INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20734 presentata da BERSELLI FILIPPO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19981112

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: a Bologna e' in atto una vera e propria bagarre tra avvocati e magistrati sull'astensione indetta dai penalisti in segno di protesta contro la sentenza della Corte Costituzionale sull'articolo 513 del codice di procedura penale; nella mattinata dell'11 novembre 1998 si sono verificate situazioni paradossali: mentre la prima sezione penale (presidente Millo) ha preso atto della protesta, rinviando i processi gia' fissati, la seconda sezione penale (presidente Cornia), sulla scia di quanto deciso il giorno precedente dal presidente Libero Mancuso, ha stabilito che le udienze dovevano proseguire; in tale contesto il presidente Cornia ha prima "denunciato" (per l'esattezza, ha inviato gli atti alla Procura per l'ipotesi di interruzione di pubblico servizio) l'avvocato Achille Melchionda, poi ha nominato per otto volte consecutive difensore d'ufficio l'avvocato Francesco Maisano, che cosi' si potrebbe trovare a rispondere di altrettante "denunce"; mentre il pretore dottor Norberto Lenzi rinviava i suoi processi, nelle stesse ore rinvii degli atti ("denunce") in procura per alcuni avvocati, tra cui Elisabetta D'Errico e Lucio Strazziari, segretario dell'Ordine, ed analoghe iniziative venivano poste in essere dagli uffici dei Gip, presso i quali erano fissate numerose udienze preliminari; ad avviso dell'interrogante ci si trova di fronte ad una vera e propria ritorsione posta in essere a Bologna da alcuni magistrati contro gli avvocati, che si risolve in un evidente tentativo di intimidazione per vanificare di fatto il legittimo esercizio del diritto di astensione da parte dei penalisti bolognesi -: come valuti quanto esposto in premessa e se intenda porre in essere con urgenza le iniziative di propria competenza in relazione ai denunciati comportamenti di alcuni magistrati di Bologna, che appaiono all'interrogante vere e proprie ritorsioni e intimidazioni nei confronti dei penalisti che debbono cessare. (4-20734)