INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18997 presentata da FOLENA PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19931020

Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Per sapere - premesso che: in data 9 ottobre 1993, durante la presentazione, da parte dei gruppi politici del Pds, dell'associazione Polis, del Pri, della Rete e di Rifondazione comunista, della lista unitaria "Insieme per San Giovanni Gemini" e del candidato a sindaco della lista stessa per le elezioni del 21 novembre 1993, che si stava svolgendo in San Giovanni Gemini (Agrigento) nel cortile di proprieta' della Parrocchia Matrice, interveniva, con l'ausilio di altri militari, il Comandante della Stazione dei carabinieri di San Giovanni Gemini, brigadiere Pompeo Chirico, il quale si informava con alcuni dei presenti chi fossero gli organizzatori della riunione; successivamente, al termine della riunione cui hanno partecipato i firmatari di questa interrogazione, lo stesso Comandante si rivolgeva a coloro che gli erano stati indicati quali organizzatori nonche' a quelli che avevano preso la parola chiedendo ai primi se la riunione fosse "autorizzata" o meno ed ai secondi se fossero a conoscenza che la riunione non era "autorizzata"; invitava quindi i promotori a recarsi presso la Caserma dei carabinieri immediatamente, nonostante che alcuni organizzatori gli avessero fatto rilevare anche prima del suo intervento che si trattava di un luogo privato con l'accesso aperto per l'occasione al pubblico e che pertanto non era necessario alcun preavviso; a seguito di detto invito gli organizzatori ed alcuni che avevano preso la parola alla riunione, si presentavano presso la Stazione dei carabinieri di San Giovanni Gemini dove, alla presenza del Capitano della compagnia di Cammarata nonche' del brigadiere Chirico alcuni di essi spiegavano le ragioni per cui non necessitava alcun preavviso ai sensi dell'articolo 18 del T.U.L.P.S. stante che la riunione sopra detta si era tenuta in un luogo privato aperto per l'occasione al pubblico ed il cui accesso era sottoposto a controllo onde evitare che vi entrassero provocatori e facinorosi, che la riunione si era tenuta in modo pacifico e che non vi erano persone al di fuori del luogo privato in cui si era tenuta la riunione; malgrado cio' i suddetti militari continuavano a ritenere che la riunione avrebbe dovuto essere "autorizzata", il comandante della Stazione, l'appuntato Vincenzo Riccobono e il carabiniere Fabio Siciliano procedevano, redigendo apposito verbale, alla identificazione delle persone promotrici della riunione, per essere sottoposte ad indagini per il reato di cui all'articolo 18 del T.U.L.P.S. in relazione all'articolo 7, comma 1, legge 24 aprile 1975, n. 130, invitando gli stessi a nominare un difensore d'ufficio -: quale valutazione si dia del comportamento tenuto dai predetti militari i quali intervenivano all'interno del locale privato creando preoccupazione e allarme fra i presenti nonostante fossero ben consapevoli della natura privata del luogo della riunione, procedendo alla contestazione di un reato, senza tener conto che l'articolo 18 del T.U.L.P.S. e' stato piu' volte sottoposto a censure di incostituzionalita' da parte della Corte costituzionale perche' in contrasto con l'articolo 17 della Costituzione in tutte le parti relative alle riunioni non tenute in luogo pubblico; la suddetta preoccupazione e' ancor piu' sentita ed evidente laddove si consideri che la realta' politica locale sta attraversando un periodo estremamente delicato a causa di numerose indagini ed inchieste in atto presso la Procura di Agrigento aventi ad oggetto gravi reati di amministratori pubblici, appartenenti a forze politiche avversarie, contro la pubblica amministrazione, e che l'intervento dei carabinieri di San Giovanni Gemini contro: rappresentanti della lista "Insieme per San Giovanni" si configura, alla vigilia delle elezioni del 21 novembre prossimo, come un atto di intimidazione politica; quali iniziative urgenti intenda assumere. (4-18997)