INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21326 presentata da ZAVETTIERI SAVERIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19940111

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Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nella recente visita effettuata il 6 dicembre presso gli uffici giudiziari di Reggio Calabria e nel corso del dibattito pomeridiano svoltosi presso l'auditorium S. Paolo sull'amministrazione della giustizia e la lotta alla criminalita', il Ministro in indirizzo ha avuto modo di costatare di persona l'aria che si respira nell'ambito degli uffici giudiziari e della procura di Reggio per le tensioni ed il clima di veleni e sospetti prodotti da chi, probabilmente insoddisfatto per i limitati successi conseguiti nelle indagini giudiziarie, non sufficienti comunque a proiettare l'immagine sulla ribalta delle grandi inchieste di mafia e di malapolitica, tende a scaricare su presunte inerzie, resistenze e/o altro di organi investigativi e colleghi, ogni responsabilita'; numerosi tentativi di uso scorretto di alcuni pentiti sono affiorati in taluni procedimenti giudiziari in corso a Reggio Calabria con proposito malcelato di coinvolgere nelle inchieste magistrati di specchiata integrita' morale ed indiscusso rigore professionale oltre a liberi professionisti o operatori del diritto di grande linearita' e correttezza allo scopo di sollevare polveroni o sostenere teoremi altrimenti insostenibili che portino acqua al mulino del grande processo politico-giudiziario che si sta celebrando nel nostro Paese -: se sia a conoscenza di quanto scritto su Gazzetta del sud del 16 dicembre in ordine alla deposizione fornita da un indagato nel processo Mani pulite di Reggio, Marcello Cordova, che ha testualmente sostenuto "di essere stato contattato dal magistrato, subito dopo l'arresto dell'assessore Biasi che e' suo cognato, per un incontro riservato; latore di questo invito, secondo Cordova, sarebbe stato il maresciallo Nicolo' Moschitta che ha lavorato sodo alle indagini di Mani pulite. Rifiutato il primo invito ne avrebbe avuto un secondo, questa volta da parte del colonnello Angiolo Pellegrini, per cui accetto' di incontrare il giudice Pennisi presso la sede della D.I.A. qui gli sarebbe stato chiesto di collaborare all'inchiesta ma lui rifiuto' decisamente; sarebbe seguito un alterco poi ricomposto dal maresciallo Moschitta. Il giorno dopo scatto' anche per il Cordova il mandato di cattura; quali iniziative il Ministro in indirizzo ritenga opportuno adottare per riportare un clima di serenita' e di collaborazione negli uffici della procura di Reggio, accertare la veridicita' degli episodi denunciati ed investire il C.S.M. rivelatosi in tante circostanze "cieco, sordo e muto" e garantire il rispetto delle procedure evitando violazioni ed abusi e ristabilendo cosi' la fiducia necessaria verso le istituzioni e la gistizia di cui si avverte sempre piu' pressante il bisogno. (4-21326)
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ZAVETTIERI SAVERIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) 

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