INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22187 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19940303
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_22187_11 an entity of type: aic
Ai Ministri della pubblica istruzione, per la funzione pubblica e dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'UNICOBAS Scuola ha indetto in data 21 dicembre 1993 (prot. n. c/13/ind) il seguente calendario di scioperi: 1) sciopero della prima ora per docenti e personale ATA del turno antimeridiano, o dell'ultima ora per docenti e personale ATA del turno pomeridiano, nei giorni 27 e 28 gennaio 1994; 2) dal 7 gennaio al 30 giugno 1994: a) sciopero di tutte le attivita' di non insegnamento (collegi docenti, interclassi, colloqui, genitori, etc.); b) blocco delle due ore di programmazione settimanale per le scuole elementari; c) astensione dagli straordinari per il personale ATA; d) astensione dall'aggiornamento dei docenti; e) indisponibilita' alla partecipazione a viaggi di istruzione; l'UNICOBAS ha quindi indetto in data 7 gennaio 1994 la ulteriore forma di lotta (Prot. n. c719/md): astensione dall'adozione delle nuove schede di valutazione nelle Scuole medie di primo grado dal 22 gennaio al 30 giugno '94; in data 13 gennaio 1994 (Prot. n. c/15/ind) l'UNICOBAS scuola ha indetto il seguente calendario di agitazioni: 1) blocco degli scrutini scuole medie di primo e secondo grado, dall'1 al 5 febbraio '94 (compresi); 2) non compilazione e non consegna delle schede di valutazione del primo quadrimestre nelle scuole elementari, dal 21 al 25 febbraio (compresi); 3) sciopero della prima ora per docenti e personale ATA di ogni ordine e grado di scuola del turno antimeridiano, o dell'ultima ora per docenti ed ATA di ogni ordine e grado di scuola del turno pomeridiano, nelle date 22 e 23 febbraio 1994; il Ministero della Funzione Pubblica, nella persona del Dottor Vetrella, ha redatto una nota inviata a: Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero degli Interni, Prefetti delle Repubblica, Commissione di Garanzia per l'attuazione della legge 146/90, nella quale contesta con argomentazioni pretestuose gli scioperi in oggetto; in violazione della legge 146/90, tale nota e' stata redatta in assenza del parere della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero. In piu' l'articolato, contenente esplicite minacce di sanzioni nei confronti dei lavoratori della scuola intenzionati ad aderire alle agitazioni in corso, e' stato ripreso e diffuso, caso unico in Italia, dal Prefetto di Livorno, che lo ha inviato al Provveditore della sua citta', e per suo tramite esso e' giunto nelle scuole. Anche il Prefetto di Livorno ed il suddetto Provveditore hanno quindi violata la legge 146/90, agendo in proprio, arbitrariamente, senza attendere il parere dirimente della Commissione di Garanzia; la prassi adottata dai soggetti in questione e' viziata da: abuso d'uffico e dalla violazione dell'articolo 28 L. 300/70 (comportamento antisindacale atto ad impedire dolosamente il diritto di sciopero costituzionalmente tutelato, anche in violazione della citata L. 146/90 che lo regolamenta); trattasi di atti molto gravi, senza precedenti nel comparto scuola, che prefigurano una serie di violazioni a catena del diritto, nonche' una pesante ingerenza di settori dell'Esecutivo (quali ad esempio le Prefetture) che richiama oscuri precedenti della nostra storia nazionale; va rilevato inoltre che era evidente l'intenzione di ottenere la dissuasione degli eventuali scioperanti, da momento che la nota, peraltro equivoca e ben lungi dall'essere trascrizione di un mero "parere", e' stata infarcita dalle minacce rivolte al personale e rivolta in indirizzo senza alcun commento precauzionale, a tutti i Prefetti del Paese; in merito alla questione relativa alla legittimita' degli scioperi indetti si evince, nella contestazione puntuale di ogni capitolo del documento in oggetto, la pretestuosita' dell'"impianto accusatorio" con il quale il signor Vetrella, a nome del "Servizio IV Relazioni Sindacali", tradisce l'evidente volonta' di negare conformita' a qualsivoglia iniziativa di sciopero venga indetta dall'UNICOBAS; si avvia persino a negare legittimita' ad uno sciopero sulle riunioni degli insegnanti (attivita' che e' impossibile definire quale "servizio minimo da garantirsi"), perche' non si sarebbero indicate le date e le ore previste per gli organi collegiali in ognuna delle 20.000 scuole italiane); l'attivita' di Vetrella, che evidentemente non puo' ricoprire una carica importantissima in un delicatissimo ufficio ove ha in mano i destini del diritto di sciopero in tutto il Pubblico Impiego, e' proseguita anche successivamente allo specifico dell'azione qui contestata, con un sfilza di note atte a contestare la protesta indetta dall'UNICOBAS, fino a negare legittimita' persino di collegi dei docenti che, in piena autonomia e nel rispetto di una precisa circolare ministeriale emanata in proposito, hanno deciso di non adottare per l'anno in corso le nuove schede di valutazione nella scuola media di 1^ grado -: se non intendano aprire un'inchiesta sui fatti sovradescritti e prendere adeguati provvedimenti disciplinari nei confronti dei funzionari responsabili. (4-22187)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22187 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19940303
xsd:integer
0
19940303-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22187 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19940303
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
AZZOLINA ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
CALINI CANAVESI EMILIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
xsd:dateTime
2014-05-14T21:19:47Z
4/22187
BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)