INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20886 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931214
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Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere - premesso che: Andrea e Salvatore Di Gregorio, di Mazara Del Vallo hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica di Marsala ed al Commissario per la lotta alla mafia in cui si fanno espliciti riferimenti a certi particolari poteri che la ditta Poiatti avrebbe nel persuadere funzionari e politici nella istruzione e nella definizione di pratiche che interessano la famiglia Poiatti; tra l'altro la Poiatti SpA volendo ampliare lo stabilimento di Mazara del Vallo, adibito a pastificio, nel maggio 1986 avanzava istanza di concessione edilizia che veniva rigettata in data 22 marzo 1988 in quanto l'area in questione ricadeva nell'ambito del piano di recupero n. 8, stabilito dal consiglio comunale di Mazara del Vallo, ai sensi dell'articolo 14 della legge regionale n. 37 dell'85; la ditta Poiatti, vedendosi denegata la concessione edilizia, presentava richiesta di autorizzazione per la collocazione di una batteria di impianti silos per lo stoccaggio del grano, sostenendo che le autorizzazioni non sono soggette all'articolo 21 della legge regionale 37/85 che tassativamente vieta ogni attivita' edilizia nelle aree incluse nei piani di recupero, sino alla loro approvazione e sostenendo, altresi', che per la collocazione delle imponenti strutture non era necessaria alcuna concessione edilizia, cosi' che si arriverebbe all'assurdo - come si rileva anche da un'interrogazione dei deputati missini all'Assemblea regionale siciliana, primo firmatario Cristaldi - che per realizzare imponenti opere come sono i silos non si dovrebbe neanche acquisire il parere della commissione edilizia comunale; i silos in questione, oltre che sulla proprieta' Poiatti, dovrebbero essere ubicati in un'area espropriata alla ditta Licari Maria (madre di Andrea e Salvatore Di Gregorio, autori dell'esposto alla procura della Repubblica ed al Commissario per la lotta alla mafia) per pubblica utilita', mediante decreto del prefetto di Trapani che ha emesso tale provvedimento a seguito di certificazione, rilasciata dal Comune di Mazara del Vallo, attestante che l'area espropriata ricadeva in area industriale, ma ometteva di certificare che tale area, comunque, ricadeva nell'ambito di un piano di recupero e che, percio', su essa non poteva essere consentita alcuna attivita' edilizia; e poiche' nell'area non e' consentita alcuna attivita' edilizia, vengono a mancare i presupposti dell'esproprio -: se risulti quali provvedimenti sono stati adottati dalla procura della Repubblica di Marsala e dal Commissario per la lotta alla mafia a seguito dell'esposto dei fratelli Di Gregorio; quali iniziative si intendano con urgenza assumere, per quanto di competenza, per imporre il rispetto delle leggi al comune di Mazara del Vallo, tanto piu' che nessuna traccia c'e' piu' nei fascicoli della nota dello stesso Comune con la quale si rigettava la richiesta di autorizzazione, avanzata dalla ditta Poiatti in data 17 maggio 1988, in quanto le opere avrebbero dovuto nascere in area ricadente in un piano di recupero, mentre, misteriosamente, appare la nota n. 14107 del 15 luglio 1988 con la quale l'amministrazione comunale, facendo marcia indietro, dichiara che le opere che la ditta Poiatti intendeva realizzare necessitavano della "semplice autorizzazione" e non della concessione, calpestando quanto prescritto dalle leggi vigenti; e quando comunque, con nota n. 22, settore urbanistica, del 5 gennaio 1989, il capo dell'ufficio tecnico comunale aveva comunicato alla ditta Poiatti che l'istanza di autorizzazione del 17 maggio 1988 veniva rigettata in quanto, l'area sulla quale si intendevano realizzare le opere era compresa in un piano di recupero urbanistico in attesa dalla approvazione dei piani particolareggiati e quindi sino ad allora non edificabili nota pero' disattesa dall'amministrazione comunale che adatta i suoi pronunciamenti alle pressioni della richiedente ditta Poiatti. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-12382 del 17 marzo 1989. (4-20886)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20886 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931214
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4/20886
PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)