INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21885 presentata da SALVOLDI GIANCARLO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19940202
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Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il signor Luca Berti, nato a Fano il 19 luglio 1970, nel novembre del 1990 presenta istanza di riconoscimento come obiettore di coscienza, rinunciando nel contempo al rinvio per motivi di studio; il 2 gennaio 1991, inizia un'esperienza religiosa in convento, nei frati Servi di Maria; il 2 maggio 1991, la domanda di obiezione di coscienza di Luca Berti viene accolta; il 15 maggio 1991, Luca Berti si reca personalmente al distretto militare di Ancona per informarsi sulla possibilita' di rinviare la chiamata al servizio civile sino al termine della sua esperienza religiosa. In tale sede gli viene detto che e' possibile ottenere il rinvio della chiamata per motivi riguardanti la frequenza di un istituto religioso, a condizione che il giovane rinunci al riconoscimento di obiettore. A questo punto Marco Berti rinuncia allo status di obiettore e presenta domanda di rinvio della chiamata alle armi perche' frequentante un istituto religioso; nelle settimane successive il giovane si informa direttamente alla Direzione Generale della Leva, che, al contrario del Distretto Militare di Ancona, non rileva alcuna incompatibilita' tra lo status di obiettore ed il rinvio della chiamata alla leva per ragioni riguardanti la frequenza di istituti di formazione religiosa; dal febbraio 1992 sino a buona parte del 1993 il giovane Luca Berti si vede pervenire a casa per ben due volte la cartolina di chiamata alle armi, ed ogni volta deve ricordare ai competenti uffici che sta frequentando un istituto di formazione religiosa. Scopre a questo punto che il distretto militare di Ancona, con parecchi mesi di ritardo rispetto alla data di presentazione, ha inviato alla Direzione Generale della Leva la sua rinuncia allo status di obiettore, e questo nonostante l'affermazione di Levadife circa la compatibilita' tra status di obiettore e rinvio della chiamata alle armi per frequenza di istituti religosi; ai primi di agosto del 1993 Luca Berti partecipa all'iniziativa dei "Beati i costruttori di pace" nella ex Jugoslavia; il 25 agosto 1993, Mario Berti esce definitivamente dal convento dei frati Servi di Maria e cessa definitivamente ogni presentazione di richiesta di rinvio del servizio di leva; il 7 ottobre 1993, rientrato definitivamente da Sarajevo, il giovane chiede il ripristino del suo status di obiettore di coscienza, cui aveva rinunciato per le informazioni errate fornite dall'amministrazione della difesa; il 4 novembre 1993, l'Amministrazione della difesa rigetta l'istanza del giovane, e nello stesso mese arriva a Luca Berti la cartolina di chiamata alle armi per il 15 febbraio 1994; Luca Berti ha gia' inviato comunicazioni scritte al reparto militare dove dovrebbe presentarsi ed al distretto militare di appartenenza in cui si dichiara obiettore e fa presente che non si presentera' alle armi, chiedendo di vedere ripristinata la sua condizione di obiettore di coscienza e di poter svolgere il servizio civile -: se non ritenga che il percorso di vita di Luca Berti testimoni oltre ogni ragionevole dubbio il suo rifiuto delle armi e di ogni forma di violenza; se non ritenga quindi doveroso attivare i competenti organi dell'amministrazione della difesa affinche' Luca Berti si veda ripristinato lo status di obiettore di coscienza e possa svolgere un servizio civile in alternativa al servizio militare. (4-21885)
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SALVOLDI GIANCARLO (FEDERAZIONE DEI VERDI)