INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19265 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931027

Ai Ministri delle finanze e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: il 12 ottobre 1993 il signor Giuseppe Casola da Positano ha diretto una lettera raccomandata al Presidente della Repubblica ed ai ministri di cui al presente atto ispettivo; con detta lettera il Casola chiede che venga fatta luce su una vicenda fiscale torbida ed inquietante che dura dal 1957 e che rischia di qui a breve di giungere ad un epilogo abnorme ed ingiusto; trattasi di una serie di procedimenti civili e penali instaurati in danno del suocero del Casola, Sebastiano Rediano, amministratore della Raffineria RAM ApA di Bologna e dello zio del Casola, Tiberio Maccarini Ricci, capo reparto della stessa raffineria poi fallita e che prosegue, ora in danno degli eredi del Rediano, da 26 anni!..; la vertenza, cui ha partecipato anche la dogana di Milano, si e' sempre soffermata sulla legittimita' o meno delle pretese, senza entrare mai nell'accertamento del quantum debeatur calcolato erroneamente peraltro, anziche' nei reali ed indiscutibili importi dovuti, correlati agli effettivi chilogrammi 69.518 a quintali 6915,18; scrive tra l'altro il Casola: "Alla Dogana di Milano, dove mi sono recato piu' volte in questi ultimi mesi, dicono che i chilogrammi 69.518 citati nelle sentenze penali fu un errore materiale dei giudici e che in ogni caso le sentenze civili successive hanno legittimato la loro richiesta anche nel quantitativo di quintali 6915,18. Tengo a precisare che mai le sentenze, sia penali che civili, sono entrate nel merito del quantitativo, dal momento che non l'avevamo mai eccepito; infatti esse si sono sempre limitate a convalidare le ingiunzioni di pagamento. Mi e' stato intanto possibile rintracciare il processo verbale del 1957, dove tra le giacenze vengono riscontrati chilogrammi 85.743 di olio combustibile fluido in meno, confronto ai libri di carico da cui posso ritenere siano stati raffinati i 69.518 chilogrammi di gasolio sottratti poi al pagamento di Imposta di Fabbricazione e IGE. Stando cosi' le cose sono state decuplicate le imposte, pene pecuniarie ed interessi, ecc. che diversamente sarebbero state completamente coperte dalla somma di lire 19.746.525 recuperata dal Fallimento RAM. Non e' stato neppure possibile accedere al Condono Fiscale chiusosi in giugno perche' alla Dogana hanno considerato il contesto chiuso. Eppure l'errore era noto in Dogana considerando un avviso di liquidazione trovato nel loro fascicolo dove con penna rossa veniva evidenziato l'errore e riportato l'esatto quantitativo delle sentenze penali, pur lasciando l'avviso di liquidazione inalterato con i quantitativi decuplicati"; da quanto precede appare fondata l'ipotesi dell'eventuale illecito arricchimento che lo Stato effettuerebbe stante l'errore materiale commesso e che nessun documento formale, contrario ai dati reali e documentati dalle giacenze in deposito essendo chiaramente individuabile come proveniente l'errore dell'attribuzione di una virgola, potrebbe mai sancire -: se si intenda sospendere l'esecuzione in attesa di ulteriori e definitivi accertamenti direttamente da parte del Ministro delle Finanze e se alla predetta lettera del Casola i dicasteri di cui al presente atto ispettivo abbiano dato riscontro in termini formali ed anche sostanziali per evitare che un incredibile errore fiscale e giudiziario, che si tradurrebbe nell'obbligo di corrispondere ingiustamente allo Stato centinaia e centinaia di milioni assolutamente non dovuti, vada ad effetto, distruggendo una intera famiglia. (4-19265)