessandro, che pure in quella conversazione registrata e pubblicata in parte dal settimanale Panorama si era espressa in maniera netta e chiara sulla insussistenza delle accuse rivolte dalla procura della Repubblica al suddetto notaio Giuliani, in tutti e tre i procedimenti nei quali questo era indagato, lo ha poi rinviato a giudizio unitamente (per il procedimento dei nastri trasportatori) all'onorevole Cirino Pomicino ed all'onorevole Formica, dimostrando cosi' ad avviso dell'interrogante di aver ceduto alle pressioni ricevute in tal senso solo dopo aver ripetutamente chiesto di essere esonerata da tali giudizi; d) le pressioni e le minacce dei sostituti d'Amelio e Lucianetti, che, ritenute verosimili dall'autorita' giudiziaria di Lecce ai fini del rinvio a giudizio, sono state ampiamente confermate nel dibattito in corso presso lo stesso tribunale di Lecce ove sono imputati il dottor Lucianetti ed il maresciallo dei Carabinieri Bruno, da molti testimoni tra cui i signori Borsci, d'Amico e dal professor avvocato Gustavo Pansini; e) che pressioni e minacce, sempre degli stessi sostituti procuratori d'Amelio e Lucianetti, che sarebbero state rivolte anche sul presidente del consiglio notarile di Foggia notaio Francesco Vassalli, perche' illegittimamente procedesse alla inabilitazione notarile del notaio Giuliani durata, poi, ben 5 anni; f)in una conversazione registrata ed acquisita dal tribunale di Lecce il notaio Vassalli ha riferito delle pressioni subite anche dal presidente del tribunale di Foggia dottor Francesco Montanino che, revocato per illegittimita' originaria, la inabilitazione notarile del notaio Giuliani, non ha trasmesso all'autorita' giudiziaria competente la notizia di reato riferita dal presidente del consiglio notarile di Foggia; g) come risulta da molteplici testimonianze degli avvocati del notaio Giuliani il 20 ottobre 1993, il dottor d'Amelio e Lucianetti convocarono costoro, tra cui il professor Carlo Taormina, nella propria stanza proponendo loro di far passare per concusso il proprio cliente purche' dichiarasse di aver dato del denaro all'onorevole Cirino Pomicino ed avutone diniego continuarono a perseguire duramente il notaio Giuliani; h) se risulti che questa attivita' di persecuzione nei riguardi del notaio Giuliani sia stata altresi' confermata da numerose altre testimonianze e da numerose altre conversazioni registrate ed acquisite dall'autorita' giudiziaria del Tribunale di Lecce. (4-22897)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22897 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (MISTO) in data 19990315
xsd:integer
0
19990315-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22897 presentata da GIOVANARDI CARLO AMEDEO (MISTO) in data 19990315
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
xsd:dateTime
2014-05-15T12:06:56Z
4/22897
GIOVANARDI CARLO AMEDEO (MISTO)