INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/21039 presentata da PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19931217
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_21039_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'ambiente, dei lavori pubblici e dell'industria commercio e artigianato e incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali. - Per sapere - premesso che: nel territorio del comune di Candiolo (provincia di Torino) scorre un corso d'acqua denominato Bealera, Canale o Rivo del Molino, Torrente Candiolo, Rio Gambrero, Fosso del Martinetto, a seconda del riferimento cartografico e della zona attraversata; tale corso d'acqua e' oggi utilizzato per irrigare i campi, rivelandosi altresi' utile in caso di piogge torrenziali in quanto costituisce un'importante valvola di sfogo delle acque piovane e del torrente Chisola, limitando cosi' i danni derivanti dalle alluvioni; per il tratto noto come Rio Gambrero l'Amministrazione comunale di Candiolo ha approvato il 6 agosto 1993 un bando di gara per intubare il corso d'acqua in un manufatto di cemento a sezione quadrata lungo 370 metri avente dimensioni interne di 2 % 2,5 metri e correttivo del percorso originario, per un costo previsto di 680 milioni di lire di cui 300 finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti ed il resto a carico delle opere di urbanizzazione; nel corso degli ultimi anni il comune di Candiolo ha permesso di edificare fin quasi a ridosso del Rio Gambrero, in certi casi proteggendo le zone edificate con argini verticali in cemento armato ignorando la normativa sulle distanze di rispetto, in altri invece edificando addirittura su terreni depressi, regolarmente soggetti ad allagamenti; per quanto riguarda la rete fognaria, alcuni edifici sono dotati di pozzi neri la cui impermeabilita' e' dubbia, altri invece scaricano a cielo libero nel Rio Gambrero; a causa degli scarichi non depurati e dell'assoluta mancanza di pulizia del torrente, le condizioni igienico-sanitarie delle sponde, infestate da topi e zanzare, sono preoccupanti; l'opportunita' di intubare il rio e' stata aspramente criticata a livello locale dal gruppo consiliare dei Verdi di Candiolo, favorevole ad interventi di ripulitura e valorizzazione delle sponde ed alla costruzione di un efficente sistema fognario; in caso di pioggia la cementificazione delle rive dei fiumi determina un aumento incontrollabile della velocita' e quindi della forza delle acque che, non piu' assorbite dagli alvei naturali dei corsi d'acqua, tracimano pericolosamente, distruggendo strade, ponti, case, e causando vittime, come le alluvioni degli ultimi anni hanno ancora una volta dimostrato; il comune di Candiolo continua ad autorizzare piani edilizi che prevedono costruzioni a ridosso del torrente senza che sia chiaro se esso appartenga al Demanio dello Stato o sia di proprieta' comunale -: se il ministro dell'ambiente non ritenga opportuno intervenire per salvaguardare il letto e le acque di tale corso d'acqua in modo da contenere il rischio delle alluvioni; se il ministro dell'industria non ritenga urgente confermare ufficialmente al piu' presto la natura pubblica del Torrente Candiolo, secondo quanto risulta dall'elenco delle acque pubbliche della provincia di Torino (n. 142); se i ministri del tesoro e dei lavori pubblici non ritengano necessario bloccare il finanziamento di 300 milioni, erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti, relativo ad un progetto in pieno contrasto con la volonta' del Consiglio regionale del Piemonte che, in data 29 giugno 1993, ha impegnato la Giunta a "rinaturare i corsi d'acqua insipientemente cementificati, anche al fine di prevenire dissesti idrogeologici". (4-21039)
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2014-05-14T21:17:43Z
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PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)