_:B345064830ebf9cbb08c9956d2e34ce37 "Il Ministero degli Affari Esteri e' naturalmente a conoscenza dell'esistenza di una minoranza italiana in Romania (circa 4000 persone) prevalentemente concentrate, oltre che a Bucarest, nelle regioni e/o distretti di Oltenia, Jasi, Tulcea, Costanza, Jiu-Piave e Prahova) nonche' del fatto che essa e' rappresentata nel Parlamento dal Deputato Valentin Iuliano. La presenza di un rappresentante di origine italiana e' garantita dall'articolo 59 della Costituzione rumena del 1991, che assicura perlomeno un seggio a tutte le minoranze etniche, anche se non raggiungono alle elezioni politiche il \"quorum\" necessario agli altri partiti per essere rappresentati in Parlamento. La minoranza di origine italiana e' perfettamente integrata nel contesto romeno e, se di condizione di isolamento e di abbandono si vuol parlare, bisogna risalire all'epoca della dittatura comunista, che era giunta al punto di rendere illegale - salvo che non fosse esplicitamente autorizzato - ogni contatto tra i cittadini romeni e gli stranieri. Secondo i dati comunicati di recente dall'Ambasciata d'Italia in Bucarest, i cittadini italiani stabilmente residenti in Romania non superano le 120 persone, se si escludono i membri del personale dell'Ambasciata, quelli dell'Istituto di Cultura e quelli dell'ICE. La comunita' italiana consta di due gruppi ben distinti: da una parte una componente stabile, costituita ormai da un esiguo gruppo di anziani (una cinquantina di persone) che si assottiglia di anno in anno; dall'altra, operatori economici al seguito di imprese italiane il cui numero appare destinato a crescere in maniera significativa a mano a mano che si rafforzano gli scambi commerciali e la cooperazione economica tra Italia e Romania. Negli ultimi tempi si registra peraltro un accentuato dinamismo da parte della comunita' di origine italiana: si tratta di una comunita' di origine prevalentemente friulana, i cui primi nuclei si trasferirono nell'odierna Romania nella seconda meta' del secolo scorso. Erano per lo piu' sterratori e lavoratori attivi nell'edilizia e nelle opere civili. I loro discendenti sono attualmente presenti in ogni settore della vita professionale rumena. Per quanto riguarda l'assistenza ai connazionali in condizione di disagio economico, a Bucarest opera il CO.AS.IT. (Comitato di Assistenza agli Italiani), che svolge istituzionalmente attivita' di assistenza in favore dei connazionali bisognosi. Nel 1993 il CO.AS.IT. ha ricevuto un contributo ministeriale di 12 milioni di lire. Per parte sua, l'Ambasciata d'Italia ha speso, in attivita' di assistenza, circa 23 milioni di lire. Il Ministero degli Affari Esteri ha deciso recentemente l'apertura di due Consolati Onorari, rispettivamente a Costanza e Timosoara, sia per seguire piu' da vicino le questioni della collettivita' di origine italiana sparsa nel Paese, sia anche per offrire agli operatori economici italiani una piu' efficace assistenza in loco. Sotto questo ultimo profilo, si registra ultimamente una crescente domanda di assistenza consolare, come conseguenza, soprattutto, della accresciuta presenza economica italiana in Romania. Secondo i dati piu' recenti, l'Italia e' infatti il primo investitore estero in Romania. Al momento, sono in vigore ben duemila joint-ventures tra imprese italiane e imprese rumene. Riguardo la salvaguardia dell'identita' culturale e storica della nostra minoranza, la domanda di cultura italiana in Romania e' elevata in ragione della comune origine latina delle due lingue. Questa naturale predisposizione dei rumeni verso l'Italia, pone il nostro Paese in posizione assai privilegiata. L'Istituto di Cultura di Bucarest ed i tre Lettorati esistenti a Bucarest, Cluj e Costanza svolgono una azione promozionale soddisfacente e attualmente in fase di rilancio, dopo un periodo di riduzione della nostra presenza culturale precedente agli eventi del dicembre 1992 che avevano imposto tra l'altro anche il ritiro di un lettore su richiesta delle Autorita' locali. L'Istituto, in particolar modo, sia per la posizione della Romania tra i Paesi verso i quali si dirige la nostra azione culturale, sia per la collocazione privilegiata del nostro Paese nel quadro della riapertura verso il mondo ed i valori culturali dell'Occidente, appare un punto di riferimento importante. La ristrutturazione della rete degli Istituti Italiani di Cultura imposta dalle note misure di contenimento della spesa pubblica ed in fase di attuazione da parte del Ministero Affari Esteri, ha previsto, conformemente agli orientamenti auspicati dall'onorevole Ministro Andreatta nel suo intervento alla prima sessione plenaria del 1993 della Commissione Nazionale del 14 luglio, il potenziamento degli Istituti considerati \"di vitale importanza per la promozione della cultura italiana all'estero\". Tra questi si annovera anche l'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest che, pur nella complessa situazione politica e culturale locale, ha dato prova di dinamismo e capacita' di inserirsi nel panorama rumeno rispondendo alle aspettative degli ambienti culturali locali particolarmente interessati all'Italia. Si rileva inoltre la presenza a Bucarest della Scuola italiana privata \"A. Moro\", comprendente i seguenti ordini e gradi di scuole: scuola materna meramente privata, frequentata da 24 alunni di cui 17 italiani; scuola elementare con presa d'atto dell'1.10.1975, frequentata da 28 alunni, di cui 16 provenienti da nuclei familiari italiani; scuola media legalmente riconosciuta in data 19.3.87; liceo scientifico meramente privato frequentato da 13 alunni di cui 9 italiani. Il Ministero degli Affari Esteri ha inviato presso la suddetta Scuola un docente di ruolo di Scuola media, con l'incarico della presidenza nella scuola media e funzioni di fiduciario per la scuola elementare. A Cernavoda, nell'ambito del Cantiere Ansaldo, operano una pluriclasse di scuola elementare privata, frequentata da undici alunni italiani, ed una scuola media frequentata da nove alunni italiani. Da qualche anno e' stata inoltre avviata da parte delle Autorita' scolastiche locali la trasformazione di un liceo rumeno in liceo bilingue e biculturale intitolato a Dante Alighieri, presso il quale e' stata attivata, gia' nell'anno scolastico 1990-91, una classe di trenta alunni il cui piano di studi prevede l'insegnamento dell'italiano, delle scienze chimiche e fisiche e della geografia in lingua italiana. Le Autorita' scolastiche locali hanno chiesto il gemellaggio con una scuola italiana e la fornitura di libri di testo e attrezzature per laboratori scientifici. Lo Stato italiano dispone in Romania di una buona rete culturale, in grado di soddisfare le esigenze della comunita' in termini di salvaguardia dell'identita' culturale e storica. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Giacovazzo." . _:B345064830ebf9cbb08c9956d2e34ce37 "19940304" . _:B345064830ebf9cbb08c9956d2e34ce37 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI" . _:B345064830ebf9cbb08c9956d2e34ce37 . "19931207-19940318" . "2014-05-14T21:17:05Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20689 presentata da FERRARINI GIULIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19931207" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere: se sia venuto a conoscenza che in Romania esiste una minoranza italiana che e' rappresentata nel Parlamento romeno dal deputato di origine italiana Iuliano Valentin; se sia stato informato che la minoranza italiana si trova in condizione di totale isolamento ed abbandono; quali iniziative e provvedimenti urgenti intenda adottare per salvaguardare l'identita' culturale e storica per il mantenimento e lo sviluppo della nostra minoranza in Romania. (4-20689)" . "FERRARINI GIULIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20689 presentata da FERRARINI GIULIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19931207"^^ . _:B345064830ebf9cbb08c9956d2e34ce37 . . "1"^^ . . . "4/20689" .