INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19407 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931102
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Ai Ministri dei trasporti e della marina mercantile e dell'ambiente. - Per conoscere: se risponda al vero quanto affermato dal giornalista Armando De Simone su "Il Giornale di Napoli" del 9 ottobre scorso: "La decisione del Ministero dell'ambiente di bocciare definitivamente i progetti dell'Alta Velocita', a causa della nota questione dei nodi delle grandi citta', ha probabilmente gettato in alto mare l'intero pacchetto alta velocita'. Il vero fallimento - commenta Felice Paolantonio architetto territorialista autore degli unici progetti alternativi a quelli delle ditte appaltatrici - e' quello dell'Italferr e dei consorzi nella loro ostinazione a non voler considerare alternative ai loro assurdi progetti". Lo stesso Paolantonio ha gia' chiesto, insieme al Movimento Federativo radicale un incontro con il Ministro dell'Ambiente Valdo Spini per presentare nei dettagli i piani alternativi che permetterebbero di superare i giusti rilievi sollevati a tutela dell'ambiente. La scelta del Ministero non e' la sola questione aperta. La decisione del Consiglio di Stato, chiamato a giudicare sulla correttezza dell'affidamento chiavi in mano dell'intero progetto al consorzio Tav, in piena normativa europea, ha scontentato molti. Il Consiglio di Stato, infatti, ha scelto la classica soluzione "all'italiana". Dovendo scegliere se le ditte europee dovessero partecipare alla gara d'appalto, il Consiglio ha risposto affermativamente, ma, per non scontentare i grandi affidatari, IRI, ENI e FIAT, ha deciso di riservare a questi ultimi la quota del 60 per cento, lasciando alle ditte straniere il solo 40 per cento. Fuori dal giro sono state brutalmente messe le piccole e medi imprese romane e napoletane, che, secondo, l'accordo originario, avrebbero dovuto partecipare all'affare della costruzione della tratta Roma-Napoli per il quaranta per cento, ed ora saranno costrette ad elemosinare qualche subappalto alle grandi ditte. Le nubi sul treno superveloce, quindi, rimangono nerissime. Ma a piazzale della Croce Rossa, dove ha sede l'intelligence delle Ferrovie dello Stato, sono riusciti a complicare ancora di piu' la situazione. Lorenzo Necci, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, e da poco presidente della Treno Velocita' Spa, ha chiamato a guidare l'intera operazione riprogettazione dell'Alta Velocita', Emilio Maraini. L'ordine di servizio, datato 28 luglio, ma venuto alla luce solo adesso, argomenta l'assegnazione all'ingegnere dell'importantissimo incarico della "responsabilita' del Progetto Alta Velocita' e del coordinamento delle societa' che potranno essere costituite per portare a termine il progetto stesso". Per chi avesse memoria corta, e per dovere di cronaca, bisogna ricordare che l'ingegnere Maraini fu accusato nel 1985 di aver esportato 29 miliardi di lire, quando, fra il 1977 e il 1979 ricopriva la carica di direttore generale e amministratore della Italconsult, societa' di progettazione e costruzione edile. Cinque anni dopo essere stato accusato di esportazione clandestina di capitali, venne denunciato per associazione a delinquere e tenuto agli arresti domiciliari, nell'ambito di lavori per i Mondiali 90. Maraini era allora responsabile dell'Ansaldo Trasporti. Nonostante queste disavventure, Maraini dovra' relazionare a Necci entro il 31 ottobre: sul tavolo dei due manager una proposta organizzativa e un piano operativo finalizzato alla costituzione di una societa' di ingegneria che abbia la responsabilita' di progettare i nuovi investimenti delle ferrovie. A cominciare da quello dell'Alta Velocita'" -: se non ritenga opportuno fare luce sulle torbide scelte e profondamente rivederle, sempre che risponda al vero quanto affermato dal giornalista in questione; quale sia nei dettagli il contenuto della relazione Maraini del 31 ottobre e se esso appaia coerente con l'urgenza di rifare e l'importanza della intera operazione; se risulti quali rapporti esistono tra la fase relativa alla vicenda Alta Velocita' che ha interessato la Magistratura e quella attuale e se in tutto od in parte coloro che sono stati inquisiti e sono in attesa di giudizio siano presenti anche nell'attuale fase o siano stati da essa totalmente estraniati. (4-19407)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19407 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931102
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19407 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931102
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MARENCO FRANCESCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
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2014-05-14T21:14:49Z
4/19407
PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)