"19931027-" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . . . . . "Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'interno e dei lavori pubblici. - Per conoscere - premesso che: l'11 luglio 1987 alle ore 11,42 l'interrogante inviava al Ministro della protezione civile, al presidente della regione Campania - Commissario straordinario di Governo - ed al Prefetto di Napoli, un telegramma del seguente tenore: \"Lunedi' 13 luglio a Torre Greco era in programma sgombero forzoso circa centinaio containers occupati da molti anni da sfrattati et altre categorie senza tetto con ipotizzabili gravissime conseguenze ordine pubblico perche' comune Torre non habet apprestato soluzioni abitative alternative stop stamani ho richiesto via telefono ministero protezione civile virgola presidente regione Campania virgola dottor Zagaria prefettura Napoli soprassedere detti sgomberi contestualmente immediata ricognizione obblighi comune Torre rimozione lunghissimo immobilismo amministrativo gia' denunziato sede parlamentare per analoghe questioni relative carenza politica edilizia abitativa stop Ministero protezione civile e detta regione Campania habent assicurato intervento su prefettura mentre medesima habet consentito soprassedere at sgombero totale limitandolo solo containers recentemente rioccupati dopo assegnazione alloggi at loro precedenti occupanti et cio' in pendenza ricerca soluzione abitativa stop invitovi far soprassedere anche tale sgombero qualora sussistano validi titoli precariato aut carenza abitativa inserendo anche tali nuclei in ricognizione et soluzione globale perche' dimensione problemi ordine pubblico et sociale resta comunque gravissimo stop rendesi necessario incontro con comune et prefettura al quale chiedo di partecipare con delegazione interessati onde sbloccare irresponsabile attuale fermo programma abitativo Torre Greco stop attendesi conferma et inviansi saluti\"; la mattina del lunedi 13 luglio l'interrogante, accompagnato dall'allora segretario della Sezione del MSI-Dn di Torre del Greco, Matteo Romeo, si incontrava con il prefetto di Napoli, dottor Neri, al quale proponeva che allo sgombero dei containers si soprassedesse sino allo sblocco della grave situazione di totale immobilismo della politica abitativa che si registra a Torre del Greco; il Prefetto di Napoli assicurava allora che lo sgombero sarebbe stato limitato solo ai containers recentemente occupati dai cittadini che l'avessero fatto senza giustificati motivi e che, al contempo, avrebbe interessato il Sindaco di Torre del Greco per una completa ricognizione del precariato abitativo e per l'avvio di scelte di politica abitativa che avessero condotto in tempi brevi e certi all'insediamento del detto precariato; nel pomeriggio di venerdi 17 luglio l'interrogante, sempre accompagnato dal segretario della Sezione del MSI-Dn di Torre del Greco, si incontrava con il sindaco di Torre del Greco, signor Auricchio, apprendendo che: il precariato abitativo di Torre del Greco censibile immediatamente e' costituito da circa: 15 nuclei familiari residenti tuttora negli alberghi; 25 nuclei familiari alloggiati nei locali della chiesa della S.S. Trinita'; 50 nuclei familiari residenti nei locali dell'ex patronato scolastico; 90 nuclei familiari alloggiati nei containers; a questi circa duecento nuclei familiari che vivono da anni ed anni in condizioni assai lontane dai livelli minimi di decenza, di dignita', di civilta', di igiene, devono aggiungersi presumibilmente almeno altrettanti nuclei familiari in condizioni alloggiative ugualmente gravi, precarie e difficili in alloggi impropri, o privi di servizi, o ancora costretti ad intollerabili, massicce convivenze; a fronte di questa grave situazione vi sarebbe tutta la possibilita' di programmare e realizzare alloggi ove il comune di Torre del Greco: 1) effettuasse gli espropri, deliberasse le assegnazioni, desse le concessioni alle cooperative che, in zona 167, ne hanno fatto richiesta da alcuni anni; 2) effettuasse gli espropri (ed avviasse a realizzazione i residui alloggi di cui all'iniziale programma che ne prevedeva 178 dei quali solo 78 realizzati), disponendo altresi' di risorse aggiuntive essendo prevedibile la insufficienza dei circa 15 miliardi stanziati rispetto all'aumento dei costi derivante dal tempo inutilmente decorso; 3) effettuasse gli espropri e realizzasse i 50 alloggi di cui alla legge 94 per la quale sono disponibili 4 miliardi; 4) deliberasse finalmente sui \"piani di recupero\" giacenti dal 1980, prima ancora del terremoto, irresponsabilmente fermi (si tratta di una potenzialita' di alcune centinaia di nuovi alloggi a parita' di volumetria della programmata edilizia conservativa e sostitutiva che tra l'altro riqualificherebbe il degradato tessuto edilizio cittadino); 5) acquistasse i 30 prefabbricati che una disponibilita' comunale di 2 miliardi, gia' destinata al fallito acquisto di alloggi, consentirebbe di avere rapidamente; 6) requisisse o facesse requisire alcune decine di alloggi rinvenibili a seguito di un censimento che evidenziasse i piu' clamorosi casi di violazione del principio costituzionale che sancisce l'obbligo dell'esercizio in senso sociale del diritto di proprieta'; 7) disponesse per la popolazione locale degli alloggi IACP costruiti e da costruire (ne sono stati programmati, da anni, 117 e ne sono stati realizzati solo 8!); da tutto cio' si ricava che sol se si volesse vi e' la possibilita' di coprire a tempi brevi-medi tutta la domanda abitativa locale -: quali iniziative si intendano assumere per sbloccare l'assurdo stallo in cui si trova in generale l'edilizia abitativa, pubblica e privata torrese e per ciascuna delle potenzialita' elencate; in particolare per quanto riguarda la responsabilita' della mancata effettuazione degli espropri se sia rispondente al vero quanto assume il sindaco di Torre del Greco il quale afferma di non poter utilizzare le particolari procedure che la 219 riserva ai due Commissari di Governo (Sindaco di Napoli e Presidente della regione Campania) pur essendo uguale la motivazione della norma volta al reinsediamento dei terremotati o se sussistano diverse responsabilita' per i ritardi nella effettuazione degli espropri stessi, sia nel rilascio delle concessioni edilizie, sia nell'acquisto di immobili da destinare ad abitazione, sia nell'appaltarne la costruzione, sia nell'approvazione degli strumenti urbanistici; in ogni caso quali iniziative anche in termini di tutela dell'ordine pubblico o di doverose risposte alle indiscutibili esigenze di far fronte al diritto dei terremotati, degli sfrattati, dei senzatetto, dei coabitanti, si intendano assumere per legare in tempi brevi e certi lo sgombero del precariato abitativo torrese al reinserimento o all'insediamento in alloggi civili e dignitosi, colpendo omissioni, ritardi e responsabilita' dell'amministrazione comunale e di terzi, IACP compreso. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-00493 del 22 luglio 1987, ma anche alla luce di quanto ha formato oggetto di una lettera che l'interrogante ha diretto il 19 ottobre scorso al Prefetto di Napoli e nella quale si legge: \"Mi riferisco all'incontro con Lei avuto il 13 settembre scorso e nel quale Le esposi le mie vivissime preoccupazioni per i gravissimi rischi che avrebbe potuto determinare per l'ordine pubblico la ordinanza sindacale di sgombero il 2 novembre p.v. dei residenti nei containers di Torre del Greco, a firma del sindaco di quel comune, senza che fosse stato indicato l'alloggio alternativo per gli assegnatari legittimi e per gli autentici senza tetto. Ella mostro' di condividere le mie preoccupazioni e convoco' il sindaco che sembro', da quanto ho appreso per il tramite della dottoressa Fasano, convenire con la opportunita' di sospendere lo sgombero sinche' la soluzione alternativa non fosse stata trovata. Sta di fatto pero' che, a tutt'oggi, la ordinanza di sgombero non e' stata revocata, ne' rinviata, ne' predisposta una legittima destinazione alternativa. Lei comprendera' che tutto cio' va in senso opposto alle preoccupazioni da me espresseLe e da Lei condivise. E che in mancanza di quanto sopra, ci si espone - davvero inutilmente - a disordini. Le saro' grato di ulteriori interventi nei confronti del sindaco e, in mancanza, di una Sua autorevole sospensione degli sgomberi, con l'urgenza del caso stante l'approssimarsi del termine. Resto in attesa di cortesi notizie al riguardo, anche tramite Suoi collaboratori, in tempo utile.\". Tale lettera, a tutt'oggi, pur approssimandosi drammaticamente il termine dello sgombero, inutile e provocatorio nel perdurare della mancanza di indicazioni abitative alternative, non ha avuto riscontro ne' formale ne' sostanziale; se si intenda, con l'urgenza del caso, invitare il Prefetto di Napoli ad intervenire immediatamente per motivi di ordine pubblico perche' lo sgombero non abbia luogo fintanto che le soluzioni alternative non vengano rinvenute. L'interrogante non puo' fare a meno di notare che se al proprio atto ispettivo sopracitato del 22 luglio 1987 si fosse dato formale e sostanziale riscontro nei sei anni e piu' decorsi, oggi non ci si troverebbe certo nella gravissima situazione abitativa nella quale si versa a Torre del Greco. (4-19322)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19322 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931027"^^ . "2014-05-14T21:14:40Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19322 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931027" . "0"^^ . . . . "4/19322" .