INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19520 presentata da BULGARELLI MAURO (MISTO-VERDI-L'UNIONE) in data 12/01/2006
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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-19520 presentata da MAURO BULGARELLI giovedì 12 gennaio 2006 nella seduta n. 729 BULGARELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che: in provincia di Rimini, ai confini del centro abitato del comune di Riccione e a quelli del comune di Misano ed entro i confini del comune di Coriano, in una zona intensamente abitata, un numero altissimo di persone è esposto al rischio inquinamento poiché nel raggio di poche centinaia di metri sorge l'inceneritore di Raibano, rientrante sia nella prima classe di industrie insalubri di cui all'articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, che nell'elenco delle industrie insalubri di prima classe del decreto ministeriale 5 settembre 1994: lettera c) attività industriali, punto 14) inceneritori; quale industria insalubre di prima classe dovrebbe pertanto essere «isolata nelle campagne» (testo unico leggi sanitarie articolo 216); la società Hera spa (Holding Energia Risorse Ambiente) ha presentato uno studio di Impatto Ambientale per la realizzazione di un nuovo forno di incenerimento, il quarto, nella zona di Raibano, nel comune di Coriano, in provincia di Rimini; l'opera di fatto costituisce un raddoppio (260.000 t/anno) della potenzialità di incenerimento dei rifiuti, attualmente pari a 130.000 t/anno; questo massiccio potenziamento dell'inceneritore ha suscitato vive proteste da parte della cittadinanza e un vivace dibattito, come ampiamente riportato da tutta la stampa locale; come ha sottolineato un importante studio dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna, pubblicato sul numero di novembre 2003 de La chimica e l'industria , organo ufficiale della Società chimica italiana, l'incremento di impianti che emettono polveri sottili appare quanto mai inopportuno in pianura padana dove andrebbe ad aggravare una situazione già critica sul piano ambientale; la pianura padana, infatti, è una delle zone più inquinate d'Europa per quanto riguarda le polveri fini e ultrafini; l'impianto in questione si inserisce in un'area a ridosso del sistema costiero su cui già insistono: un impianto di termovalorizzazione da 130.000 t/anno, come detto in premessa, il sistema autostradale A14 e la viabilità ordinaria di collegamento costa-entroterra; nella stessa area, inoltre, oltre al forno della potenzialità di circa 130.000 t/anno, è in previsione la realizzazione delle seguenti opere: una centrale termoelettrica alimentata a gas metano da 230 MW, da costruirsi proprio a fianco dell'inceneritore, per la quale, come il Ministro ha avuto la cortesia di farci presente rispondendo in data giovedì 24 febbraio 2005 all'atto di sindacato ispettivo 4-10097 presentato dall'interrogante, non era ancora conclusa l'istruttoria tecnica da parte della Commissione VIA; un polo produttivo industriale e artigianale che comporterebbe una cementificazione per circa 1 milione di metri quadri; la complanare alla SS16; la 3 a corsia dell'autostrada A14; in merito all'ampliamento in oggetto, l'Ufficio Ambiente intercomunale di Riccione e Coriano ha espresso parere negativo poiché lo Studio di Impatto Ambientale presentato dalla Hera s.p.a. è stato presentato prima dell'approvazione definitiva del Piano Provinciale di Gestione Rifiuti da parte della provincia, pubblicato sul BUR il 30 marzo 2005, dove sono contenute le linee di indirizzo e le specifiche tecniche relative alle potenzialità degli impianti; rispondendo all'atto ispettivo sopra ricordato (n. 4-10097) il Governo ha affermato che la Commissione Via nell'ambito delle proprie valutazioni ha preso in considerazione anche gli effetti derivanti dall'attività dell'inceneritore -: se l'ampliamentodell'inceneritore, che comprometterebbe l'ambiente minacciando la salute dei cittadini e la vocazione turistica dell'area, non debba essere sottoposto a una Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero. (4-19520)
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Camera dei Deputati
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