INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21685 presentata da LECCESE VITO (MISTO) in data 19990120
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Ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: il territorio del comune di Patu' (Lecce) e' un'area archeologica di notevole importanza in quanto vi si trovano i resti della citta' messapica di Vereto, situata su una serra in prossimita' del capo di Leuca a circa due chilometri dal mare ed estesa su di un'area di circa 80 ettari, come testimoniato dagli studi effettuati dal professor Cosimo Pagliara dell'Universita' di Lecce, pubblicati negli annali della Scuola normale superiore di Pisa e dai preziosi ritrovamenti di tombe di eta' messapica e romana, i cui resti sono custoditi nei musei di Lecce e Taranto; nel 1997 il dipartimento dei beni culturali dell'Universita' di Lecce ha provveduto al censimento e tra i siti noti risulta esserci la citta' messapica di Veretum e l'area delimitata da una cinta muraria lunga circa 4 chilometri; nei primi anni ottanta e' stata realizzata la zona 167 per l'edilizia economica e popolare su parte delle necropoli di Vereto, con danni incalcolabili al patrimonio archeologico del Salento e non solo; il comune di Patu' ha in corso la procedura di adozione del piano regolatore in cui generale avviata con una delibera di intenti per quest'area l'amministrazione comunale di Patu' ha gia' fornito indicazioni al tecnico incaricato della redazione dello strumento urbanistico affinche' preveda un divieto di qualsiasi intervento, in attesa di avviare la costituzione di un parco archeologico nell'ambito di un progetto finanziato dall'Unione europea; tuttavia con deliberazione del consiglio comunale n. 44 del 5 novembre 1998 la medesima amministrazione comunale, non dotata di piano regolatore generale ne' di piano per gli insediamenti produttivi, ha dichiarato di pubblico interesse la realizzazione in tale area archeologica di una calzificio da parte della ditta "Quadrifoglio srl" presieduta dal signor Angelo Galante, gia' sindaco del comune di Patu', derogando alle previsioni del programma di fabbricazione vigente grazie al richiamo della legge regionale n. 3 del 1998 che prevede che tale deliberazione di variante allo strumento urbanistico non sia soggetta al controllo ed autorizzazione regionale; la legge regionale n. 2 del 14 gennaio 1998, prorogando la vigenza della legge regionale n. 30 del 1990 sino alla data del 31 dicembre 1998, vieta che in attesa dell'approvazione del piano paesistico previsto dall'articolo 1-bis della legge n. 431 del 1985 si possa attuare "ogni modificazione dell'assetto del territorio nonche' qualsiasi opera edilizia nei territori relativi alle zone di interesse archeologico" -: quali provvedimenti intendano adottare al fine di evitare che una delle aree archeologiche piu' importanti della Puglia, non ancora soggetta a vincolo ai sensi della legge n. 1089 del 1939, venga ulteriormente devastato da un intervento edilizio che utilizza in maniera del tutto impropria finanziamenti comunitari e nazionali concessi alla ditta "Quadrifoglio srl" ai sensi della legge n. 488 del 1992; se il Ministro per i beni e le attivita' culturali intenda esercitare il potere sostitutivo previsto dalla cosiddetta "legge Galasso" nei confronti della regione Puglia, che ad oggi non ha ancora approvato i piani paesistici e che con la legge regionale n. 3 del 20 gennaio 1998 ha rinunciato a tutelare l'ambiente ed il paesaggio, consentendo ai comuni di realizzare non solo opere pubbliche ma anche di consentire opere di "pubblico interesse" realizzate da privati in qualsiasi parte del territorio anche in deroga alle vigenti disposizioni in materia di tutela del paesaggio (legge n. 1497 del 1939 e n. 431 del 1985) e di beni storici e archeologici (legge n. 1089 del 1939), e cosi' via, sulla base di una semplice deliberazione del consiglio comunale (articolo 61, n. 3 del 1998); se il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica intenda revocare il finanziamento concesso ai sensi della legge n. 488 del 1992 alla ditta "Quadrifoglio srl" poiche' l'insediamento produttivo viene previsto in area non idonea dal punto di vista urbanistico e archeologico. (4-21685)
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2014-05-15T12:00:59Z
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LECCESE VITO (MISTO)