INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22667 presentata da SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19990303
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Ai Ministri dell'ambiente e per le politiche agricole. - Per sapere - premesso che: nel 1990, e' iniziata la costruzione della discarica di prima categoria per rifiuti solidi urbani, in localita' Ginestreto, nel comune di Sogliano al Rubicone, provincia di Forli', ritenuta, dalla provincia medesima, indispensabile per lo smaltimento dei rifiuti dei comuni del Rubicone e progettata per un quantitativo annuo Rsu e Rsa pari a 60.000 tonnellate; gia' dal 1991, primo anno di attivita' della discarica, sono state superate le previsioni dei quantitativi dei rifiuti conferiti alla discarica, mentre il comune di Sogliano, a causa dell'emergenza creatasi dalla mancata apertura delle discariche di Busca e Civitella, si e' visto obbligato ad accettare rifiuti provenienti non solo dalla provincia di Forli' ma anche da Rimini, da San Marino e da Firenze; a causa di una serie di emergenze, con specifiche autorizzazioni, sono state conferite alla discarica ingenti quantita' di rifiuti, raggiungendo, nel 1995, le 190 mila tonnellate, nel 1996, le 193 mila tonnellate, nel 1997, le 235 mila tonnellate; un'inchiesta della Guardia di finanza, iniziata nel 1996, ha messo in evidenza un traffico illecito di migliaia di tonnellate di rifiuti, che vedeva coinvolta la discarica di Ginestreto; nel 1996, a seguito di una petizione ai Ministri della sanita' e dell'ambiente da parte dei residenti della Valle Uso, che denunciavano la presenza di esalazioni sgradevoli nella Valle, e' stata scoperta una tubazione difettosa con perdite di ingenti quantitativi di biogas; il 31 dicembre 1996, le province di Forli' e di Rimini e i comuni di Torriana e di Sogliano hanno firmato un accordo di programma nel quale si impegnano a non costruire, nel prossimo decennio, un'altra discarica sul territorio torrianese (a 100 metri da quella di Ginestreto), accettando il comune di Sogliano di accogliere per 10 anni rifiuti solidi urbani provenienti dalla provincia di Rimini; nonostante tale accordo, nel corso del 1997, l'amministrazione comunale di Sogliano ha proposto Ginestreto come sito per la costruzione di una nuova discarica di tipo 2B per rifiuti speciali di ceneri e scorie, con l'intento di evitare la costruzione della medesima discarica nel territorio del comune di Torriana, a 100 metri da Ginestreto; il 23 febbraio 1998 nasce il Comitato "Valle Uso per la difesa del territorio", per contrastare l'insorgere di tale nuova discarica di tipo 2B a Ginestreto o a Torriana, e vengono organizzate una serie di assemblee e manifestazioni di protesta dei cittadini, che riscontrano un disinteresse pressoche' totale da parte degli amministratori provinciali e comunali; il 13 maggio 1998, le autorita' hanno presentato alla popolazione la bozza del Piano infraregionale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e speciali, che prevede nel territorio di Sogliano una discarica di categoria 2B, la cui realizzazione richiederebbe la modifica del vincolo paesistico a cui e' soggetta la zona; il 24 settembre 1998, un sopralluogo del dipartimento d'igiene e sanita' pubbliche dell'Asl di Cesena ha accertato l'emanazione di cattivi odori dalla discarica esistente - causato dai processi di degradazione dei rifiuti che, vista la grande quantita', non riescono ad essere assorbiti dalle centraline del Biogas dell'impianto - e ha ritenuto opportuno avviare uno screening di massa delle irritazioni agli occhi, alla gola e allo stomaco lamentate dalla popolazione residente; gia' dal 1990, la provincia di Forli' si e' impegnata, contestualmente alla realizzazione della discarica, a realizzare un potenziamento della viabilita' ed, in particolare, la costruzione della circonvallazione di Masrola e della bretella di collegamento a Pontetrebbio, opere queste ultime che, nonostante le rinnovate promesse, a tutt'oggi non sono state iniziate; i quotidiani locali hanno riportato una serie di agevolazioni economiche e sgravi fiscali che l'amministrazione comunale di Sogliano al Rubicone ha attuato in favore dei suoi cittadini, sottolineando che tali benefici, oltre a quelli ulteriori che saranno proposti in futuro, sono resi possibili grazie agli introiti della discarica di Ginestreto e mettendo in evidenza una netta intenzione dell'amministrazione comunale di "sacrificare" la Vallata dell'Uso a fronte di una serie di necessita' economiche per la realizzazione di servizi e investimenti nel territorio comunale che peraltro non interessano direttamente la vallata medesima; il 21 dicembre 1998, la societa' Ber Biomasse Emilia Romagna srl Protecma Sesto San Giovanni Milano, ha depositato al comune di Sogliano al Rubicone il progetto di inceneritore di pollina, mentre da alcuni giorni e' stato depositato nei comuni interessati il citato Piano infraregionale che prevede la realizzazione di una ulteriore discarica di tipo 2B nella zona di Ginestreto; un nuovo impianto di discarica a Ginestreto verrebbe ad aggravare le condizioni ambientali della zona, aumentando la conflittualita' sociale, in quanto la Valle dell'Uso e' gia' compromessa oltre che da una discarica, che produce effetti negativi sulla qualita' della vita dei cittadini, anche da impianti di tipo diverso, come cave e allevamenti di polli e suini, che, oltre a produrre inquinamento, vanno ad alimentare ed aggravare il problema della viabilita'; il territorio in questione, gia' emarginato per le condizioni morfologiche e socioeconomiche, e' portato da anni a subire l'esodo della popolazione verso centri urbani di maggior rilievo, quindi necessita un impegno da parte delle amministrazioni competenti affinche' gli abitanti siano incentivati a restare e a tornare sul territorio. Tale obiettivo potrebbe essere raggiunto solo attraverso lo sfruttamento delle risorse naturali alle quali lo stesso territorio e' vocato e l'utilizzo di contributi comunitari per i programmi di agricoltura biologica e agriturismo, attivita' e programmi che, a causa della presenza nella zona di ulteriori impianti di smaltimento di rifiuti, verrebbero, invece, preclusi e bocciati dagli organismi di controllo, arrecando gravi danni economici ai residenti -: se ritenga opportuno esaminare le problematiche legate alla scelta del sito, come individuato dal Piano infraregionale, e quali iniziative intende adottare per evitare che una eccessiva concentrazione di rifiuti e di impianti di discariche nella Valle dell'Uso provochi uno stato di totale degrado ambientale nella zona, con gravi conseguenze per la salute e la qualita' della vita dei residenti e la creazione di conflitti sociali tra la popolazione locale che, come si evince dalla premessa, sente di aver gia' contribuito abbastanza in materia ambientale e non si rassegna ad assistere alla completa distruzione del suo territorio; quali iniziative intenda assumere affinche' le attivita' di agricoltura della zona, ed in particolare le colture biologiche, finanziate dalla Comunita' europea, possano avere un futuro. (4-22667)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22667 presentata da SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19990303
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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SANTANDREA DANIELA (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)