INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21314 presentata da RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19940111

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere: in relazione alla morte del maresciallo Vincenzo Li Causi, avvenuta in Somalia, se sia stata valutata l'ipotesi che il decesso non sia dovuto a causa accidentale (pallottola vagante) ma sia stata in qualche modo predeterminata da componenti della criminalita' (o da altri) che potessero avere interesse a far tacere il maresciallo. Infatti uno degli scopi (per altro mai ufficialmente chiariti) del centro Scorpione di Trapani appartenente a Gladio, e' stato detto essere quello di combattere la criminalita'. Risulta infatti che Li Causi abbia fatto alcune affermazioni che, se approfondite, avrebbero potuto avere conseguenze imprevedibili. La prima riguarda le dichiarazioni secondo cui vennero apposte firme fittizie sotto documenti contabili. Tali firme, secondo quanto affermato da Li Causi, sarebbero state apposte da colleghi del servizio operanti a Roma ai quali egli chiedeva di sottoscrivere per non fare apparire la sua grafia. In contrasto con quanto affermato da Li Causi inoltre il colonnello Fornaro, anch'egli interessato alla gestione del centro Scorpione, non sarebbe stato un informatore esterno, oggetto di pagamenti. In secondo tempo il maresciallo ha rilasciato delle dichiarazioni ben poco chiare circa la pista di decollo-atterraggio di cui disponeva il centro Scorpione in localita' Castelluzzo, nei pressi di San Vito Lo Capo. Secondo alcune affermazioni poi rettificate la zona di Castelluzzo sarebbe stata scelta perche' era quella che non interferiva per la sua collocazione con il traffico aereo nel senso che non veniva captata dai radar in funzione negli aeroporti a Palermo. Ma poi il Li Causi modifico' la versione indicando la vera ragione nel fatto che in una zona con traffico aereo eventuali incroci avrebbero provocato spostamenti di aria con il rischio di far precipitare il velivolo. Il Li Causi affermo' anche di non conoscere a che scopo serviva l'aereo, una affermazione sorprendente del momento che per tre anni egli era stato responsabile del centro e quindi dell'uso dell'aereo. In terzo luogo il Li Causi ha affermato di non aver reclutato ne' segnalato persone residenti nella zona di Trapani, il che sembra assai peculiare se il centro doveva servire a predisporre strutture di guerriglia per un indeterminato futuro. Va infine ricordato che il Li Causi era stato impiegato in operazioni particolarmente delicate ed oscure, come l'operazione disposta dall'onorevole Craxi in Peru' secondo direttive politiche che sarebbero state impartite fuori dalle regole e in contrasto con la legge 801 del 1977; in conseguenza di quanto sopra se sia stata aperta un'inchiesta in Somalia per stabilire se potevano esservi in luogo persone eventualmente infiltrate dall'Italia che avessero tramato per mettere a tacere per sempre il maresciallo Li Causi in considerazione delle delicatissime vicende di cui era a conoscenza. (4-21314)
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