INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20187 presentata da CARLESI NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19981009
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Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: la regione Abruzzo ha approvato in data 31 luglio 1998 una legge recante "Autorizzazione per l'utilizzazione temporanea della discarica ubicata nel comune di Spoltore", in localita' Colle Cese; il commissario di Governo, con nota in data 11 settembre 1998, ha rinviato tale provvedimento alla regione per un nuovo esame da parte del consiglio, elencando pesanti rilievi; in merito alla vicenda, in data 9 settembre 1998, il dottor Dante Caserta, presidente del WWF Abruzzo, ha inviato una dettagliata nota al Ministero dell'ambiente chiedendo, tra l'altro, l'espletamento di una accurata indagine; la discarica privata di Colle Cese di Spoltore, peraltro chiusa dal maggio del 1993 a seguito di una sentenza del Tar Abruzzo, e' da oltre un decennio al centro di forti polemiche e di vicende giudiziarie, anche di carattere penale, che hanno tra l'altro determinato un sequestro e numerose richieste di rinvio a giudizio; la stessa "Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita' illecite ad esso connesse", a seguito di sopralluogo effettuato nel gennaio 1995, alla presenza del presidente Massimo Scalia, nonche' di esperti del Nucleo operativo ecologico e della Guardia di finanza, ha rilevato l'assoluta inidoneita' del sito e la illegittimita' delle procedure seguite; e' ancora da evidenziarsi che il territorio sul quale e' stata in parte realizzata la discarica in oggetto, progettata per contenere oltre un milione di metri cubi di pattume, e' sottoposto a vincolo idrogeologico e che l'ufficio ripartimentale delle foreste della regione Abruzzo, sede di Pescara, non ha mai rilasciato il prescritto nulla osta ad eseguire i lavori di sbancamento, invece effettuati; le caratteristiche del sito interessato hanno del resto indotto il legislatore regionale, nell'ambito della legge regionale n. 74 del 1988 (Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti), a dichiarare inidoneo il sito medesimo, includendolo nelle "zone rosse", e percio' non idonee, riportate nella cartografia allegata alla citata legge n. 74 del 1988, della quale e' parte integrante; nonostante tutto cio', per incomprensibili motivi, sui quali la magistratura pescarese sta comunque da tempo indagando, recentemente la provincia di Pescara si e' fatta promotrice della legge regionale non approvata dal Commissario di Governo ed oggetto della nota, prima richiamata, che il WWF ha inviato al ministero dell'ambiente; nota con la quale si evidenziano chiaramente due aspetti particolarmente gravi ed inquietanti della legge medesima: "si manifesta come una vera e propria sanatoria rispetto agli eventuali reati commessi" in precedenza, e "finisce per avvantaggiare il privato proprietario della discarica" -: quali valutazioni dia rispetto a quanto riportato in premessa; quali iniziative ritenga dover assumere in merito e, in modo particolare, se intenda disporre l'indagine richiesta dal WWF. (4-20187)
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CARLESI NICOLA (ALLEANZA NAZIONALE)