INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/22020 presentata da RUSSO RAFFAELE (DEMOCRAZIA CRISTIANA-PARTITO POPOLARE ITALIANO) in data 19940210

Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni, del tesoro e dell'interno. - Per sapere - premesso che: l'articolo 17 della legge 10 dicembre 1993 n. 515 accorda a ciascun candidato o lista di candidati alle elezioni politiche (europee ed amministrative in forza della estensione di cui al successivo articolo 20) la possibilita' di usufruire di tariffa postale ridotta per l'invio di materiale elettorale durante i 30 giorni precedenti le elezioni; la norma si riferisce espressamente alla Amministrazione Postale omettendo di considerare che con precedente decreto-legge 1^ dicembre 1993, n. 487 (ora convertito nella legge 29 gennaio 1994, n. 71) quest'ultima e' stata trasformata, con effetto dal 1^ gennaio 1994, in Ente Pubblico Economico, titolare di proprio bilancio e di propria economia contabile; la legge in questione non prevede copertura finanziaria ne' indica i modi di reperimento della necessaria provvista; in tale situazione la previsione legislativa di cui all'articolo 17 della legge n. 515 imporrebbe all'Ente Poste Italiane la resa di un servizio il cui aggravio e' valutabile intorno ai 200 miliardi ed i cui riflessi non sono sopportabili alla luce dei criteri legali che regolano la redazione del bilancio ai sensi della disciplina del codice civile; di conseguenza e' evidente che il nuovo Ente Pubblico puo' applicare l'agevolazione prevista da tale normativa solamente subordinandola al rimborso degli oneri -: come ed in che modo si intenda provvedere a rimborsare a "Poste Italiane" i circa duecento miliardi di mancato introito tariffario; se sia vero che la spesa prevista a carico dell'erario per la prossima competizione elettorale raggiunge cosi' la cifra di milleduecento miliardi. (4-22020)