INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19447 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19931102

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Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il prossimo 5 novembre e' previsto l'incontro a Palazzo Chigi con rappresentanti delle realta' partenopea sia amministrativa che sindacale e industriale sui problemi occupazionali dell'area; e' opportuno segnalare, come elemento di particolare necessita' nel rapporto occupazione-qualita' della vita, il problema del trasporto pubblico a Napoli; l'Atan, l'azienda dei trasporti di Napoli, nel 1980 metteva in circolazione 80 filobus, 140 tram e 900 autobus e che nel 1993, per la cieca e irresponsabile politica dei trasporti della regione e del comune, privi persino di un piano-trasporti, vengono messi in circolazione allo stato 19 filobus, 20 tram (fra l'altro particolarmente inquinanti perche' ancora con caminetti sprigionanti amianto) e 400 autobus in uscita che in giornata si riducono a circa 320 per i noti guasti dovuti alla vetusta' delle vetture che in gran parte superano i 16 anni di vita; nella citta' di Napoli su 4 funicolari esistenti, che garantiscono il collegamento tra la citta' collinare e il centro, solo una e' attualmente in funzione, quella di Montesanto (ma sulla stessa si registrano problemi); la citta' e' tuttavia fornita di reti tranviarie interrate e di impianti di filobus con sottostazioni e strutture tutt'oggi esistenti; sono bloccati i lavori relativi alla irresponsabile scelta della linea tranviaria rapida (LTR), occasione di sperpero di denaro pubblico, il cui unico tratto completato collega una zona gia' ampiamente servita da altri mezzi (Viale Augusto-Torretta-Piazza Vittoria), mentre nel progetto originario andrebbe valorizzato il tratto da Ponticelli a Piazza Municipio, area invece assolutamente priva di trasporti; occorre una valutazione circa la possibilita' di continuare e completare alcuni cantieri o in altri casi la scelta di considerarli definitivamente inutili e improduttivi; la linea della metropolitana va completata fino alla stazione centrale, risultando il tratto finora aperto assolutamente insufficiente di fronte ai grandi problemi di traffico della citta'; la riattivazione delle reti di trasporto su rotaie e le reti filoviarie affronterebbero finalmente il problema della paralisi della mobilita' nella citta' di Napoli che e' condizione di blocco di ogni possibile sviluppo produttivo della capitale del Mezzogiorno, oltre che costante elemento di inquinamento dell'area con relativo alto tasso di tumori e altre malattie all'apparato respiratorio e di incentivo obiettivo alla microdelinquenza e alla criminalita' organizzata che si giova della difficile mobilita' urbana; nel frattempo dal 1980 al 1993 e' aumentata la richiesta di trasporto individuale a pagamento e che pertanto il ripristino quantomeno delle condizioni di trasporto garantite nel 1980, nonche' il miglioramento attraverso opere pubbliche utili e non di spreco del trasporto su rotaie e del trasporto pubblico in generale, puo' garantire un aumento dei posti di lavoro (l'Atan, c'e' da ricordare, nel 1980 garantiva il posto di lavoro a 6000 dipendenti, ridotti oggi a meno di 5000) con il rischio che si prevede una mobilita' di posti di lavoro in un settore dove al contrario, per ottenere un servizio adeguato alle esigenze del pubblico, occorrerebbero almeno altri mille lavoratori in piu' con relativo e ovvio miglioramento della situazione occupazionale ed in un settore dove, essendoci una grossa richiesta di trasporto, e' possibile in parte recuperare il costo attraverso l'esazione corretta, ovvero il ripristino della legalita' anche nel pagamento costante ed abituale del mezzo pubblico -: come intenda muoversi rispetto all'emergenza occupazionale; se intenda ancora perseguire una logica che l'interrogante ritiene assistenziale, inutile e clientelare legata al passato modo di gestire il capoluogo campano oppure mirare i necessari investimenti per l'occupazione per affrontare innanzitutto il nodo del ripristino delle condizioni minime di vivibilita' e di mobilita' della citta' di Napoli che sono le precondizioni essenziali a qualsiasi sviluppo produttivo nel settore del turismo, del terziario e della stessa industria non inquinante e per la riduzione dei costi elevati in conseguenza del boom delle malattie all'apparato respiratorio che si registra nel capoluogo campano. (4-19447)
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PECORARO SCANIO ALFONSO (FEDERAZIONE DEI VERDI) 

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