"4/19508" . . . . "19931103-" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19508 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931103"^^ . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . "2014-05-14T21:15:00Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19508 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931103" . "0"^^ . . . . . "Ai Ministri di grazia e giustizia, dell'ambiente, dell'interno, della sanita' e per il coordinamento delle politiche comunitarie e per gli affari regionali. - Per conoscere - premesso che: il litorale salernitano che da Ascea giunge sino a San Giovanni in Piro ha caratteristiche di grande rilevanza ambientale e paesaggistica; in questi ultimi anni esso e' stato devastato da una ignobile edilizia speculativa e di rapina, tra l'altro non solo di infimo livello ma anche priva di servizi indispensabili quali quelli di una adeguata rete fognaria che convogliasse i liquami in adeguati impianti di depurazione, con l'effetto che alla devastazione paesaggistica del litorale e della fascia selvaggiamente urbanizzata a ridosso, si e' aggiunto l'inquinamento che ha assunto livelli paurosi per la dotazione degli insediamenti con sole fosse biologiche e pozzi neri da dove il prelievo dei liquami avviene periodicamente per trasportarli in localita' \"misteriose\", mentre e' evidente che si tratta comunque di un mero spostamento di materiali fecali da una localita' all'altra con l'effetto di una piu' vasta dispersione dell'inquinamento medesimo; volonta' speculative e cinici effetti devastanti le eccezionali risorse ambientali vantate da Velia, dalla Marina di Ascea, dalla Marina di Pisciotta, da Palinuro, dalla Marina di Camerota, da Scario, non sono state minimamente contrastati dalle amministrazioni comunali, spesso evidentemente conniventi, ne' hanno trovato ostacoli dalle USL competenti territorialmente; anche la magistratura, dalla pretura di Pisciotta alla procura della Repubblica di Vallo della Lucania, non sembra essere intervenuta con puntualita', rigore e vigore nella misura necessaria ad impedire lo scempio: il che appare chiaro con la semplice osservazione delle aerofotogrammetrie del territorio realizzate nel tempo e alla luce della carenza dolosa e colposa di strumenti urbanistici, quando non in violazione di quelli esistenti, evidenziandosi la dimensione e lo spessore del sacco territoriale lasciato impunito; tuttavia l'assenza di azione repressiva da parte della magistratura apparve in via di recupero, soprattutto nei riguardi di \"campeggi\" e \"villaggi\" privi del tutto di impianti di depurazione, grazie alla dottoressa Annamaria D'Andrea, divenuta titolare della pretura mandamentale di Pisciotta, grazie al cui rigore ed impegno l'abusivismo non solo e' stato tenuto sotto controllo ma segna, nei limiti dell'umanamente possibile in simili gravi latitanze amministrative, un significativo rallentamento; senonche' il suddetto magistrato, invece di riscuotere il consenso di quanti hanno, o dovrebbero avere, istituzionalmente a cuore la salvaguardia del territorio, e' stato ed e' oggetto di inqualificabili attacchi alla sua funzione da parte di lobbies imprenditoriali d'assalto, di indegni amministratori e persino della stampa asservita al potere politico, si' che la funzione giudiziaria fu posta in forse senza che ne' il Consiglio superiore della magistratura ne' i competenti dicasteri siano intervenuti per accompagnare e salvaguardare l'essenziale funzione del magistrato ed impedire che lo scempio territoriale si compisse con l'esaurimento delle ultime risorse ambientali coperte dalla cementificazione di edilizia concentrazionaria al servizio di inconsapevoli masse turistiche alle quali, con l'illusione di un \"posto al sole\" sono stati sottratti standards quantitativi di vita e di servizi accettabili, mentre rilevazioni tecnico-scientifiche, inchieste giornalistiche, documenti delle associazioni ambientaliste hanno assegnato al tratto di litorale in parola la mortificante palma di territorio tra i piu' inquinati d'Italia -: essendo evidente a tutti l'infondatezza e la strumentalita' dell'intolleranza dimostrata nei confronti della meritoria azione della pretura mandamentale di Pisciotta, volta chiaramente a liberarla da un magistrato scomodo, impedendone la coraggiosa funzione, quali provvedimenti abbiano ritenuto di poter adottare, ogni ministro nell'ambito della propria competenza e quello di grazia e giustizia per quanto attiene all'esigenza di assicurare le condizioni necessarie a fornire le doverose garanzie di tutela dell'esercizio della corretta funzione giurisdizionale espletata dalla pretura di Pisciotta, per svolgere gli interventi, assumere le iniziative, far rispettare le leggi dello Stato, degli enti ed amministrazioni sui quali viene esercitato il controllo e con i quali comunque si abbiano rapporti istituzionali perche' la funzione espletata in questi anni dalla magistratura di Pisciotta non sia oggetto di squallidi tentativi di condizionamento esercitati in tutti i modi e sinanco con subdoli e squallidi mezzi volti a compromettere, con l'immagine, anche l'operativita' ed il ruolo svolto dal magistrato in questione, affiancandone l'attivita' con tutte le iniziative di diretto ed indiretto supporto della funzione giudiziaria repressiva dei reati pregressi od in corso nei confronti dell'ambiente e del territorio. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-13734 del 30 maggio 1989 ed alle vicende che hanno riguardato la Procura di Vallo della Lucania di recente e che spiegano molte cose... (4-19508)" . .