INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19937 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19931123
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Ai Ministri del tesoro e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: con un'interrogazione parlamentare presentata esattamente un anno fa (il 17 novembre '92) si ricordava che "il Banco di Napoli avrebbe concesso fidi bancari di rilevante importo e a condizioni di particolare favore ad esponenti della magistratura"; degli stessi fidi aveva beneficiato il redattore capo de Il Mattino, Giuseppe Calise; con un'interrogazione del 6 maggio '93 si ricordava che "nella primavera del 1990, il procuratore capo Isacco D'Ambrosio annullava il praticantato della giornalista Angela Matassa, moglie di un redattore del Mattino, perche' privo dei requisiti richiesti dalla legge ed al contempo inviava documentazioni alla Procura della Repubblica affinche' venisse verificata la fondatezza del reato di interesse privato in atti d'ufficio da parte dei giornalisti del Mattino e consiglieri dell'Ordine regionale Armando Borriello, Gianni Ambrosino e Giuseppe Calise; nel maggio del 1991, invece, il sostituto procuratore Vincenzo Russo decideva l'archiviazione del fascicolo motivando in maniera davvero singolare la propria decisione col fatto che l'Ordine nazionale aveva riconosciuto la legittimita' del praticantato della Matassa"; si continuava sostenendo che "appare sorprendente la coincidenza temporale tra l'archiviazione concessa dal giudice Russo in favore di Ambrosino, Calise, eccetera, e la vicenda dei cosiddetti fidi facili concessi dal Banco di Napoli a giornalisti e magistrati fra cui lo stesso Vincenzo Russo, Luigi Frunzio ed Armando Cono Lancuba, al lungo pilastro della Procura partenopea come responsabile dell'ufficio denunce ed oggi sotto inchiesta del Consiglio Supremo della Magistratura"; sempre nell'interrogazione del 6 maggio '93, si osservava poi che la motivazione addotta dal magistrato Vincenzo Russo per archiviare il fascicolo "dovrebbe spingere il capo della Procura della Repubblica di Napoli a riaprire il fascicolo, dal momento che il sostituto procuratore D'Ambrosio ha impugnato anche la decisione del consiglio nazionale dell'Ordine ed i magistrati della prima sezione civile del tribunale di Napoli, presieduta da Gabriele De Martino hanno confermato l'annullamento del praticantato"; questa osservazione e' oggi ancora piu' fondata, dal momento che il 25 ottobre scorso la prima sezione civile d'appello del tribunale di Napoli (presidente Giuseppe Mazzocca, giudice a latere Massimo Oddo e relatore Guido Vidiri) ha respinto l'appello dell'ordine dei giornalisti e confermato la sentenza di primo grado; un periodico campano (Dossier Magazine) ha pubblicato nel numero del 15 ottobre scorso la notizia che erano sette i fidi accesi dal Banco di Napoli nel maggio di tre anni fa con un importo di due miliardi e mezzo a testa: tre intestati a mogli di magistrati (rispettivamente Rita Negri, consorte di Armando Cono Lancuba; Antonietta Serra, moglie di Vincenzo Russo; Margherita Arpaia, moglie di Luigi Frunzio); uno al redattore de Il Mattino, Giuseppe Calise; due a Franco Ventriglia e Rosalba D'Amico, fratello e cognata del presidente del Banco di Napoli, Ferdinando Ventriglia; mentre l'ultimo e' intestato a Giuseppe Vescuso, funzionario dell'ufficio italiano cambi; lo stesso periodico informa che "i beneficiari per un cattivo andamento del mercato finanziario cominciarono a perdere" e le perdite di tutti vennero ripianate da Giuseppe Calise con un Cct da 250 milioni (numero di serie 139586-139610); sulla vicenda dei fidi il Consiglio Superiore della Magistratura dopo una veloce istruttoria ha deciso per l'archiviazione mentre l'Ordine nazionale dei giornalisti ha perseverato nel proprio silenzio; la Procura di Napoli negli anni scorsi sulle vicende che vedono coinvolti esponenti del Banco di Napoli e/o giornalisti de Il Mattino ha sempre scelto la linea di una prudenza che sconfinava nell'immobilismo; se le notizie pubblicate da Dossier Magazine dovessero essere confermate, la concessione dei fidi non presenterebbe piu' soltanto gravissimi aspetti deontologici per magistrati, giornalisti e responsabili del Banco, ma si verrebbero a configurare diversi reati -: se intendano fare, ciascuno per quanto di propria competenza, immediata chiarezza sull'intera vicenda. (4-19937)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19937 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19931123
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19937 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19931123
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
NUCCIO GASPARE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)
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4/19937
GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)